Autonomia12

Da Ortosociale.

Cosa possono fare i cittadini e le liste civiche a livello locale?

A livello generale portare avanti la promozione e/o istituzione degli strumenti di democrazia diretta e partecipativa volti a garantire partecipazione, informazione, formazione, trasparenza. Nello specifico:

  1. contattare amici, conoscenti, ecc interessati a "fare qualcosa" per il proprio territorio o comitati/gruppi gia' attivi su qualche argomento. Lo spirito deve essere quello civico e democratico: confrontarsi con tutti (scambiarsi le buone idee), non essere solo polemici ma soprattutto costruttivi (fare proposte), non ci deve essere una struttura interna gerarchica con dei "capi" ma ogni partecipante deve essere coinvolto e dare il proprio contributo. Inoltre, e' importante identificarsi da subito come "civici veraci": si vuole percorrere una strada politica non in opposizione ma IN ALTERNATIVA ai partiti, dimostrando che si puo' lavorare per il bene della collettività con metodi diversi da quelli partitocratici (gerarchie, lontananza dalla gente, interessi personali ecc). Quindi si raccomanda che le persone partecipanti, pur avendo alle spalle il proprio bagaglio di esperienze (anche partitiche), non siano piu' attivisti di partito; la logica dei partiti porta alla paralisi delle iniziative perchè è spesso basata sul gossip malevolo, sui veti incrociati verso gli altri partiti e verso le altre correnti interne, e non ultimo sugli interessi personali.
  2. partecipare ai consigli comunali;
  3. organizzare "La Parola ai Cittadini" su tematiche concrete che coinvolgano gli abitanti di comuni e quartieri/frazioni. IL NOSTRO REFERENTE PER ORGANIZZARE QUESTO TIPO DI ATTIVITA' E' DARIO RINCO (CHE SI COORDINA CON PAOLO MICHELOTTO);
  4. promuovere la democrazia diretta. La democrazia diretta (DD) integra la democrazia rappresentativa, non la sostituisce! E' uno strumento fondamentale per permettere ai cittadini - il famoso popolo sovrano dell'art. 1 della Costituzione - di intervenire quando gli enti amministrativi "dormono" (es. legge sul conflitto di interessi) o corrono troppo (leggi ad personam). A nostro avviso la DD è uno strumento potente anche a livello locale per combattere mali come ad esempio la cementificazione poiché permetterebbe di intervenire sugli amministratori in corso d'opera e non alla fine di un mandato quando i danni sono ormai fatti. Per fare ciò occorre convincere l'Amministrazione a modificare lo Statuto comunale e a redigere un "regolamento dei referendum" allo scopo di dare ai cittadini strumenti efficaci per interagire con l'Amministrazione locale proponendo e cassando delibere: Michelotto ha scritto a proposito un bel documento "Migliorare e introdurre la democrazia diretta nei comuni" che è anche scaricabile dal sito www.paolomichelotto.it . Michelotto infine suggerisce di proporre referendum locali in occasione di votazioni nazionali per risparmiare tempo, denaro e per superare il problema del quorum. A proposito del quorum, va detto che con sentenza del 2-12-2004 n.372 la Corte di Cassazione ha stabilito che l’art.75 della Costituzione che prevede il quorum a livello nazionale, non comporta l’obbligo del quorum per i referendum previsti negli statuti degli enti locali;
  5. valorizzare la figura del Difensore Civico: e' stata abolita la figura del difensore civico, ad eccezione di quello delle Province. Le funzioni dei difensori civici comunali potranno essere attribuite ai difensori civici provinciali e si chiameranno 'difensori civici territoriali'. Sono salvi, fino alla "scadenza del proprio incarico", i difensori civici già eletti;
  6. richiedere la registrazione e la trasmissione web delle sedute consiliari; richiedere modifica del regolamento comunale se questo non lo prevede;
  7. promuovere forme di "educazione alla cittadinanza".
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