NuovoModelloDiSviluppo

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Un Nuovo Modello di Sviluppo

Quanto viene qui proposto è un sistema composto da alcuni elementi, non tutti scontati, e forse nemmeno ben conosciuti. L'elemento fondamentale di questo sistema è quello che viene chiamato Produzione Paritaria o Economia Collaborativa (o in inglese Peer Production). La Produzione Paritaria viene definita come una collaborazione volontaria e mutualistica basata sulla ricerca del consenso piuttosto che sull'imposizione autoritaria e gerarchica. È la madre di tutte le produzioni culturali, economiche, politiche, dall'alba dell'umanità ad oggi. È la cura della madre per i suoi piccoli e per la sua famiglia così come è la scienza moderna basata su sperimentazione e modelli teorici condivisi. È il volontariato diffuso nelle moderne società della comunicazione. Sono le vere cooperative agricole e sociali che curano e alimentano società malate. A tutto ciò si aggiunge negli ultimi trent'anni l'esplosiva crescita del software libero open source (FOSS, Free Open Source Software), software su cui si basa l'auspicata digitalizzazione di artigianato, commercio, manifattura. Il FOSS è uno degli esempi di dove può arrivare su grande scala la Produzione Paritaria, ed occupa oggi un ruolo per la comunicazione e lo sviluppo culturale, politico, economico, globali. Perchè questo sistema basato sulla Produzione Paritaria possa funzionare è importante adottare una logica sistemica, che è poi una logica cooperativa, le parti compongono il tutto in modo armonico e paritario. A livello emozionale poi, non bisogna farsi troppe aspettative ma prepararsi ad una serie infinita di tentativi, errori, successi, ziz-zagando con creatività tra teoria e prassi per risolvere i numerosi problemi che ci siamo creati noi stessi. Lo sviluppo che qui si prospetta va inteso allo stesso tempo e in modo integrato come sviluppo culturale, economico, politico, secondo lo schema di analisi IEMP. Questa presentazione è volutamente scarna perchè mira solo a introdurre un dibattito su un nuovo modello di sviluppo che sia esso stesso una produzione paritaria.

Analisi IEMP

IEMP è un acronimo che sta per Ideologia, Economia, Militare, Politico. È un modello di analisi storica e sociologica proposto dal sociologo Michael Mann, utile a capire i processi del mondo attuale e come ci si è arrivati (vedi qui per un eventuale approfondimento). Utile quindi a formulare proposte e dibattiti sulle migliori vie di soluzione dei problemi che ci troviamo ad affrontare. Michael Mann l'ha applicato con successo a tutta la storia conosciuta, dalla formazione dei primi stati in Mesopotamia al 2010 dell'era presente. Deriva dalle tre dimensioni del "potere sociale" studiate dal grande sociologo Max Weber: Politico, Economico, Culturale (Religioso). Il "potere sociale" è la potenza realizzativa che opera quando i gruppi umani si organizzano nel perseguire i loro obiettivi. La "organizzazione" di questi gruppi umani li rende "sociali". Per Mann non esiste una "società" diversa o distinta dall'intreccio dei sistemi (o reti) che questi gruppi umani costruiscono organizzandosi sui loro obiettivi. Che sono:

  • politici, gestione dei rapporti tra gruppi e tra individui all'interno dei gruppi (oggi regolati dagli stati)
  • economici, produzione e riproduzione interagendo con l'ambiente naturale (oggi dominati in gran parte del mondo dalle leggi di mercato e dalle imprese capitalistiche che vi operano)
  • ideologici, cultura, credenze, visioni del mondo, religioni, e oggi scienza e tecnologia, arte, tutto quanto concorre a "dare un significato" condiviso alle nostre esperienze
  • militari, Mann, a differenza di Weber che lo ingloba nel politico, definendo la stato come "l'organizzazione dell'autorità su un certo territorio basata sull'uso legittimo dell forza", aggiunge questo sistema, soprattutto dopo la massiccia interferenza dell'uso della violenza letale nella storia umana, dal momento della comparsa dei primi stati in poi

Questi sistemi (o reti) sono autonomi l'uno dall'altro, ma promiscui (ognuno contiene gli altri), sovrapposti e intrecciati. Questa non è una "verità" ma un semplice modello interpretativo che scompone la realtà, ne vede i singoli processi, e li riunifica in un contesto storico complessivo. Gli equilibri tra i vari sistemi sono cambiati nel corso millenario della storia. Ad ogni passaggio veniva modificata la ideologia o il "senso" di quel contesto. Oggi viviamo in un'epoca dominata dalla economia e dalla sua ideologia (che disprezza le altre ideologie). Capire le relazioni tra economia, cultura, politica, è necessario dal momento che qui parliamo delle relazini tra stati (politica) e mercati (economia), con scienza, tecnologia e visioni del mondo (ideologia). Tentare come fanno in molti, con catastrofiche disillusioni, di "conquistare il potere politico" (statale), senza aver prima costruito un valido sistema economico e scientifico-culturale è opera vana che si risolve in comitati elettorali che organizzano eventi, fingono di ascoltare persone e associazioni, si affidanoa ledear maestri di comunicazione che non hanno idee profonde. Soprattutto la capacità di vedere questo intreccio di reti è necessario per chi vuole modificare i sistemi attuali basandosi sulla Produzione Paritaria emergente rappresentata dal movimento ambientalista (A) e dalla scienza-tecnologia open source (B), rispettivamente (A) e (B) nel diagramma qui sotto. Perchè la Produzione Paritaria unifica in profondità queste reti e rende incredibilmente efficace ed efficiente il dispiegarsi del "potere sociale". La Produzione Paritaria è un tipo di relazione tra singoli esseri umani e tra gruppi umani organizzati valida sia in una rete economica, che politica o ideologica di costruzione di un significato comune e condiviso.

Stato&Mercato

Le due istituzioni che dominano la scena oggi sono gli stati, in tutte le varie configurazioni presenti, e il mercato con le sue leggi.

Una strategia politica, culturale, economica

È la strategia seguita dall'attuale governo greco per uscire dalla sua crisi aiutando nello stesso tempo la Unione Europea ad uscire dalla sua crisi generale.

Due punti di forza

Valorizzare e ricostruire l'ambiente come bene comune e sviluppare una scienza ed una tecnologia sempre più aperte (senza brevetti) a favore dell'ambiente.

Il capitale come bene comune

Il capitale inteso come patrimonio terriero, immobiliare, finanziario, industriale, tecnologico (brevetti), il capitale che da 2000 anni dà un reddito annuo (di circa il 4% in media secondo l'economista francese Thoma Piketty), può iniziare a diventare un Bene Comune.

Il Nuovo Modello

La figura esprime i flussi di interazione tra i vari elementi del sistema.

Il Nuovo Modello

In Pratica

Questo è solo un abbozzo delle possibili iniziative cooperative che partano dall'utilizzo del capitale come Bene Comune.

Fonti di documentazione

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