Q204

Da wikiort.

Via Ticino

Quartiere 2 - Arcella - Via Ticino

Le osservazioni alla Delibera del Comune

Richiesta di revoca della delibera del Consiglio Comunale di Padova n.0037/2015 che prevede la costruzione di una grande struttura commerciale in Via Ticino, zona Ansa di Borgomagno (Arcella) e di un’assemblea pubblica in merito alla riqualificazione della stessa zona.
Siamo venuti a conoscenza dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Padova della delibera n.0037 del 30/04/2015 che modifica il piano del commercio prevedendo il trasferimento di una grande struttura commerciale in Via Ticino, zona Borgomagno (Arcella) in un’area di proprietà comunale.
Tale provvedimento è stato giustificato dalla giunta con la necessità di eliminare il degrado e riqualificare l'area, tuttavia noi pensiamo che la realizzazione di una grande area commerciale sarà causa di ulteriore degrado. Diversi esempi in città lo dimostrano (area Centro Giotto, Area La Corte etc...) ed aumentano la nostra preoccupazione.
Da tempo attendiamo una vera e globale riqualificazione dell'area Ansa di Borgomagno che porti però una maggiore vivibilità della zona rendendola fruibile ai cittadini con l'ampliamento degli spazi verdi e il rilancio del commercio di prossimità.
Inoltre la creazione di centri commerciali non è neppure una opportunità per l'occupazione: ogni posto di lavoro nella grande distribuzione ne fa perdere quattro nella piccola distribuzione ed in più da tempo, e oggi anche a Padova, tutte le grandi catene di centri commerciali stanno ridimensionando il personale e licenziando.
Nella zona interessata dal cambio di destinazione sono presenti 7000 mq di verde pubblico (il parco Fantasia) e un mercatino dell’usato gestito da una cooperativa sociale (Gruppo Progetti Uomo) che impiega 16 lavoratori, alcuni dei quali socialmente svantaggiati. Sono realtà queste di vitale importanza per la vita del quartiere, occasioni di socialità agli abitanti e come tali migliorano l'ambiente, la salute dei cittadini e la coesione sociale. Non possiamo permetterci di perderle ricevendo in cambio un luogo anonimo e cementificato.
Sottolineiamo che in una zona vicina (via Dalmazia) un privato (consorzio Città Nuova) ha il permesso di costruire un albergo, strutture residenziale e uffici che già stravolgeranno l'urbanistica dell'area.
Inoltre riteniamo che sia necessario tenere conto delle conseguenze che una nuova zona commerciale porterà sulla viabilità della zona, sui parcheggi e conseguenzialmente sulla qualità dell'aria già pessima.
Chiediamo al Consiglio Comunale di revocare la delibera in questione e di aprire un confronto con assemblee pubbliche per raccogliere i pareri di residenti e commercianti della zona per la progettazione di una reale riqualificazione dell’area.
Promuove questa iniziativa “Rete Arcella Viva”, un coordinamento dei comitati, delle associazioni e delle persone che operano nel Q2. Gli aderenti alla rete condividono la finalità della salvaguardia del territorio del Q2 e della qualità di vita dei sui abitanti senza distinzione alcuna. Per informazioni o adesioni: retearcellaviva@gmail.com

Interrogazione di Piero Ruzzante (PD)

Interrogazione di Piero Ruzzante in Consiglio Regionale 1/3
Interrogazione di Piero Ruzzante in Consiglio Regionale 2/3
Interrogazione di Piero Ruzzante in Consiglio Regionale 3/3

La Assemblea 8 giugno 2015

Incontro alla Pizzeria Casanova, organizzato da Comitato Borgomagno e Miglio d'oro. Nell'occasione è stata lamentata la sparizione dei Consigli di Quartiere che erano l'unica forma, se non di democrazia, almeno di informazione del Quartiere. L'architetto illustrava in modo semplice e chiaro le fasi del progetto approvato a suo tempo dal Consiglio di Quartiere per la riqualificazione dell'Ansa Borgomagno, la sua governance cittadini-ConsiglioDiQuartiere-ProgettistiComunali-ConsiglioComunale. L'architetto unificava le dimensioni economico-tecnica (urbanistica) e politica (Consiglio di Quartiere, Consiglio Comunale, cittadini). Dopo l'architetto è stata data la parola ai due consiglieri di opposizione: Micalizzi (PD) ha portato elementi di informazione sul perchè il Centro Commerciale, da 7000 mq in su, fosse finito in Ansa Borgomagno. Francesco Fiore (Padova2020) ha precisato l'iter. Dopo l'intervento dei due consiglieri c'è stata qualche critica alla politica della passata giunta. Una signora criticava la situazione di degrado ma con una certa apertura verso la possibilità di una alternativa. È intervenuto Pierangelo Della Giustina del Gruppo Progetto Uomo che ha dichiarato "l'intenzione di non andarsene da via Ticino su cui ha investito 300.000 euro per il tetto del capannone). Un giovane che gestisce in proprio una edicola di giornali è intervenuto contro il Centro Commerciale per favorire i "progetti dei giovani". Poi un ex commerciante si preoccupava della diminuzione di valore delle case cha abitavano. La signora che si lamentava dl degrado si lasciava poi andare ad ipotesi del tipo: "anzichè un centro commerciale si potrebbe fare una piscina o un centro sportivo". Intervenivano quindi di nuovo Micalizzi e Francesco Fiore che proponevano soluzioni concrete come un centro anziani, lo sviluppo di una comunità di quartiere, un supporto realistico come consiglieri di opposizione. Da Micalizzi, Fiore, Andrea Rossi, Lucia Romagnoli, l'architetto Zancan, usciva la proposta di bloccare in primis la variante al Piano di Intervento che prevede il Centro Commerciale e POI studiare in modo partecipato con la cittadinanza un qualsiasi progetto (compreso un eventuale Centro Commerciale). L'architetto commentava e concludeva con una analisi lucida e consapevole ("quello che mi rattrista è la mancanza di democrazia, la sempre maggiore mancanza di democrazia"). Seguiva l'appello a firmare la petizione del Comitato presentata da Silvia Marcuz di Rete Arcella Viva.

Comunicato Stampa di rete Arcella Viva

Sindaco e giunta ignorano 970 firme di cittadini. Il 08/07/2015 con protocollo del Comune di Padova n.181992, "Rete Arcella Viva" ha consegnato al settore Pianificazione Urbanistica delle osservazioni alla delibera del consiglio comunale n.0037 del 30/04/2015 che approva la variante del P.I. per l'adeguamento alle previsioni del “piano del commercio su area privata”. Le osservazioni sono in allegato e sono state sottoscritte da circa 970 cittadini per lo più residenti nel quartiere Arcella. Con preoccupazione apprendiamo dalla stampa che queste osservazioni, insieme a quelle presentate da altri cittadini, non sono state prese in considerazione e che la giunta comunale intende procedere in tempi brevi all'approvazione definitiva della variante urbanistica, ignorando il gran numero di firme raccolte e senza mai incontrare i cittadini e i residenti della zona. Con diverse lettere abbiamo chiesto di poter incontrare il Sindaco e gli assessori competenti per avere informazioni e per elaborare delle proposte in merito alla riqualificazione della area “Ansa di Borgomagno” e più in generale di tutto il quartiere Arcella. Ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta.
“Rete Arcella Viva” è un coordinamento dei comitati, delle associazioni e delle persone che operano nel Q2. Gli aderenti alla rete condividono la finalità della salvaguardia del territorio del Q2 e della qualità di vita dei sui abitanti senza distinzione alcuna. Per informazioni o adesioni: retearcellaviva@gmail.com
Aderiscono a Rete Arcella Viva:

  • Comitato Vivere bene a San Bellino
  • Comitato Avanzo
  • Comitato Ansa Borgomagno
  • Comitato piazza san Carlo
  • Comitato via Guicciardini
  • Comitato via Duprè contro parcheggi
  • Angoli di Mondo
  • Piano T
  • Anima Critica
  • Cooperativa Gruppo Progetto Uomo
  • Caffè Culturale di Quartiere
  • Gruppo territoriale di Padova 2020
  • Albero del Miele
  • Comitato il Miglio d'oro
  • Associazione Popoli Insieme
  • Osteria di fuori porta
  • Amici dei Popoli Padova
  • Singoli che vivono e lavorano nel Quartiere 2

Articolo del Gazzettino di Padova del 26 luglio 2015

Un estratto dell'articolo: Mille firme raccolte contro il nuovo centro commerciale in via Ticino. «Giù le mani dal parco Fantasia». I residenti bocciano l'ipotesi di un nuovo centro commerciale in via Ticino ventilata dall'amministrazione comunale. Rete Arcella Viva, un coordinamento dei comitati, delle associazioni e delle persone che operano nel quartiere 2 che ha come finalità la salvaguardia del territorio e della qualità della vita di chi vi abita, dichiara: «La giunta Bitonci ha completamente ignorato le nulle firme raccolte contro il nuovo centro commerciale». «Lo scorso 8 luglio - denuncia la Rete - abbiamo consegnato al settore Pianificazione urbanistica le osservazioni alla delibera sulla variante al Piano del commercio su area privata. Variante che da il via libera ad un nuovo insediamento commerciale in via Ticino». «Le osservazioni sono state sottoscritte da circa 970 cittadini per lo più residenti nel quartiere Arcella - spiega ancora l'associazione -. Con preoccupazione apprendiamo che queste osservazioni, insieme a quelle presentate da altri cittadini, non sono state prese in considerazione e che la giunta comunale intende procedere in tempi brevi all'approvazione definitiva della variante urbanistica, ignorando il gran numero di firme raccolte e senza mai incontrare i cittadini e i residenti della zona». «Con diverse lettere abbiamo chiesto di poter incontrare il sindaco e gli assessori competenti per avere informazioni e per elaborare delle proposte in merito alla riqualificazione dell'area Ansa di Borgomagno e più in generale di tutto il quartiere Arcella. Ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta». Ma che cosa chiede, nello specifico, Arcella Viva? «Nella zona interessata dal cambio di destinazione sono presenti 7mila metri quadri di verde pubblico, ovvero il parco Fantasia e un mercatino dell'usato gestito da una cooperativa sociale che impiega 16 lavoratori, alcuni dei quali socialmente svantaggiati. Sono realtà di vitale importanza per la vita del quartiere, occasioni di socialità per gli abitanti della zona e come tali migliorano l'ambiente, la salute dei cittadini e la coesione sociale» si spiega nelle osservazioni inviate al Comune. «Sottolineiamo che in una zona vicina, via Dalmazia, un privato ha il permesso di costruire un albergo, strutture residenziali e uffici, strutture che già stravolgeranno l'urbanistica dell'area. Inoltre riteniamo che sia necessario tenere conto delle conseguenze che una nuova zona commerciale porterà sulla viabilità della zona, sui parcheggi e conseguenzialmente sulla qualità dell'aria già pessima».

Piano del Commercio del Comune di Padova

Variante del Comune di Padova PER L'ADEGUAMENTO ALLE PREVISIONI DEL "PIANO DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREA PRIVATA

Negazione del permesso di costruzione di due centri commerciali in via San Crispino a Padova Est. Il 21 Febbraio 2015 l'assessore all'Urbanistica, Massimo Bitonci, ha negato il permesso di costruzione a due imprese che avevano già comprato l'area in via San Crispino dal Comune stesso. Ecco l'articolo

Confermata per San Lazzaro la destinazione commerciale: