Sociologia94

Da Ortosociale.

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Cooperative, ancora?

Caro Adriano, la tua telefonata mi ha dato molto da pensare. Prima di tutto perché mi sono messo nei panni dei tuoi familiari e delle prospettive che tu comunque devi riuscire a costruire, per loro, ma anche per te. In secondo luogo perché la tua esperienza con la “cooperazione” delle “cooperative” è molto significativa, ahimè in senso negativo, per durata ed intensità.

Emigrare dalla Sardegna?

Come tu dici giustamente, la mia esperienza di lavoro è stata nel ramo nell’informatica. Anche se io mi considero prima di tutto un sociologo, un sociologo “che ha lavorato” e che ha imparato lavorando. Io credo che la “vera” cooperazione sia una possibile soluzione ai mali della società, a livello economico (in primis), poi a livello cognitivo-culturale, poi anche a livello politico (livello che comunque dovrebbe ridimensionarsi, nel momento in cui le acque si calmano a livello economico e culturale). La tua esperienza di lavoro mi ha dato da pensare sulla possibilità che le attuali “cooperative”, almeno in Sardegna, siano utili alla “cooperazione” che intendo io. Mi hai fatto venire dei forti dubbi. Forse bisogna seguire altre strade. Quanto al tuo lavoro, se mi permetti un consiglio, tra le tre possibilità di restare in Sardegna (non a Tertenia ma piuttosto a Selargius, secondo il principio “casa e campi”), oppure emigrare in Padania (feudo Lombardo-Veneto della Lega e del Partito Sardo d'Azione), oppure emigrare in un paese UE; sceglierei la prima. Anche per una questione di “etica sportiva”: davanti ad una difficoltà non mi arrendo e la affronto con tutte le mie forze valutando ogni possibilità di successo.

Un Struttura Economica e Culturale, allo stesso tempo Profit e No Profit

Ho pensato alla possibile soluzione Selargius, un Centro Medico Polifunzionale, con Palestra, Fitness, e soprattutto con il suo centro di aggregazione sociale. E mi si è aperta la mente. Ragioniamo in termini di marketing classico (mantendendo alta la riflessione sociologica e psicologica). Il “Centro di Salute e Fitness” può mantenersi come Centro Poli-Funzionale se le varie “Funzioni” hanno ciascuna un rendimento positivo come budget: costi-ricavi-investimenti. Se, in aggiunta, cerchiamo di unificare, ove possibile, le varie funzioni tra loro, i clienti di una funzione, sono clienti di molte altre funzioni. Ad esempio ho notato che si stanno espandendo, a causa della generale malasanità, Cliniche Private, tenute da due o tre medici, che offrono servizi di poliambulatorio. L’ultima di cui ho avuto notizia è a Dolianova, fondata da poco da un fratello e sua sorella entrambi medici. Queste strutture sono competitive con le fatiscenti strutture assistenziali statali. Sia sui prezzi, sia sui servizi che erogano senza concorrenza con le strutture pubbliche che non sono in grado di erogarli. Ma questo è solo un punto di partenza dovuto al collasso del welfare pubblico. Che è poi una pura necessità “locale”, di Selargius, come di Dolianova, come di Teulada, etc. Ma io voglio arrivare alla Polifunzionalità. Molte di queste strutture hanno una sezione (che lavora quanto tutti gli altri ambulatori messi insieme) che è quella dentistica.

Denti--> Cibo--> Nutrizione--> Dieta -->Fitness--> Cultura-->Denti-->Cibo e così via

Ognuna di queste funzioni è un centro attrattore (di persone, esperienze, conoscenze). Per unificare questi centri minori occorre però un Centro Attrattore centrale, che non può essere che un Centro che chiamerei Esperienziale e Culturale, cioè il Centro di aggregazione sociale. Mentre i centri minori possono partire come aziende standard l’una indipendente dall’altra (budget separati), la funzione del Centro sociale (No Profit) è sia quella di fornire clienti alle aziende Profit (Dentista, Poli-Ambulatori, Palestra), e soprattutto di "ricevere" i "loro" clienti e "servirli a livello culturale e di "empowerement (potenziamento) della persona", in un processo circolare, fungeo da vero Centro di Aggregazione Culturale ed Economico delle varie parti del Sistema Polifunzionale. Qui le varie parti (Dentisti, Medici, Fitness, Palestra, Altro) si coordinano per finanziare iniziative del Centro Sociale e per coordinarsi tra loro.

Impresa di Comunità

Questa potrebbe essere una <color="green>Impresa di Comunità</color>. In sintesi, l’impresa di comunità cui mi sono riferito in questo articolo è una iniziativa dal basso, nella quale più soggetti (promotori, finanziatori, produttori, utenti, e a volte tutti questi ruoli insieme) compartecipano non solo al lancio di un progetto comune, ma al disegno e al mantenimento di un’infrastruttura organizzativa in grado di durare nel tempo. L’impresa mette la comunità, intesa come comunità di progetto, di pratiche, al centro della propria mission e del proprio modello di business. In questo senso, potremmo dire che, più che imprese di comunità, sono imprese comuni:

di tipo avanzato (più avanzata di quella proposta dai miei amici sociologi accademici). L’Impresa di Comunità, di cui ti ho parlato, è la possibile “organizzazione del lavoro” sostitutiva delle vecchie cooperative. C’è una parte tradizionale Profit dove lavorano persone stipendiate, ed una parte No Profit dove lavorano Volontari (ad esempio io, Remo Ronchitelli, o altri pensionati o giovani di Pirri, magari che percepiscano già un Reddito di Inclusione Sociale o REIS). Quali potrebbero essere le attività del Centro Sociale. Bè non serve che ti dica niente. Io potrei offrirti supporto per Informatica, Storia, Archeologia, Teatro, Cinema, Orticultura Biologica, Biblioterapia. In realtà il Centro Sociale potrebbe riunificare sia il Profit (Privato) che il Non Profit (Terzo settore) sia il Pubblico (Amministrazione Locale). Dietro l’angolo, a livello politico si comincia a parlare di “Rigenerazione Urbana”, perché le Amministrazione non sanno come uscire da un degrado che avanza implacabile. Quindi il Cenro Polifunzionale, con il suo Centro di Aggregazione Sociale, potrebbe essere un contributo alla Rigenerazione Urbana di Pirri. Tanto per cominciare. Come vedi il mio consiglio è che tu rimanga in Sardegna. Un abbraccio remo

Scenario prossimo futuro

PS. Un possibile scenario di cooperazione tra i vari elementi del Sistema Polifunzionale, potrebbe essere un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) gestito dal Centro di Aggregazione Sociale, il Centro Nutrizionista (Profit), gli Orti Sociali della Amministrazione Cittadina di Pirri (Ente Pubblico, Cagliari Metropolitana).

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