Sociologia07

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Uccisa a sprangate a Bari, arrestato presunto assassino. L'uomo e' stato rintracciato nei pressi della sua abitazione a Morfasso. 13 luglio 2010, 19:33  
Uccisa a sprangate a Bari, arrestato presunto assassino. L'uomo e' stato rintracciato nei pressi della sua abitazione a Morfasso. 13 luglio 2010, 19:33  
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BARI - Gli agenti delle Squadre Mobili delle Questure di Bari e di Piacenza hanno arrestato la notte scorsa Domenico Iania, di 52 anni, ritenuto responsabile dell'omicidio di Chiara Brandonisio, di 34 anni, uccisa a sprangate a Bari l'8 luglio scorso mentre in bicicletta andava al lavoro. L'uomo e' stato rintracciato nei pressi della sua abitazione a Morfasso (Piacenza) tenuta sotto controllo da diversi giorni dagli agenti di polizia.
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Non ha opposto resistenza alla vista degli agenti di polizia Domenico Iania. All'indagato e' stato notificato il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal pm Ciro Angelillis della Procura della Repubblica di Bari. Si trova ora nel carcere di Piacenza per rispondere di omicidio volontario aggravato. Iania aveva conosciuto Chiara chattando e i due, secondo quanto accertato dagli investigatori, non si erano mai incontrati prima del giorno dell'omicidio, l'8 luglio scorso.
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Qualche ora dopo l'aggressione, gli investigatori trovarono poco distante il luogo dell'omicidio una Fiat Panda, di colore blu, risultata di proprieta' dell'uomo, nel cui abitacolo c'erano generi alimentari. Iania sarebbe quindi arrivato a Bari nella notte tra mercoledi' e giovedi', bivaccando nei pressi dell'abitazione della donna, a Carbonara. Quando l'ha vista arrivare in bicicletta, probabilmente dopo un breve litigio, l'ha aggredita - non lontano dall'azienda di trasformazione di mandorle dove Chiara lavorava come operaia - e l'ha colpita con violenza al volto e allo stomaco.
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L'arma usata, lunga un metro, e' stata poi lasciata vicino al corpo della donna, separata dal 2004 dopo essere stata sposata tre anni. Da allora, come hanno poi raccontato le amiche, Chiara si era molto chiusa in se stessa e il suo tempo lo trascorreva spesso a chattare.
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http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/07/13/visualizza_new.html_1852128822.html
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/07/13/visualizza_new.html_1852128822.html

Versione delle 07:59, 14 lug 2010

  • 8 luglio 2010 - Bari uccisa a sprangate vicino alla fabbrica alimentare in cui lavorava come operaia.
  • 31 giugno 2010 - Torino - Una donna nubile, italiana, di 36 anni è stata uccisa con tre colpi di pistola al viso nel suo monolocale di Torino. Gli investigatori fanno l'ipotesi che l'assassino conoscesse la vittima. e che quindi si sia trattato quasi di un'esecuzione, o di un omicidio d'impeto, al culmine di un litigio.
  • 28 giugno 2010 - Napoli - Una madre aggredisce la figlia di cinque anni con un coltello da cucina e si ferisce con la stessa arma. La bambina ha riportato ferite non gravi. La donna ha 33 anni e si è chiusa in un completo mutismo. Erano presenti alla scena gli altri due figli della donna, di nove e di dieci anni. E' stata disposta una perizia psichiatrica.
  • 2 giugno 2010 - Le statistiche dicono che in Italia si conta un omicidio in famiglia ogni due giorni. Il contesto familiare uccide più delle mafie e della criminalità comune ed è quindi quello più a rischio. Secondo l'ultimo rapporto Eures presentato lo scorso dicembre, il 28% del totale dei casi di omicidio volontario avvenuti in Italia nel 2008 sono avvenuti in famiglia (171 su 601). La famiglia si rivela un ambiente ricco di insidie che causa talvolta tensioni patologiche, odi, abusi, maltrattamenti, violenze psichiche e fisiche che non di rado sfociano in uccisioni. Sono state complessivamente circa 1.500 le vittime di queste situazioni esasperate negli ultimi sette anni. La percentuale di omicidi è comunque in calo rispetto al 2000, anno record con 226 omicidi in famiglia. Gli ultimi tre casi di cronaca sono quelli di un ventenne che uccide il padre e lo fa a pezzi a Verona, una donna di 32 anni che getta la figlia di sei mesi dalla finestra in provincia di Rieti, un'altra a Vicenza che colpisce a forbiciate la figlia di nove anni. E' una donna ad essere colpita nella maggior parte dei casi, così come il killer in prevalenza è uomo. C'è anche la sindrome di Medea, cioè il fenomeno delle madri che uccidono i propri figli. Ha fatto scalpore in passato il delitto di Cogne, l'uccisione del piccolo Samuele da parte della madre Annamaria Franzoni. Questa sindrome evidenzia la pericolosità di certe forme acute di depressione di donne che vedono la morte come unica via di uscita.
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