Cine02

(Differenze fra le revisioni)
m (Il Festival del Cinema)
m (Il Festival del Cinema)
Riga 8: Riga 8:
 
Nell'ambito della sociologia della cultura (che include anche la sociologia della conoscenza) il cinema rappresenta un fenomeno da considerare in modo interdisciplinare. Trattandosi di una rappresentazione della realtà sociale è al tempo stesso una costruzione e ri-costruzione di tale realtà. Gli elementi in gioco sono l'arte, la comunicazione distribuita in modo reticolare sui vari media (televisione, stampa, radio, circuiti artistici, web), la sfera pubblica come "spazio delle opinioni" (G.Habermas) dove agiscono i vari "temi" proposti, l'economia nei contesti produttivi e distributivi, i "campi" delle varie professioni (artista, musicista, critico, giornalista, attore, regista, scrittore, produttore, distributore). Attualmente sono in gran parte i "critici" che si occupano del cinema e della sua evoluzione, considerando in modo prioritario il linguaggio del cinema e il suo "stile", la sua efficacia artistica, le sue intezioni comunicative (messaggi). Gli storici usano il cinema come documento. Entrambe queste categorie di studiosi prestano il fianco ad una critica di "sociologismo", cioè di vedere la produzione culturale del cinema come un puro "rispecchiamento" della "società".  L'impostazione corretta è quella invece di considerare il cinema un "processo culturale" attivo di trasformazione e di evoluzione di tutti gli attori coinvolti: fruitori, distributori, produttori, artisti, tecnici. Alcuni autori cinematografici (come ad esempio Woody Allen, in alcune produzioni) si possono invece definire dei "sociologi impliciti", nel senso che analizzano con molta perspicacia fenomeni sociali di grande rilevanza. Queste analisi vengono amalgamate in opere emozionalmente ed artisticamente coinvolgenti, a volte con autoironia sulle intenzioni comunicative del film. Vi sono anche film "esplicitamente sociologici", che affrontano cioè temi di rilevante interesse sociologico come problemi di lavoro, conflitti politici, crisi familiari. In questo settore la "fiction" è spesso più efficace del "documentario", e i film "implicitamente sociologici" sono a volte più efficaci di quelli "esplicitamente sociologici".
 
Nell'ambito della sociologia della cultura (che include anche la sociologia della conoscenza) il cinema rappresenta un fenomeno da considerare in modo interdisciplinare. Trattandosi di una rappresentazione della realtà sociale è al tempo stesso una costruzione e ri-costruzione di tale realtà. Gli elementi in gioco sono l'arte, la comunicazione distribuita in modo reticolare sui vari media (televisione, stampa, radio, circuiti artistici, web), la sfera pubblica come "spazio delle opinioni" (G.Habermas) dove agiscono i vari "temi" proposti, l'economia nei contesti produttivi e distributivi, i "campi" delle varie professioni (artista, musicista, critico, giornalista, attore, regista, scrittore, produttore, distributore). Attualmente sono in gran parte i "critici" che si occupano del cinema e della sua evoluzione, considerando in modo prioritario il linguaggio del cinema e il suo "stile", la sua efficacia artistica, le sue intezioni comunicative (messaggi). Gli storici usano il cinema come documento. Entrambe queste categorie di studiosi prestano il fianco ad una critica di "sociologismo", cioè di vedere la produzione culturale del cinema come un puro "rispecchiamento" della "società".  L'impostazione corretta è quella invece di considerare il cinema un "processo culturale" attivo di trasformazione e di evoluzione di tutti gli attori coinvolti: fruitori, distributori, produttori, artisti, tecnici. Alcuni autori cinematografici (come ad esempio Woody Allen, in alcune produzioni) si possono invece definire dei "sociologi impliciti", nel senso che analizzano con molta perspicacia fenomeni sociali di grande rilevanza. Queste analisi vengono amalgamate in opere emozionalmente ed artisticamente coinvolgenti, a volte con autoironia sulle intenzioni comunicative del film. Vi sono anche film "esplicitamente sociologici", che affrontano cioè temi di rilevante interesse sociologico come problemi di lavoro, conflitti politici, crisi familiari. In questo settore la "fiction" è spesso più efficace del "documentario", e i film "implicitamente sociologici" sono a volte più efficaci di quelli "esplicitamente sociologici".
 
=====Il Festival del Cinema=====
 
=====Il Festival del Cinema=====
E' una amplificazione della sfera pubblica. Allo stesso tempo si compone in una comunità ad hoc che lo anima. E' un'occasione per vedere produzioni nuove, periferiche, sconosciute, che forse mai si vedranno sui circuiti commerciali. Parte del pubblico è prevalemtemente iteressato al linguaggio filmico, parte alle riflessioni sui temi proposti. Si articola in concorsi principali e in concorsi secondari che possono costituire il trampolino di lancio di nuovi autori o attori. Il Leone d'Oro viene in genere attribuito al film che più piace alla giuria, in genere composta da registi, mentre arriva secondo il film ritenuto il vero vincitore del festival. I premi attribuiti influenzano in modo rilevante il pubblico futuro, anche dal punto di vista delle tematiche rappresentate. Vi sono griglie tematiche ricorrenti che ricevono premi: la condizione dell'artista, bambini e adolescenti, questioni etniche e memoria storica, crsis economica e precarietà giovanile, relazioni alternative alla famiglia tradizionale, alieni e fine del mondo, immigrazione e scambi interetnici e interculturali, relazioni tra genitori e figli.
+
E' una amplificazione della sfera pubblica. Allo stesso tempo si compone ogni anno in una comunità ad hoc che lo anima. E' un'occasione per vedere produzioni nuove, periferiche, sconosciute, che forse mai si vedranno sui circuiti commerciali. Parte del pubblico è prevalemtemente iteressato al linguaggio filmico, parte alle riflessioni sui temi proposti. Si articola in concorsi principali e in concorsi secondari che possono costituire il trampolino di lancio di nuovi autori o attori. Il Leone d'Oro viene in genere attribuito al film che più piace alla giuria, in genere composta da registi, mentre arriva secondo il film ritenuto il vero vincitore del festival. I premi attribuiti influenzano in modo rilevante il pubblico futuro, anche dal punto di vista delle tematiche rappresentate. Vi sono griglie tematiche ricorrenti che ricevono premi: la condizione dell'artista, bambini e adolescenti, questioni etniche e memoria storica, crsis economica e precarietà giovanile, relazioni alternative alla famiglia tradizionale, alieni e fine del mondo, immigrazione e scambi interetnici e interculturali, relazioni tra genitori e figli.

Versione delle 19:20, 25 lug 2014

Questi appunti sono tratti dai seminari di Ludovico Ferro, che coordina CINEROUND, ai corsi di sociologia della cultura tenuti dalla prof.ssa Laura Verdi della università di Padova. I seminari traggono spunto teorico ed empirico dalle ricerche condotte ogni anno dalla equipe del dr.Ferro al Festival del cinema di Venezia.

Dicembre 2011

La ricerca empirica al Festival di Venezia, svolta con questionari ed interviste, riguarda

  • l'analisi dei pubblici,
  • l'analisi complessiva della produzione dei film,
  • l'analisi dei temi
Sociologia del Cinema

Nell'ambito della sociologia della cultura (che include anche la sociologia della conoscenza) il cinema rappresenta un fenomeno da considerare in modo interdisciplinare. Trattandosi di una rappresentazione della realtà sociale è al tempo stesso una costruzione e ri-costruzione di tale realtà. Gli elementi in gioco sono l'arte, la comunicazione distribuita in modo reticolare sui vari media (televisione, stampa, radio, circuiti artistici, web), la sfera pubblica come "spazio delle opinioni" (G.Habermas) dove agiscono i vari "temi" proposti, l'economia nei contesti produttivi e distributivi, i "campi" delle varie professioni (artista, musicista, critico, giornalista, attore, regista, scrittore, produttore, distributore). Attualmente sono in gran parte i "critici" che si occupano del cinema e della sua evoluzione, considerando in modo prioritario il linguaggio del cinema e il suo "stile", la sua efficacia artistica, le sue intezioni comunicative (messaggi). Gli storici usano il cinema come documento. Entrambe queste categorie di studiosi prestano il fianco ad una critica di "sociologismo", cioè di vedere la produzione culturale del cinema come un puro "rispecchiamento" della "società". L'impostazione corretta è quella invece di considerare il cinema un "processo culturale" attivo di trasformazione e di evoluzione di tutti gli attori coinvolti: fruitori, distributori, produttori, artisti, tecnici. Alcuni autori cinematografici (come ad esempio Woody Allen, in alcune produzioni) si possono invece definire dei "sociologi impliciti", nel senso che analizzano con molta perspicacia fenomeni sociali di grande rilevanza. Queste analisi vengono amalgamate in opere emozionalmente ed artisticamente coinvolgenti, a volte con autoironia sulle intenzioni comunicative del film. Vi sono anche film "esplicitamente sociologici", che affrontano cioè temi di rilevante interesse sociologico come problemi di lavoro, conflitti politici, crisi familiari. In questo settore la "fiction" è spesso più efficace del "documentario", e i film "implicitamente sociologici" sono a volte più efficaci di quelli "esplicitamente sociologici".

Il Festival del Cinema

E' una amplificazione della sfera pubblica. Allo stesso tempo si compone ogni anno in una comunità ad hoc che lo anima. E' un'occasione per vedere produzioni nuove, periferiche, sconosciute, che forse mai si vedranno sui circuiti commerciali. Parte del pubblico è prevalemtemente iteressato al linguaggio filmico, parte alle riflessioni sui temi proposti. Si articola in concorsi principali e in concorsi secondari che possono costituire il trampolino di lancio di nuovi autori o attori. Il Leone d'Oro viene in genere attribuito al film che più piace alla giuria, in genere composta da registi, mentre arriva secondo il film ritenuto il vero vincitore del festival. I premi attribuiti influenzano in modo rilevante il pubblico futuro, anche dal punto di vista delle tematiche rappresentate. Vi sono griglie tematiche ricorrenti che ricevono premi: la condizione dell'artista, bambini e adolescenti, questioni etniche e memoria storica, crsis economica e precarietà giovanile, relazioni alternative alla famiglia tradizionale, alieni e fine del mondo, immigrazione e scambi interetnici e interculturali, relazioni tra genitori e figli.

Strumenti personali
Namespace
Varianti
Azioni
Navigazione
Strumenti