Sociologia01

Da Ortosociale.

Indice

Considerazioni sulle elezioni

Quello che segue è un dialogo a varie voci sulle elezioni regionali 2010.

Massimo

ha ragione Luttazzi quando dice che agli italiani piace prenderla .... in quel posto; vien voglia di lasciare questo paese mediocre con tutti questi pecoroni che non possono definirsi neppure cittadini, in mano ai mediocri che lo governano nessuno escluso di destra e di sinistra. Del resto avrei anche una casa a New York forse è un caos forse puzza ma sicuramente si respira aria di libertà ...... viva il movimento 5 stelle !!!!!!!!!!

Silvio

Premetto che ho partecipato attivamente alla raccolta firme e campagna elettotale per il movimento 5 stelle di Beppe Grillo, ma oggi non riesco ad essere felice del piccolo e meritato successo, anzi sono assai triste e preoccupato. I dati come interpretati dall'Ansa lasciano il tempo che trovano, penso invece che la percezione della vittoria sia forte per B. e i suoi alleati, e quindi dato che conserva intatta la sua alleanza al governo, adesso passerà all'attacco, aspettatevi una recrudescenza nella lotta mediatica, nella lotta fra le istituzioni, nella lotta tra poteri. Gli italiani, popolo di cui non ci si può MAI fidare, già una volta hanno legittimato la dittatura e ancora ci stanno provando. Mi dispiace per tutti i grillini, non hanno frecce ai loro archi, il tempo ormai stringe...il popolo SOMARO gode nel paese dei balocchi nel vedere il capo banda gozzovigliare e ubriacarsi di potere. E quelli che non hanno espresso un voto sono doppi somari di cui faremmo volentieri a meno, tanto percentualmente non sarebbe cambiato niente.. Da oggi sento di non appartenere più a questo paese e a questa cultura. Auguro a tutti un pò di luce nelle tenebre che avanzano. Ciao

Sabina

Ciao Remo, per me la presunta vittoria di Bersusconi è solo una chimera... si fa beffa di noi Italiani. In realtà la lega ha vinto insieme all'astensionismo di una parte della popolazione che non si sente rappresentata da nessuna forza politica. E anche la sinistra ha perso perchè ha smesso di rappresentare i lavoratori. Negli ultimi tempi ci sono state tante manifestazioni e proteste, in varie forme, di lavoratori che rischiavano il licenziamento. La sinitra non c'è mai stata. Invece di farsi portavoce di tale malcontento, scendendo nelle piazze, scuotendo i sindacati (che ormai sono in via d'estinzione, inteso come operato), se ne sono stati a guardare..  Inoltre come pugliese esulto per la vittoria di Nichi Vendola.. E sono orgogliosa della mia gente, che l'ha votato.. Baci

Luigi

Condivido ciò che dice Sabina, il problema però, è che comunque ora ancor di più " governeranno sospinti dalla finta riconfermata legittimazione popolare". Non so quanti degli astenuti non si sono recati alle urne consapevolmente, alla luce di quanto detto sopra, sono di più gli astenuti menefreghisti e qualunquisti....poi pasqua e pasquette varie aprono gli esodi vacanzieri e molti saranno andati al mare!? Ascoltando radio popolare ho avuto modo di sentire un intervista fatta al consigliere grillino eletto in piemonte e al consigliere eletto a Bologna ( ora uscente dopo lo scioglimento del consiglio), mi hanno fatto una buona impressione, mi sono sembrati molto chiari negli intenti e soprattutto autonomi. Lontani comunque dallle considerazioni di Remo nel merito della sua esperienza a Padova, detto questo, non ne sono sicuro, ma forse si può soprassedere sui dubbi - che comunque rimangono - che destano Casaleggio e le censure sul blog di Grillo, se non altro per la grave emergenza democratica che è particolarmente profonda in Italia. Un caro saluto

Remo

Il discorso che fa Luigi è importante, è una indicazione di lavoro politico. Luigi vede nel Movimento a cinque stelle (non esattamente in Grillo) una possibile alternativa. Anch'io l'avevo visto sotto questa luce tempo fa. Premetto una cosa importante secondo me: lo schemino:

  1. 30% schierati col potere (perchè fanno parte dell'apparato oppure ne ricavano grossi vantaggi)
  2. 30% schierati contro il potere (perchè ne subiscono la violenza o per maturità antropologica)
  3. 30% incerti

vale in questo senso: la società si muove seguendo i TEST PRATICI DEL SISTEMA NEL SUO COMPLESSO. Se il sistema tiene come equilibrio complessivo, ad esempio dando da mangiare al 75% della popolazione mondiale, il restante 25% può soffrire l'indigenza più assoluta senza che gli altri vadano al di là di una generica solidarietà. Il sistema si regge su questi equilibri complessivi e la gente valuta l'equilibrio complessivo del sistema e la sua TENUTA PRATICA in termini di welfare (per la maggioranza). E' forse la legge darwiniana di adattamento all'ambiente e di selezione naturale. Finchè dura la specie. Le questioni ambientali, di equità di relazioni, di democrazia politica, economica, sociale sono SECONDARIE. In altre parole quello che conta (per gli esseri umani nel loro complesso socializzato), e che tutte le persone valutano coscientemente o meno, è l'efficienza complessiva in termini di welfare DEI RAPPORTI SOCIALI DI PRODUZIONE. Il capitalismo negli ultimi 200 anni ha costruito una base di enorme fiducia in sè stesso e su sè stesso in questa sua funzione di strumento sociale di produzione e di ri-produzione. Berlusconi si è imposto vendendosi (falsamente) come grande imprenditore capitalistico (non pubblico come Mattei). Ci sono stati momenti di crisi grave del capitalismo (1929-1949) ma adesso viaggia come unica possibile struttura socio-politica. La vittoria alle elezioni e i movimenti politici di queste frazioni di società avvengono sulla base delle considerazioni che le tre frazioni fanno sulla tenuta del sistema, SULLE GARANZIE CHE IL SISTEMA CAPITALISTICO DIMOSTRA PRATICAMENTE DI OFFRIRE PER MANTENERE IL LORO STATUS SOCIALE ECONOMICO, DI SUSSISTENZA. Il grande errore è ragionare in termini ideologici: quello che conta è la garanzia di redistribuzione di cibo ed energia (gas, elettricità) che il sistema offre. Per questo motivo enormi masse hanno optato a suo tempo per il fascismo ed il nazismo, che gli hanno garantito cibo ed energia magari a spese di popoli europei ed extraeuropei. Idem per il "liberale" imperialismo inglese, democratico-parlamentare, che ha fatto più stragi del nazismo (si parla di 50.000.000 di vittime del colonialismo), liberamente eletto dal "popolo" britannico (laburisti compresi). Idem per la democratica Atene di Pericle, uno dei più crudeli imperialismi dell'antichità. Detto questo, è chiaro che lo scontro elettorale assume una importanza molto secondaria.
Attualmente il capitalimo ha gravi problemi di tenuta: quello ambientale, che riesce a controllare per il momento, ma soprattutto l'erosione della sicurezza che riesce ancora a garantire, soprattutto come percezione psicologica: i precari, i lavoratori che sono sì garantiti ma sempre sul breve periodo, i manager che non riescono più a gestire le tensioni interne; l'efficienza del sistema che fa sì che SI PRODUCANO MENO RISORSE DI QUANTE SE NE SPRECHINO. Le multinazionali crollano, la General Motors dichiara bancarotta, i managers si suicidano in massa, anche nel Veneto, o si drogano. A questo punto è importante iniziare a costruire una transizione da questo sistema che dà segni evidenti di asfissia.
Il movimento a cinque stelle NON ha niente di tutto ciò. E' solo UN NUOVO PARTITINO che ragiona in senso elettorale e populista, senza nessun serio programma alternativo che non sia la gestione dei rifiuti o l'uso di lampadine che risparmino energia. NON mira ad unire le forze (il 30% degli oppositori e il 30% degli incerti) perchè si muove DA SOLO. Il candidato del Veneto secondo me non è affidabile e mira a fare carriera politica invece di fare il suo lavoro di informatico. Quanto alla Casaleggio, dietro alla Casaleggio ci sono le multinazionali americane, riverniciate di green economy. Io ho partecipato alle prime fasi della lista civica regionale veneta del movim. a 5 stelle. Ne sono subito uscito perchè non c'è alcun serio programma politico-economico-sociale MA COSA ANCORA PIU' GRAVE NON C'ERA NESSUNA VOLONTA' DI STUDIARE E COSTRUIRE UN TALE PROGRAMMA. Si erano tutti buttati a stampare logo, fare propaganda, fare interviste, fare banchetti, raccogliere firme E BASTA. Nessun discorso razionale, nessun rapporto con gli elettori (vi ricordate Sovranità Popolare?). Volgare democrazia delegata. TU MI DAI I VOTI CHE AL RESTO CI PENSO IO. In questo senso il successo dei grillini a posteriori non deve commuovere più di quanto potrebbe aver commosso il plebiscito a Vittorio Emanuele II, la maggioranza di 2/3 al Reichstag di Hitler etc. Puro successo ELETTORALE. Chi li ha votati apprezzava la critica di Grillo alla casta, senza accorgersi di contribuire alla nascita di una nuova "castina". CON LE ELEZIONI NON SE NE VIENE FUORI.
Con Gianni e Marcello a Padova siamo d'accordo su un programma di costruzione di una transizione economico-sociale-culturale (Decrescita) e di un soggetto adeguato a gestirla (NON un partito) che non si curi delle elezioni, senza condannare chi vi vuole partecipare, ma senza sprecare ENERGIE in tal senso. Perchè sono energie non solo sprecate ma controproducenti: vedi la legge di ferro dell'oligarchia di Robert Michels (ogni partito o movimento tende a creare al suo interno una oligarchia che ha l'unico scopo di mantenersi e autoalimentarsi).
Per concludere con un esempio tragicomico di quanto siano devianti le elezioni, farsa della pseudo democrazia che gioca con le illusioni ideologiche e pratiche della gente, vi racconto della lista di Michele Boato, candidato sindaco per Venezia: Ha raccolto lo 1,24% dei voti. Dopo aver approcciato vari spezzoni dei Grillini (nel Veneto gli spezzoni più importanti, numerosi e maturi sono confluiti in IDV), nonchè Paolo Cacciari, ha valutato l'idea di "impossessarsi" del partito dei "verdi", poi si è fatto sponsorizzare da Marco Pannella ed ha composto una lista comunale con il suo gruppo e il Partito Radicale. Su tutta questa accozzaglia ha imposto ILLEGALMENTE anche il simbolo di Per il Bene Comune, essendone il commissario per l'ambiente, SENZA CONSULTARE Per il Bene Comune. La Monia Benini con cortesia fredda ma decisa lo ha pubblicamente sconfessato e buttato fuori. Questo succede se presi dall'ansia di "partecipare" alle elezioni (o di venire "eletti").
Quello che conta è quello che facciamo noi, oggi, adesso, soprattutto STUDIANDO e sviluppando CONOSCENZA COLLETTIVA. La mia proposta dunque è quella di contribuire a costruire iniziative di economia solidale quali orti sociali, agricoltura biologica, servizi per la vita, i giovani, gli anziani, i malati, l'istruzione, sviluppo di fonti energetiche pulite, gruppi di acquisto e di produzione solidali, consumi locali a km.0, e così via. Da tali iniative può nascere una forte presenza sociale organizzata su queste basi reali di economia sostanziale solidale. Solo da questa base sociale reale e già coesa nella sua identità possono nascere iniziative più propriamente politiche tese a forme di rappresentanza tradizionale o a contatti con istituzioni locali quali i comuni e le regioni. In altre parole non si cerca il consenso per fare, ma prima si FA e poi si cerca di allargare le realtà costruite con iniziative politiche e con pressioni sulle istituzioni. Questo modo di procedere è corretto perchè non si chiede e non si delega la propria autonomia sostanziale ma la si costruisce. Una volta costruita e rafforzata si può estenderla politicamente, con elezioni, alleanze, egemonia culturale. La partenza è più lenta e difficile, senza scorciatoie, ma il punto d'arrivo è una vita politica e un processo decisionale basati sulla autonomia economica e culturale locali e non il contrario. La ricerca del consenso avviene sulla base dell'esempio e dello scambio di informazioni su quello che si sta facendo. Verum ipsum factum. Significa che non vengono prima le idee e poi i fatti ma che solo "facendo" vengono le idee. Idee buone per "fare".

Michele

Concordo con la tua linea generale, però sinceramente penso che i 5 stelle abbiano parlato di programmi più di tutti gli altri e che purtroppo la politica ha rilevanti effetti culturali per cui non puo' essere troppo trascurata. infatti penso che i danni magggiori berlusconi li abbia fatti sul piano culturale con i suoi modi e le sue tv, e che ci vorra molto tempo per depurare il suo "inquinamento informativo-ideologico"...credo che i grillini, non essendo "di sinistra" e quindi non comunistimangiabambini (arma preferita del berlusca) su questo possono essere meno attaccabili e utili per la rimozione del "grosso" del fardello culturale berlusconiano, e comunque sostengono tematiche che approvo no-nucleare, energie rinnovabili, km zero, no cementificazione.. E comunque purtroppo chi deve parlare alla gente purtroppo deve avere certi tipi di atteggiamenti (populisti?) per avere risultati, come ci ha insegnato il berlusca in questi anni. Colpa del popolo ignorante? Sono d'accordo che se i 5 stelle si muovono da soli politicamente non faranno un gran che, ma come farebbero a rimanere "puri" alleandosi e sprofondando nelle logiche dei partiti. Almeno ora il Pd e Di pietro si muoveranno un po' di più....non che abbia grandi aspettative ma credo sia meglio per quella poca democrazia reale rimasta.. Ovviamente concordo, come dici tu, che sia più utile agire sul piano cultural-economico locale che andare solo a votare. baci

Remo

Come vedi quello che rimprovero io ai grillini (a parte la Casaleggio etc) è di muoversi in modo tradizionale, cioè dire agli altri: facciamo, facciamo, facciamo senza fare NULLA. Questo è quello che ho verificato io nel Veneto e non solo con i Grillini. Tutti parlano ma non fanno nulla. Con il mio orto io ho fatto politicamente e CULTURALMENTE molto di più di Grillo con il suo blog e il suo movimento...per intenderci. Anche perchè ho cominciato a decolonizzare il MIO stesso immaginario... baci

Michele

ma prima si FA e poi si cerca di allargare le realtà costruite con iniziative politiche e con pressioni sulle istituzioni
concordo pienamente......

Marcello

Sarò uno stolido ottimista o un pollo illuso, ma resto dell'idea che gran parte dell'astensionismo sia stato consapevole. 4 italiani su 10 (o, se volete, 3 su 10) hanno lasciato un messaggio chiaro e forte: ci avete rotto i coglioni! Occhio, che siamo sempre più agri e incazzati! Questo è l'ultimo avviso!!!!

Direi di smetterla col considerare gli italiani una massa di imbecilli. Lo dimostrano diversi eventi della nostra storia, ultimo la sonora bocciatura del golpe costituzionale del 2006 col referendum confermativo (65% di no). Se ci fosse ora un'alternativa reale al bersanlusconismo [Nota di ortosociale.org: Marcello allude probabilmente alla falsa alternativa PDL e PD contraendo berlusconismo con bersanismo]- alternativa che peraltro cresce sottobanco di giorno in giorno, ma non è ancora matura per spazzarli via (o eliminarli, che è la stessa cosa) - le cose sarebbero andate diversamente. Ma sono alla fine, i novelli Romoli Augustoli [Nota di ortosociale.org: Marcello allude probabilmente al crollo dell'impero romano di Occidente].

Buona Pasqua a tutti Marcello

Silvio

Ciao a tutti, io resto ancora del parere che il popolo italiano si sta scavando la fossa con le proprie mani e dimostra una imbecillità diffusa che sgomenta e fa veramente paura!!! Spiego il perchè: questa era l'ultima opportunità (la prossima sarà nel 2013, a Dio piacendo!!!) per dimostrare alla classe politica il disgusto che proviamo di fronte alle loro malefatte, questa era l'ultima opportunità per aggregarci intorno ad un movimento che pur limitato nei mezzi e nelle idee però ha raccolto forze nuove, ha dato la possibilità di discutere un programma on line, (il fatto che piaccia o no, in questo momento è marginale perchè l'urgenza era un'altra), questa era l'ultima possibilità per noi italiani di dire agli altri italiani: "non vi seguiremo più, non siete più la maggioranza, non crediate di poter fare tendenza ancora per molto, prendete coscienza che così non va, ridiscutiamo i fondamenti della nostra convivenza sociale, riappropriamoci degli strumenti decisionali che ancora ci restano..." questa era l'ultima possibilità per dimostrare solidarietà a quella magistratura coraggiosa e forze dell'ordine ancora leali allo spirito della democrazia, che a fatica oppongono un argine al dilagare del sopruso politico-mafioso. Adesso è tardi, e i processi tardivi hanno in sè i caratteri della sconfitta. Emilio Fede proclama: "Ha vinto lui!" e come fai a dagli torto? Il mio augurio che in questa Pasqua, Cristo possa risvegliare i cori e le coscienze di questo popolo di Zombi.

Remo

I processi sono più complessi a mio parere. Tu dici che se fossimo stati intelligenti avremmo votato, pur con tutti i suoi limiti, per Grillo. Ebbene, io non credo di essere stupido e nemmeno di essere molto accondiscendente verso questo regime. Eppure io non ho votato per Grillo, semplicemente perchè NON ci credo, perchè credo che sia l'ennesima delega a qualcuno, che fa anche bei discorsi, ma del quale NON mi fido. E l'ho documentato. Io sostengo che dietro a Grillo ci potrebbero essere le multinazionali americane! Questo significa che io sono uno del popolo degli "imbecilli"? Uhm :=/ Inoltre conosco gente molto preparata e piuttosto incazzata che ha votato nullo. Certo che è difficile avere dati precisi. Il punto comunque è un altro secondo me: l'illusione che mettendosi d'accordo A PAROLE sui candidati o sulle liste si possa concludere qualcosa. Moltissimi, come me, non credono più in questa che definirei una scorciatoia elettoralistica. Deludendo quelli come te che invece ci credono ancora.

Luigi

Non dispongo di strumenti tarati attraverso i quali stabilire quanti degli astenuti erano e sono consapevoli. Dispongo solamente di intuito e una ostinata voglia di capire attraverso analisi incrociate. Dici di smettere di considerare gli italiani degli imbecilli, personalmente prendo atto della "nostra" imbecillità certificata da fatti:

  1. La Gazzetta dello sport continua ad essere il quotidiano più letto
  2. In Italia la televisione continua ad essere il mezzo più usato per acquisire "informazione"
  3. Gli esperti dicono che i "reality show" continuano ad avere altissime percentuali di ascolto
  4. Non mi risulta che gli italiani abbiano accresciuto la loro cultura istituzionale, politica e sociale.

Se queste premesse sono vere, dubito fortemente sulla non imbecillità degli italiani, vorrei anch'io essere ottimista, ma non riesco a cogliere una grande consapevolezza diffusa, tant'è che berlusconi o la lega per lui, continua a prendere voti e ad arricchirsi sempre di più attraverso il conflitto di interessi, che ovviamente si espande continuamente a macchia d'olio fra la casta politico affarista che amministra e controlla.. Faccio fatica a pensare che gli italiani possano davvero comprendere - per comprendere intendo sviluppare di conseguenza una propria analisi - il ragionamento che fa Remo, il quale spazia in ambiti apparentemente scollegati, che vanno attraversati nell'analisi per comprendere il presente e progettare un futuro radicalmente diverso.

A titolo esaustivo mi chiedo e ti chiedo, se gli Italiani hanno la capacità di comprendere fino in fondo che cosa significhi l'energia in termini sociali, economici e antropologici e quindi in termini di potere e di controllo. E ancora, sempre che gli italiani siano d'accordo sul fatto che non ci possiamo permettere di continuare a dilapidare risorse non rinnovabili, se si rendono conto che orientarsi verso fonti rinnovabili di energia, implica una drastica riduzione dei consumi, un radicale cambiamento del modo di produzione, una netta fuoriuscita dal sistema capitalistico e quindi una totale rivisitazione del sistema monetario o per meglio dire degli scambi. Certo per nostra fortuna la consapevolezza tende ad aumentare fra i Cittadini, ma voglio sperare che questo non sia indotto solo esclusivamente dall'acuirsi della crisi, perchè se così fosse, l'eterno ritorno ci seppellirà.

Su Grillo confermo tutte le perplessità che Remo ha ben descritto, ma caro Remo dobbiamo necessariamente interloquire con il movimento a 5 stelle, proprio perchè almeno loro cercano consapevolmente una strada saggia da percorrere, leggiti l'intervista a Favia sul Fatto di oggi (venerdì 2 Aprile), credo che anche tu, se non l'hai già letta, troverai risposte condivisibili e di lungo respiro, proprio sul concetto di non verticalità del movimento per non farsi fagocitare dal sistema e divenire un altro partito.

Auguri a tutti

Remo

La proposta di Favia è: "Abbiamo predisposto un portale di democrazia partecipata in cui tutti gli aderenti hanno un codice e votano". E' esattamente la linea di Casaleggio spa. Favia come avete notato si fa stirare le camicie dalle "grilline" (alla faccia delle pari opportunità) e si fa portare da mangiare dagli altri per dedicarsi (LUI SOLO! L'illuminato!) ai compiti della alta strategia politica! Ma ragazzi, cerchiamo di essere seri. Io ho conosciuto Borrelli nel Veneto, non ho letto interviste! E' uno sciocco che cerca lavoro come politico, bravo a parlare e bravo a menarla al prossimo! Ma vogliamo farci incantare da una intervista! Leggiamola questa intervista! Nella stessa pagina, subito prima dell'inchiesta a Favia, Grillo boccia l'offerta di alleanza con IDV e Sinistra e Libertà proposta da De Magistris. E' semplicemente pazzo, lui ed anche Favia con la sua proposta Casaleggio di "democrazia partecipata" via Internet (leggete Gaia la nostra visione della politica su casaleggio.it). In altre parole Favia è solo un ROBOT della Casaleggio. La strada proposta dalla decrescita è una strada "umana" dove la gente si tocca, mangia assieme, parla assieme, si UNISCE al di là dei movimenti politici o ideologici a cui si ispira. La devastante scelta di Grillo di "andare avanti da solo", come un piccolo ducetto, tronfio del suo 2% di voti in alcuni regioni, si spiega con due ipotesi altrettanto probabili. E' stupido e ignorante. Ha dietro qualcuno che lo appoggia. NON ABBIAMO più bisogno di capi-popolo. Questo dimostra che gli italiani come me che NON hanno votato Grillo NON sono imbecilli. Comunque al di là delle valutazioni specifiche quello che io propongo come punto centrale è: la gente NON si fida giustamente e prima di decidere deve verificare. Quindi attenti a prendere per buone vane parole al vento, interviste, buoni propositi! Ultimo punto: gli italiani in quanto categoria sociologica non esistono. Quelli che non votano probabilmente sono i migliori in assoluto, perchè non si fanno illusioni, si basano sui fatti, si muovono in una logica sperimentale pragmatica praxis-teoria. Soprattutto mi raccomando ricordatevi la ferrea legge della oligarchia di Robert Michels

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