Economia02

Da Ortosociale.

WASHINGTON - Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) nel Global Financial Stability Report precisa che "Nei paesi del G7 i livelli del debito sono vicini a raggiungere i massimi degli ultimi 60 anni, in rapporto al PIL". Aiutata dalle misure di stimolo la ripresa economica è in atto, ma sarà debole e a velocità diverse nei vari paesi. L'indebitamento dei bilanci statali per governare e affrontare le conseguenze della bolla del credito ha portato a un aumento del “rischio paese”. Tale indebitamento è stato rivolto soprattutto al soccorso delle banche e degli istituti di credito responsabili della crisi finanziaria. Secondo il FMI “questo riflette un cambiamento delle preoccupazioni dalla vulnerabilità del settore finanziario del mercato a quelle di bilancio degli stati coinvolti”. I paesi che destano maggiori preoccupazioni per la situazione del loro debito pubblico e per lo stress finanziario che possono trasmettere agli altri paesi dellarea europea sono nell'ordine Grecia (indice 21.4), Portogallo (indice 18.0), Spagna (indice 12,7), Italia (indice 11.0). Per quanto riguarda l'Italia nell'anno fiscale 2010 il rapporto deficit strutturale/pil italiano si attesterà al 3,5%, mentre il debito/pil al 118,6%. Ricordiamo che la teoria economica e le regole monetarie della unione europea prevedono che il debito pubblico di uno stato-nazione non superi il 60% del PIL nazionale. L'Italia ha raggiunto il doppio della quota percentuale consnetita. Le regole come si vede non vengono fatte rispettare. Qualcuno potrebbe dire che gli USA stanno peggio di noi, ed è vero. Il debito pubblico Usa è esttamente di 12.433 miliardi di $ (al 25 febbraio 2010), pari circa al 87% del PIL. Dunque il debito USA supererà il PIL annuale entro la fine del 2010, e gli USA entreranno a far parte di quel ristretto numero di paesi che possono vantare un debito pubblico superiore al PIL. Per la cronaca (secondo dati di fine 2008) sono solamente 6 i paesi di questo gruppo: Zimbabwe, Giappone, Libano, Giamaica, Italia e Sudan; possibili prossimi ingressi: Singapore e Grecia quest'anno; il Belgio e gli USA nel 2010. Ma la crisi in atto potrebbe trascinare in questo club anche qualche altro paese.

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