Cultura

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"''...parlare di società, in concreto, significa riferirsi a un pugno di uomini e a un pezzo di terra.''"" (Fernand Braudel, Storia Misura del Mondo)
"''...parlare di società, in concreto, significa riferirsi a un pugno di uomini e a un pezzo di terra.''"" (Fernand Braudel, Storia Misura del Mondo)
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*[[Sociologia106|I Meccanismi della Violenza nella Guerra in Ucraina  - Aprile 2022]]
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*[[Sociologia100|Antropologia del Potere e Sociologia del Potere  - novembre 2020]]
*[[Sociologia99|I Borghi Italiani e la Rete di Reti di MDF - settembre 2020]]
*[[Sociologia99|I Borghi Italiani e la Rete di Reti di MDF - settembre 2020]]
*[[Sociologia98|I Borghi Italiani e le Azioni di Innovazione Sociale SIA  - agosto 2020]]
*[[Sociologia98|I Borghi Italiani e le Azioni di Innovazione Sociale SIA  - agosto 2020]]
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*[[Sociologia97|Horizon2020 - Azioni di Innovazione Sociale SIA  - 1 maggio 2020]]
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*[[Sociologia97|Progetto Team SIA Sardegna - 1 maggio 2020]]
*[[Sociologia96|Confederalismo Democratico nel Rojava - 2 aprile 2020]]
*[[Sociologia96|Confederalismo Democratico nel Rojava - 2 aprile 2020]]
*[[Sociologia95|Proposta di uno "Sviluppo Locale" - Sociologia Economica - 17 marzo 2020]]
*[[Sociologia95|Proposta di uno "Sviluppo Locale" - Sociologia Economica - 17 marzo 2020]]

Versione corrente delle 09:22, 27 apr 2022

Questa sezione del wiki tratta delle notizie di attualità sulle recenti scoperte scientifiche così come sono riportate dalla stampa. Per quanto riguarda le arti liberali o umanistiche la libertà di contenuto è totale.

Indice

Sociologia

"...parlare di società, in concreto, significa riferirsi a un pugno di uomini e a un pezzo di terra."" (Fernand Braudel, Storia Misura del Mondo)

Storia

Cinema e Teatro

Poesia



Maria Grazia Rizzato


Remo Ronchitelli


Hic et Nunc (Pula 21 Luglio 2016)

Come un insetto affamato
ora, che ti ho scoperto dischiusa
la mia unica preoccupazione
qui, è succhiare il tuo nettare.


Ho conosciuto tre donne (marzo 2016)

Ho conosciuto tre donne
si chiamano Mariella, Ludmila, Grazia
Ogni nome contiene l'acqua, il fuoco, l'aria e la Terra
le faville, le gocce, il vento e la roccia
ad ogni colpo leggero di un atomo
ero l'eco che rispondeva e vibrava
compagne di un viaggio temerario
sogno impossibile
inizio di un nuovo universo
madri amorose


I Servigi che ti ho reso (settembre 2014)

I servigi che ti ho reso:
I giardini pensili quando eri regina di Ninive
là nelle terre assolate in mezzo ai due fiumi,
la mela d'oro alla dea più bella,
ad Afrodite madre di tutti i viventi,
un figlio sapiente come Salomone
a Betsabea vedova di guerra.
Ma nessuno di essi vale quanto
i frutti veri della Terra
le ciliege, le albicocche, le cotogne, le fragole,
le pere Conference, i pomodori verdi, le pesche-noci, bianche, gialle,
i mirtilli, i lamponi, le prugne,
trasformati in zucchero dalle tue mani sapienti.

The services you got from me:
Queen of Ninive you got the hanging gardens,
in the middle of the rivers crossing a sunny land,
the golden apple to the first Goddess in beauty,
Aprhodite Mother of all livings,
then a smart son like Solomon
for Betsabea, a war widow.
Neither of them indeed peers
the real fruits of Earth
cherries, apricots, quinces, strawberries,
Conference pears, green tomatoes, nectarines, white and yellow peaches,
blueberries, raspberries, plums,
your hands changed to sugar.


Letizia Di Martino
Gentile Direttore
Gentile Direttore,
mio figlio è andato via. Vive a Milano, compirà 20 anni.
Prima era andata via la sorella. Dopo studi e master lavora.
Adesso lui.
La mattina si sveglia alle sei, esce col buio e va per la città che comincia a vivere. Mezzi, metro, treno, poi il Politecnico.
La strada che porta all'istituto è silenziosa. Piove spesso. I ragazzi sono tutti in fila, insieme.
In un grande silenzio. Gli zaini, i rotoli per il disegno, le sciarpe avvoltolate, il sonno forte del mattino.
Non parlano. Si sente solo lo scalpiccio sul selciato delle loro scarpe. Sono tanti, tantissimi. Hanno lasciato casa.
Alcuni, come mio figlio, una isola che a quella ora è già assolata. Che non ha nebbie né silenzi mattutini. Ha colori sfacciati e luce, tanta luce.
Le aule sono illuminate ancora con lampade elettriche, richiamano i ragazzi.
Fuori pioggia. Dentro caldo. Si mangia cioccolato. Si comincia a sorridere, a dire le prime parole della giornata.
Ore. Ore. Finché tutto compare dietro i vetri. La città e i suoi rumori. La città e i lavoratori e gli studenti.
Mio figlio rimarrà lì. Ed io lo spero. Passeranno gli anni, l'essere divisi non conta più.
Lui ha nostalgie normali: una passeggiata lungo il mare, il giardino di casa, certi tramonti calmi. Io sono contenta sia andato, sono contenta che non torni.
Vorrà dire che sarà valso tutto.
Che avrà vinto. Questo voglio. Questo vuole lui.
Letizia Dimartino, una mamma qualunque

Di Letizia DiMartino (Marzo 2014)

Abbiamo un tavolo
Abbiamo un tavolo qui
sedie bianche, cuscini
un letto ampio e una cucina azzurra
abbiamo tende gonfie , il vento le solleva
e api e vespe e libellule
questa casa non è proprio
tutta mia, posso regalarla?
luglio passa in fretta
domani toglierò quel vaso
quello blu come il tuo occhio
e non ti accorgerai che
le lenzuola prudono e le notti stancano.
Le foglie si accumulano in fondo
al mio terrazzo
la polvere asciuga la gola
e noi non ci diremo più niente.

Sarà il nostro ormai.
Di Letizia DiMartino (2011)


Altre poesie

Musica

Antropologia

Economia

Biologia

Fisica - Astrofisica

Cultura Sarda

La cronostoria della Sardegna...Questa pubblicazione, la prima di altre dello stesso tipo che seguiranno, vuole visualizzare i sardi e il loro agire senza negare vittorie o sconfitte, ma soprattutto, lavorando sui “volumi” dati dal Tempo, vuole evidenziare come sia falsa l’idea di una Sardegna sempre dominata e incapace di vivere lunghi e ricchi secoli (e millenni) di indipendenza...(licenza Creative Commons).

Gino Bottiglioni

La decrescita in Sardegna

Contus Antigus

Tracce del Matriarcato in Sardegna

Una Ipotesi sull'origine dei Nuraghi: un tentativo di collegamento con la Antica Europa di Marija Gimbutas. Confermato da "Monti Prama", Quaderni Oristanesi, n.65, Giugno 2013, pag.37, Graziella Pinna Arconte, "Gli archetipi femminili dal mondo ancestrale ad oggi, dalal Dea Madre al Dio Padre", Atti del convegno "in nome della madre - la violenza sulle donne dal mondo ancestrale ad oggi"

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