Sociologia64

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Auto-Organizzazioni e Tito Lucrezio Caro - Libro Terzo della "Natura" - Corpo, Animo, Anima

Indice

La Natura di Tito Lucrezio Caro

Il De Rerum Natura è stato riscoperto nel 1417 da Poggio Bracciolini (di Terranuova Bracciolini, Valdarno). Con lui sono state riscoperte le teorie di Epicuro e soprattutto di Democrito, la teoria atomistica. I libri di Democrito sono completamente spariti, probabilmente a causa del prevalere della scuola Platonica (Accademia). Aristotele lo cita con enorme rispetto: Democrito ha scritto circa 60 opere che spaziano in ogni campo dello scibile umano ed ai suoi tempi era celebre nell'ambito mediterraneo. Tra la teoria platonica (quella aristotelica ha parzialmente corretto la fissità statica della prima) e la teoria atomistica c'è una differenza che si traduce politicamente nella organizzazione sociale e quindi nella organizzazione della conoscenza e della auto-identificazione umana.

La scuola platonica

La scuola platonica è gerarchica, trascendente, fissa un verità stabilita una volta per sempre, esterna ai singoli uomini, vede l'essere umano come "prigioniero" del suo "corpo" (l'uomo incatenato nel buio della caverna che vede passare delle "ombre"). Platone giustifica menzogna, assassinio, tortura, pur di piegare gli esseri inferiori che devono "lavorare" e non possono accedere al mondo delle idee (vedi "La Repubblica" di Platone, tanto decantata). Su questa base è stata costruita la civiltà occidentale, sul piano culturale, politico, militare. Alessandro con il suo tutor Aristotele prima, l'impero romano poi. L'insegnamento di Aristotele ad Alessandro va visto come la "spinta filosofica della cultura dell'imperialismo e della superiorità culturale ellenistica". Nell'impero romano la scuola epicurea viene bandita e i suoi affiliati perseguitati e uccisi. Il Cattolicesimo (Paolo prima e Agostino poi) fa il resto, propagando l'insegnamento platonico.

Una nuova visione della Natura

Oggi questa cultura è definitivamente compromessa: Darwin ha spazzato via la "fissità" delle specie (derivata dalla fissità delle idee platoniche), la fisica moderna ha spazzato il resto. Lo studio della Vita ha spazzato via ogni modello gerarchico. La Vita si auto-produce e si auto-organizza. La teoria della gravità quantistica "atomizza" lo spazio ed il tempo andando oltre l'atomismo semplice di Democrito-Epicuro-Lucrezio. Si può associare l'atomismo moderno alla teoria dei sistemi complessi che indaga con il metodo del "prova" (errore inevitabile) e "impara" (non è scontato che si trovi la soluzione). La teoria dei sistemi complessi ed adattativi, cioè inseriti nell'evoluzione generale, studia le possibili relazioni tra le parti (ad esempio gli atomi) ed un "sistema" di parti, ad esempio un corpo chimico, una Galassia, un organismo vivente, una società umana, un ecosistema. Fa quello che tentava di fare Lucrezio con gli atomi, le piccole "parti" che costituiscono tutti i "corpi" o "sistemi".

La teoria del Corpo Pensante

Scusate la lunga premessa. Dove voglio arrivare? Alla Teoria del "Corpo Pensante" di Angela Giuffrida, ed alla sua stretta unità di Corpo-Mente-Emozioni. Lucrezio nel Libro Terzo del De Rerum Natura sostiene la stretta unità di Corpo (fisico), Animo (mente), Anima (emozioni, sensazioni). Gli atomi che compongono il Corpo Fisico, e quelli che compongono l'Animo-Anima sono diversi. Questo corrisponde alla teoria yoga dei vari "corpi": eterico, astrale, mentale, spirituale, che interagiscono strettamemte con il corpo fisico. L'anima dunque esiste ma è mortale, come qualunque aggregato di atomi. Quanto alla reincarnazione, l'osservazione acuta di Lucrezio è "Perchè non ci sarebbe concesso di ricordare il passato? Nè serberemmo alcun segno delle vicende subite? Quando l'essenza dell'anima si trasformasse in tal modo che la memoria dei propri atti perisse del tutto, poco sarebbe il divario, tra questo e la morte..." L'anima nasce anche lei e si intreccia in modo inestricabile al corpo. In questo processo della nascita, cioè della costruzione dei corpi fisici, mentali, emozionali, è fondamentale il ruolo della Madre che Lucrezio identifica in Venere, cui dedica la sua opera. Ma Lucrezio è implacabile nella sua logica di osservazione diretta della Natura. Il Libro Terzo sono 30 pagine che merita leggere. E' ora di affrontare in modo serio il tema della morte (della malattia), del significato della vita, dopo millenni di sproloqui resi ufficiali da una certa corrente filosofica e politica che ha costruito la "civiltà" occidentale.

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