Sociologia07

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* 8 luglio 2010 - Bari uccisa a sprangate non lontano dall'azienda di trasformazione di mandorle dove Chiara lavorava come operaia. Arrestato il presunto assassino, un uomo che lche la donna non avrebbe mai visto prima, conosciuto via chat. La donna si era separata e secondo i conoscenti sembrava chiudersi in sè stessa e dedicare molto tempo alla pratica della chat via Internet.  
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* 8 luglio 2010 - Bari uccisa a sprangate non lontano dall'azienda di trasformazione di mandorle dove Chiara lavorava come operaia. Arrestato il presunto assassino, un uomo che la donna non avrebbe mai visto prima, conosciuto via chat. La donna si era separata e secondo i conoscenti sembrava chiudersi in sè stessa e dedicare molto tempo alla pratica della chat via Internet.  
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Uccisa a sprangate a Bari, arrestato presunto assassino. L'uomo e' stato rintracciato nei pressi della sua abitazione a Morfasso. 13 luglio 2010, 19:33  
Uccisa a sprangate a Bari, arrestato presunto assassino. L'uomo e' stato rintracciato nei pressi della sua abitazione a Morfasso. 13 luglio 2010, 19:33  

Versione delle 08:13, 14 lug 2010

  • 8 luglio 2010 - Bari uccisa a sprangate non lontano dall'azienda di trasformazione di mandorle dove Chiara lavorava come operaia. Arrestato il presunto assassino, un uomo che la donna non avrebbe mai visto prima, conosciuto via chat. La donna si era separata e secondo i conoscenti sembrava chiudersi in sè stessa e dedicare molto tempo alla pratica della chat via Internet.
  • 31 giugno 2010 - Torino - Una donna nubile, italiana, di 36 anni è stata uccisa con tre colpi di pistola al viso nel suo monolocale di Torino. Gli investigatori fanno l'ipotesi che l'assassino conoscesse la vittima. e che quindi si sia trattato quasi di un'esecuzione, o di un omicidio d'impeto, al culmine di un litigio.
  • 28 giugno 2010 - Napoli - Una madre aggredisce la figlia di cinque anni con un coltello da cucina e si ferisce con la stessa arma. La bambina ha riportato ferite non gravi. La donna ha 33 anni e si è chiusa in un completo mutismo. Erano presenti alla scena gli altri due figli della donna, di nove e di dieci anni. E' stata disposta una perizia psichiatrica.
  • 2 giugno 2010 - Le statistiche dicono che in Italia si conta un omicidio in famiglia ogni due giorni. Il contesto familiare uccide più delle mafie e della criminalità comune ed è quindi quello più a rischio. Secondo l'ultimo rapporto Eures presentato lo scorso dicembre, il 28% del totale dei casi di omicidio volontario avvenuti in Italia nel 2008 sono avvenuti in famiglia (171 su 601). La famiglia si rivela un ambiente ricco di insidie che causa talvolta tensioni patologiche, odi, abusi, maltrattamenti, violenze psichiche e fisiche che non di rado sfociano in uccisioni. Sono state complessivamente circa 1.500 le vittime di queste situazioni esasperate negli ultimi sette anni. La percentuale di omicidi è comunque in calo rispetto al 2000, anno record con 226 omicidi in famiglia. Gli ultimi tre casi di cronaca sono quelli di un ventenne che uccide il padre e lo fa a pezzi a Verona, una donna di 32 anni che getta la figlia di sei mesi dalla finestra in provincia di Rieti, un'altra a Vicenza che colpisce a forbiciate la figlia di nove anni. E' una donna ad essere colpita nella maggior parte dei casi, così come il killer in prevalenza è uomo. C'è anche la sindrome di Medea, cioè il fenomeno delle madri che uccidono i propri figli. Ha fatto scalpore in passato il delitto di Cogne, l'uccisione del piccolo Samuele da parte della madre Annamaria Franzoni. Questa sindrome evidenzia la pericolosità di certe forme acute di depressione di donne che vedono la morte come unica via di uscita.
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