Economia21

Da Ortosociale.

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La politica economica del governo Renzi

L'obiettivo di Matteo Renzi, il "licenziatore", di individui, privati, collettivi, statali, parastatali, è quello di rendere l'Italia un paese attraente per i capitali stranieri. Per i capitali siciliani, russi, americani (Marchionne), cinesi e, perchè no, arabi. La sua è una politica economica del tutto mediatica. Inutile cercare una razionalità economica in quello che fa: tutti gli economisti sanno che il jobs act è inutile, e che ci aspetta una stagnazione secolare. Ma richiamare i capitali suddetti, magari solo per un soffio di tempo, ridarebbe lustro alla sua estemporanea comparsa sulla scena politica. Narciso. L'economia oggi è la rete che determina la cultura e la politica, diversamente da 50 o cento anni fa. Renzi che si proclama un seguace di Tony Blair, che si proclamva il vero seguace e realizzatore della politica di Margaret Thatcher, punta sull'economia. Le trivellazioni sulle coste italiane non servono, la TAV non serve, le grandi opere non servono. Ma lui persevera, "con ogni mezzo", per dimostrare che che il capitale che entra "ha le mani libere". Da costi ambientali (inquinamento) e sociali (lavoro, assicurazioni, pensioni).

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