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Luglio 2012 - Parco Agro Paesaggistico della Brenta e del Bacchiglione (Padova e 18 comuni limitrofi): Breve resoconto degli incontri avuti con le Amministrazioni comunali di Rubano e Padova

Indice

Mercoledì 18 luglio

Nel corso di un incontro tra Legambiente ed il Vicesindaco di Padova Ivo Rossi si è concordato sulla necessità di approfondire nel prossimo autunno i temi dell’alimentazione e del ruolo che l’agricoltura può svolgere anche in ambiente urbano e periurbano nella costruzione di nuove reti ecologiche e di nuovi paesaggi, e di conoscere i percorsi istituzionali, i meccanismi legislativi e le risorse finanziarie reperibili per la formazione di un parco agro-paesaggistico. A questo fine, oltre alla ripresa degli incontri avviati con Agenda 21, si è immaginata l’organizzazione di due o tre convegni di rilevanza pubblica con la partecipazione di esperti di fama nazionale ed il contributo di amministratori e tecnici che in Italia ed all’estero abbiano progettato e gestito analoghe esperienze. Su questo Ivo Rossi aspetta a breve una nostra precisa proposta. Ivo Rossi ha inoltre concordato sulla necessità di dar vita per i primi di settembre ad un organico coordinamento, politico e tecnico, tra le Amministrazioni interessate al progetto (in collaborazione con la Regione se, come pare, il progetto di Parco verrà inserito ad ottobre tra i Progetti Strategici del nuovo PTRC): coordinamento che, sulla base delle adesioni sin qui pervenute e per ragioni logistiche, si immagina possa essere inizialmente promosso dai Comuni di Padova, Rubano, Noventa Padovana e Casalserugo.

Martedì 17 luglio

Su iniziativa di Silvia Ferro (DiversamenteBio), si è svolto un più che positivo incontro presso il Comune di Rubano, a cui erano presenti il Sindaco Ottorino Gottardo, l’Assessore all’Ambiente ed allo Sviluppo Sostenibile Lorenzo Segato, la Dirigente dell’Edilizia Residenziale Pubblica Vanessa Zavatta, Michela Nota laureanda in architettura, Matteo Pernigo della Pangea Progetti, Riccardo Babolin dell’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, oltre al sottoscritto ed a Viviana Ferrario. Di fatto si è verificata una pressoché totale identità di vedute sulle finalità da noi attribuite al progetto di Parco agro-paesaggistico, si è accennato alla situazione specifica del territorio di Rubano e si è valutata la possibilità di attribuire un ruolo centrale alle attività agricole ed al territorio rurale nell’impostazione del nuovo Piano di Assetto Territoriale (PAT) del Comune di Rubano in corso di avanzata elaborazione (i consulenti esterni per il piano sono Marisa Fantin e Francesco Sbetti, che in rappresentanza dell’INU - Istituto Nazionale di Urbanistica sono anche tra i firmatari del nostro appello per il Parco). Si è altresì valutata positivamente la disponibilità di Michela Nota (assistita da Matteo Pernigo e Riccardo Babolin, presso i cui studi sta effettuando uno stage formativo) di centrare la propria tesi di laurea proprio sul tema delle possibili relazioni tra pianificazione urbanistica, agricoltura e paesaggio, con specifico riferimento al territorio di Rubano. A questo fine l’Amministrazione di Rubano organizzerà prossimamente un apposito incontro con i consulenti del PAT. Da parte di tutti si è sottolineata l’importanza di coinvolgere direttamente in tutte le fasi di elaborazione del piano le categorie interessate e la popolazione, in quanto l’aspetto partecipativo è sicuramente una delle condizioni necessarie e prioritarie per conferire operatività e concretezza agli scenari prefigurati dal piano, e di dar vita da subito a livello locale a progetti ed esperienze sperimentali che possano essere di esempio ed indirizzo per la stessa più complessa progettazione del parco metropolitano.

Ponte San Nicolò

Sono Cappuzzo Adriano, assessore all'Ambiente del Comune di Ponte San Nicolò (e tra le varie altre deleghe anche agricoltura). Da più parti mi hanno parlato del progetto in oggetto (Martellato di Legambiente Saonara, Segato assessore di Rubano, De Filippi di Sogesca...), alcune mail in passato mi erano state girate da Legambiente, ma non ho visto le comunicazioni che avete inviato direttamente ai comuni (forse sono state gestite direttamente dal sindaco o dall'assessore all'urbanistica). Trovo, tuttavia, interessante il progetto e sarei interessato a capire meglio in cosa consiste, anche perchè vedo che i comuni propositori sono comuni a noi vicini o comunque con i quali abbiamo già rapporti e altri progetti in essere. L'assessore Segato mi aveva illustrato velocemente il progetto e si valutava che il Comune di Ponte San Nicolò potrebbe dare continuità all'idea di parco agro-paesaggistico (essendo comune della citta metropolitana e contribuendo quindi a chiudere un ideale "anello" del parco, assieme agli altri comuni partecipanti). Prima di sottoporre e sostenere la cosa in Giunta Comunale, Le chiederei pertanto se può inviarmi del materiale, oppure di potere partecipare ad uno dei prossimi incontri o un contatto diretto con Lei, per comprendere nello specifico lo stato di attuazione e la possibilità di aderire allo stesso per il nostro comune. Ringraziandola per l'attenzione, Le porgo cordiali saluti.

PTRC Regione Veneto

Come puoi vedere anche dalla nota allegata inviatami in questi giorni (ed a cui ho già risposto), la Regione Veneto sembra propensa ad accogliere la nostra proposta inserendola tra i Progetti Strategici del nuovo PTRC (di cui è prevista la riadozione, con valenza paesaggistica, ad ottobre). Il referente politico in Regione è il Vicepresidente Marino Zorzato; quello tecnico è l'architetto Romeo Toffano.

Gli studenti dell'Università di Padova

Gentili Viviana e Sergio, sono Chiara De Notaris, membro del Sindacato degli Studenti e rappresentante in Senato Accademico. Ieri ho avuto un incontro con Remo Ronchitelli (che ci legge in copia) che mi ha illustrato a grandi linee il progetto del Parco Agro Paesaggistico che state portando avanti. Trovando interessante l'idea di coinvolgere gli studenti nella gestione del Parco mediante una forma di alloggio-lavoro, io e gli altri ragazzi del Sindacato siamo diponibili ad un confronto per elaborare insieme soluzioni che tengano conto delle varie esigenze e peculiarità. Essendo il Diritto allo studio un tema molto delicato, soprattutto nella nostra regione, un coinvolgimento di enti quali ESU ed Università andrebbe fatto con la chiara consapevolezza delle varie poste in gioco. Per questo motivo restiamo a vostra disposizione per un incontro. Cordialmente, Chiara

Gli incontri a Informambiente Padova Guizza

Sono caricati sul server del blog di “Salviamo il paesaggio Padova” le due presentazioni di ieri alla conferenza a Informambiente. Per quella di Isola d’Abbà mi son permesso di modificarla nella forma ma sempre restando con lo stesso ordine. Per ora vi invio il link per scaricare le presentazioni, attendo i testi per farne un articolo da postare nel blog. Aggiungo anche un file PDF tratto da un notiziario del Sindaco di Polverara dove si presentava nel 2009 anche la nuova lottizzazione in questione.

Con Lorenzo Cabrelle abbiamo predisposto una breve nota sugli incontri avuti ad Agenda 21 ed alcuni appunti / suggerimenti che pensiamo possano essere utili per la ripresa dei lavori a settembre.

Riuscitissimi gli incontri organizzati presso Agenda 21 sul Parco Agro Paesaggistico Metropolitano. I temi, introdotti dalle relazioni di Viviana Ferrario, Filippo Zaccaria e Tiziano Tempesta, hanno riguardato l’interdipendenza locale che deve esistere tra città e campagna, la produzione biologica e biodinamica come fattore di riqualificazione dell’agricoltura e il valore culturale e identitario del paesaggio rurale. Molti interventi hanno fatto da corollario alle relazioni ufficiali, quali ad esempio le esperienze di nuovi giovani imprenditori (Celestino Benetazzo, Giuseppe Gui e Paolo Brunello) che hanno puntato, tra molte difficoltà, sull’agricoltura biologica resistendo alle lusinghe della speculazione edilizia. Le considerazioni di Franco Zecchinato, presidente dell’Aiab e della coop. El Tamiso, nonché gli interventi della Coldiretti (Enrico Cavuto e Paolo Minella), della Confederazione Italiana Agricoltori (Claudio D'Ascanio) e della Confagricoltura (Renzo Cavestro) hanno sottolineato, in particolare, l’influenza negativa della finanza applicata all’agricoltura e di alcuni meccanismi delle politiche agricole comunitarie, evidenziando altresì la necessità di promuovere filiere corte e nuove forme di commercializzazione in grado di mettere in contatto produttori e consumatori garantendo la qualità dei prodotti. Paolo Minella della Coldiretti ha fatto presente che va comunque difesa l’agricoltura tradizionale, in quanto costituisce un presidio contro il degrado del territorio. La produzione biologica, infatti, si attesta attualmente al di sotto del 2% e per ora resterà minoritaria anche se è necessario, così come per l’agricoltura biodinamica, puntare sul suo deciso sviluppo. Vanno infine segnalati gli interventi dei rappresentanti dell’istituto Agrario Duca degli Abruzzi (Paola Molari e Carlo Bettio) e dell’istituto Professionale S. Benedetto da Norcia (Gabriele Baldan), che, nel commentare le attività didattiche dei rispettivi istituti, hanno ricordato come al loro interno operi di fatto un’azienda agricola, e di Renzo Fontana, di Italia Nostra, che ha denunciato l’imminente scempio del paesaggio agrario di Isola dell’Abbà, provocato da una lottizzazione che il comune di Polverara ha di recente riproposto

Appunti per settembre

  • Censimento delle aziende agricole operanti nel comprensorio padovano e loro caratteristiche (dimensioni, addetti, tipo di conduzione e di produzione, ...) e censimento dei terreni agricoli non direttamente coltivati dai proprietari.
  • Censimento iniziative avviate per la promozione dei prodotti a km zero, mercati di prossimità, gruppi di acquisto solidale, tracciabilità prodotti, marchi di qualità, ...
  • Censimento dei terreni di proprietà di enti pubblici (Comuni, Provincia, Regione, Università, Consorzio Zona Industriale, Demanio, Consorzi di bonifica, Istituti scolastici, ...) utilizzabili a fini agricoli.
  • Costituzione di un Forum per il Parco Metropolitano (sollecitando l’adesione ufficiale anche di tutti gli enti territoriali interessati) e programmazione con l’Assessorato all’Ambiente dei prossimi incontri ad Agenda 21, principalmente finalizzati a definire i possibili percorsi istituzionali per la formazione del parco (confronto con realtà già operanti, quali quelle del Parco Agricolo Sud di Milano, del Parco Città Campagna di Bologna, del Parco Agrario del Baix Llogregat di Barcellona, ecc.) e le possibili fonti di finanziamento (incontri con la Direzione AgroAmbiente della Regione Veneto, con il GAL della Bassa Padovana, con esperti di progetti comunitari, ecc).
  • Contatti con la Direzione Territorio della Regione Veneto (arch. Romeo Toffano) per essere certi che il progetto di Parco venga inserito tra i Progetti Strategici della Regione (art. 5 del PTRC, di cui è prevista la riadozione a settembre/ottobre) e per ottenere che l’elaborazione e gestione del progetto avvengano attraverso un processo partecipativo che veda coinvolti non solo gli enti territoriali, bensì anche le organizzazioni di categoria, le associazioni ambientaliste e gli abitanti dei territori interessati (riconoscimento formale del Forum e attivazione di laboratori di progettazione partecipata).
  • Formalizzazione del rapporto avviato con la Facoltà di Pianificazione del Territorio dell’Università IUAV di Venezia per promuovere alcune “esercitazioni” sul progetto di parco nel corso dell’anno accademico 2012-2013 (Prof.ssa Matelda Reho).
  • Stesura di un Atto di indirizzo che definisca le “buone pratiche” attivabili dalle singole Amministrazioni comunali nella prospettiva della formazione del Parco e individuazione di alcuni Progetti sperimentali attivabili in tempi brevi (ad esempio, per le aree di proprietà comunale del Basso Isonzo e delle aree poste alla confluenza della Brentella con il Bacchiglione, convenzione con cooperative e associazioni disponibili ad utilizzare i principi dell’agricoltura biologica ed a gestire delle fattorie didattiche).
  • Sperimentazione di nuove normative di piano specificamente finalizzate a favorire la permanenza e la riqualificazione delle attività agricole, nell’ambito del PAT di Rubano in corso di elaborazione (a questo fine si segnala l’intenzione di una laureanda dell’Università di Architettura di Genova di dedicare a questo tema la propria tesi di laurea).
  • Potenziare il sito web di Salviamo il Paesaggio Padova, promuovendone la conoscenza all’esterno del nostro gruppo e sollecitando l’invio di pareri, proposte, segnalazioni (anche attraverso l’uso della fotografia) di buone pratiche, beni e valori paesaggistici da salvaguardare o, all’opposto, di progetti d’intervento che possono compromettere l’ambiente ed il paesaggio.

    Corso IUAV

    novembre 2012, Problematiche e spunti di lavoro
    Esercitazione per il Parco Agro Paesaggistico Metropolitano di Padova

    Definizione dei possibili confini del Parco e delle Unità di Paesaggio

    Per il loro maggior interesse in relazione alle diverse motivazioni di ordine geografico e paesaggistico e di ordine istituzionale. In particolare ipotesi di:

    1. Variante integrativa del PATI intercomunale (18 Comuni dell’area metropolitana padovana, comprendenti circa 20.000 ettari di terreni agricoli);
    2. e/o inserimento del Parco tra i Progetti strategici del PTRC Veneto e quindi estensione dell’area interessata al Medio Brenta, al Graticolato romano, alla Riviera del Brenta, al territorio interessato dal progetto di Idrovia Padova-Mare.
    3. Potenziali relazioni con il Parco dei Colli Euganei (vedi in particolare studio della Provincia di Padova per la formazione di un “Arco verde” tra il Parco dei Colli ed il Graticolato romano)

    Attività di ricerca finalizzate

    1. Ricostruzione delle caratteristiche storiche del paesaggio agrario e delle permanenze (segni e testimonianze).
    2. Individuazione dei valori di naturalità e biodiversità ancora presenti (cartografia del PATI) e valutazione delle potenzialità offerte dal territorio rurale per la connessione in rete delle aree ad elevato valore ecologico-ambientale.
    3. Descrizione della rete delle acque, delle fasce di tutela fluviale e del rischio idraulico.
    4. Descrizione del sistema agricolo (caratteristiche generali e indagini campione in aree di particolare significatività): con cartografie relative alle caratteristiche pedologiche dei suoli, ai coltivi attualmente prevalenti, alle proprietà, ai sistemi di conduzione, ai prodotti tipici locali, agli allevamenti, alla presenza di aziende che praticano l’agricoltura biologia, di aziende agri-turistiche, di fattorie didattiche, di strutture di accoglienza, orti sociali, vendita diretta dei prodotti, mercati di prossimità, Gruppi di Acquisto Solidale, ...
    5. Mappatura dei giardini e parchi pubblici di rilievo (cartografia PATI) e delle aree di proprietà pubblica (Comuni, Provincia, Regione, Demanio dello Stato) potenzialmente destinabili ad attività agricole.
    6. Mappatura delle aree aventi ancora valenza agricola ma destinate dai PRG/PAT ad essere urbanizzate (desumibile dalla cartografia dei PAT riferita alla SAU).
    7. Mappatura dei beni storici e architettonici presenti nel territorio e dell’edilizia rurale, con evidenziazione del rapporto storicamente esistente tra manufatti edilizi e intorno agricolo.
    8. Individuazione dei tracciati viari storici e ipotesi di reti di mobilità lenta per la fruizione pubblica del territorio rurale.
    9. Censimento delle proposte e dei progetti elaborati in anni recenti da istituzioni, associazioni ambientaliste e di categoria, comitati, Consorzi di Bonifica,... (Ambiente e Paesaggio a Padova, Selvazzano e Parco del Bacchiglione, ParcoPartecipato per il Graticolato romano, Comitati della Riviera del Brenta, proposte per il Parco del Medio Brenta,...).
    10. Previsioni e normative degli Strumenti di pianificazione territoriale e urbana (PTRC, PTCP, PATI, PAT) in relazione al sistema del verde, alle reti ecologiche ed alle aree rurali.

    Rassegna di esperienze italiane ed europee

    (Parchi agricoli e normative per le aree rurali, buone pratiche di agricoltura urbana e periurbana, affitto di aree pubbliche e nuova occupazione in agricoltura,...), evidenziandone le finalità, gli obiettivi, i nodi problematici affrontati, i risultati conseguiti, le soluzioni individuate, la manualistica prodotta.

    Elaborazione di alcune indicazioni progettuali di massima

    1. Contenuti essenziali di un possibile “Documento programmatico” da far sottoscrivere ai soggetti coinvolgibili in un processo di progettazione partecipata
    2. Scenari di riferimento e potenziali centralità per il disegno del parco
    3. Azioni, obiettivi e priorità d’intervento per la formazione del Parco
    4. Come interagire con gli strumenti della pianificazione territoriale ed urbanistica
    5. Iniziative e progetti attivabili nell’immediato.

    Elaborazione di materiali illustrativi

    (power point, filmati, raccolta di testimonianze, sito web, mostra fotografica e di suggerimenti progettuali, ...) finalizzati ad un’azione di sensibilizzazione nei confronti del paesaggio metropolitano e dell’agricoltura ed a promuovere la partecipazione dei cittadini e degli operatori al progetto di parco.
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