Sociologia07

Da Ortosociale.

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*28 giugno 2010 Napoli - Una madre aggredisce la figlia di cinque anni con un coltello da cucina e si ferisce con la stessa arma. La bambina ha riportato ferite non gravi. La donna ha 33 anni e si è chiusa in un completo mutismo. Erano presenti alla scena gli altri due figli della donna, di nove e di dieci anni. E' stata disposta una perizia psichiatrica.
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*31 giugno 2010 - Torino - Una donna nubile, italiana, di 36 anni è stata uccisa con tre colpi di pistola al viso nel suo monolocale di Torino. Gli investigatori fanno l'ipotesi che l'assassino conoscesse la vittima. e che quindi si sia trattato quasi di un'esecuzione, o di un omicidio d'impeto, al culmine di un litigio.
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Uccisa in casa con tre colpi di pistola in volto
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TORINO - Un'italiana di 36 anni, nubile, e' stata uccisa con tre colpi di pistola al viso nella sua abitazione in via Einaudi a Riva di Chieri, nel Torinese. Le sue condizioni sono subito apparse gravi ai sanitari dell'Ospedale Molinette di Torino.
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Secondo i Carabinieri del Comando provinciale, che indagano sulla vicenda, potrebbe trattarsi di un omicidio passionale. Al momento, pero', non vengono escluse anche altre ipotesi.
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SI INDAGA NELLA VITA DELLA VITTIMA - I carabinieri del Comando provinciale di Torino stanno cercando di ricostruire, attraverso le persone che la conoscevano, le ultime ore di vita della donna. I militari del nucleo investigativo, accorsi sul posto, hanno raccolto le prime testimonianze dei vicini di casa, un monolocale al primo piano di una villetta al civico 13 di via Einaudi. E si scava anche nel passato della ragazza, alla ricerca di qualche elemento utile a far luce sulla sua morte. Il piccolo appartamento, secondo quanto si apprende, era in ordine e non sono stati trovati segni di scasso. Particolari che avvalorano l'ipotesi secondo cui l'assassino conoscesse la vittima. Le modalità del delitto, quasi un'esecuzione, fanno inoltre propendere gli investigatori verso l'ipotesi di un omicidio d'impeto, al culmine di un litigio.
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*28 giugno 2010 - Napoli - Una madre aggredisce la figlia di cinque anni con un coltello da cucina e si ferisce con la stessa arma. La bambina ha riportato ferite non gravi. La donna ha 33 anni e si è chiusa in un completo mutismo. Erano presenti alla scena gli altri due figli della donna, di nove e di dieci anni. E' stata disposta una perizia psichiatrica.
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http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/06/27/visualizza_new.html_1846735783.html
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/06/27/visualizza_new.html_1846735783.html

Versione delle 11:59, 30 giu 2010

  • 31 giugno 2010 - Torino - Una donna nubile, italiana, di 36 anni è stata uccisa con tre colpi di pistola al viso nel suo monolocale di Torino. Gli investigatori fanno l'ipotesi che l'assassino conoscesse la vittima. e che quindi si sia trattato quasi di un'esecuzione, o di un omicidio d'impeto, al culmine di un litigio.
  • 28 giugno 2010 - Napoli - Una madre aggredisce la figlia di cinque anni con un coltello da cucina e si ferisce con la stessa arma. La bambina ha riportato ferite non gravi. La donna ha 33 anni e si è chiusa in un completo mutismo. Erano presenti alla scena gli altri due figli della donna, di nove e di dieci anni. E' stata disposta una perizia psichiatrica.
  • 2 giugno 2010 - Le statistiche dicono che in Italia si conta un omicidio in famiglia ogni due giorni. Il contesto familiare uccide più delle mafie e della criminalità comune ed è quindi quello più a rischio. Secondo l'ultimo rapporto Eures presentato lo scorso dicembre, il 28% del totale dei casi di omicidio volontario avvenuti in Italia nel 2008 sono avvenuti in famiglia (171 su 601). La famiglia si rivela un ambiente ricco di insidie che causa talvolta tensioni patologiche, odi, abusi, maltrattamenti, violenze psichiche e fisiche che non di rado sfociano in uccisioni. Sono state complessivamente circa 1.500 le vittime di queste situazioni esasperate negli ultimi sette anni. La percentuale di omicidi è comunque in calo rispetto al 2000, anno record con 226 omicidi in famiglia. Gli ultimi tre casi di cronaca sono quelli di un ventenne che uccide il padre e lo fa a pezzi a Verona, una donna di 32 anni che getta la figlia di sei mesi dalla finestra in provincia di Rieti, un'altra a Vicenza che colpisce a forbiciate la figlia di nove anni. E' una donna ad essere colpita nella maggior parte dei casi, così come il killer in prevalenza è uomo. C'è anche la sindrome di Medea, cioè il fenomeno delle madri che uccidono i propri figli. Ha fatto scalpore in passato il delitto di Cogne, l'uccisione del piccolo Samuele da parte della madre Annamaria Franzoni. Questa sindrome evidenzia la pericolosità di certe forme acute di depressione di donne che vedono la morte come unica via di uscita.
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