Sociologia

Da Ortosociale.

Adolescenti e Bullismo

La scrittrice Marida Lombardo Pijola, giornalista del Messaggero e autrice di due importanti libri sul fenomeno adolescenziale del bullismo, delle baby-cubiste, delle discoteche del pomeriggio per minorenni, delle baby-gangs, della deriva generazionale, della incomunicabilità famigliare, pedofilia, adozioni, e di altro ancora, ha scritto due libri:

  • Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa... Bompiani 14 edizioni
  • L'età indecente - racconto incrociato di una madre e di un figlio tredicenne, sempre di Bompiani

L'autrice è una miniera di dati sociologici, avendo indagato, come madre di tre figli, e come giornalista che sa intrufolarsi in ogni dove (soprattiutto nelle discoteche del pomeriggio che sono vietate ai maggiorenni). Le analisi a parer mio non sono adeguate alla gravità (pratica) ed alla rilevanza (teorica) di questo fenomeno. Si propende verso la soluzione "pedagogica" come si si trattasse di un problema di psicologia sociale-famigliare e di attenzione dei professori di scuola verso i loro alunni. A parer mio il problema è a livello sociale complessivo, quindi andrebbe analizzato a livello propriamente <<sociologico>>, soprattutto nel suo aspetto di <<riproduzione della società (capitalistica)>> [Althusser]. Tale riproduzione è evidendemente <<inceppata>> sia a livello culturale sia a livello fisico (droghe, sterilità psichica e fisica, crisi della coppia). Ottimismo della volontà, certo, ma mi sembra doveroso MOLTO pessimismo della ragione... Vorrei sottolineare alcuni elementi importanti.

I fatti descritti da MLP

L'indagine di Marida LP ha accertato che questi ragazzini di età compresa tra quella degli studenti frequentanti le scuole medie inferiori e quella degli studenti delle primissime classi delle scuole medie superiori, un range che va dai 10-11 anni ai 14-15 anni:

  • si ritrovano in gruppi organizzati con leader, rituali di passaggio (iniziazione, accettazione, espulsione), gergo, clendestinità nei confronti delle famiglie di appartenenza
  • frequentano le discoteche nell'orario del pomeriggio a loro riservato e da cui sono esclusi i maggiorenni (e i genitori). Rappresentano un grosso business per tali imprese del divertimento.
  • quando rientrano in casa si comportano in modo apparentemente normale
  • hanno una loro cultura che bolla il comportamento normale come qualcosa di negativo definito da sfigati. Per comportamento normale si intende studiare, essere in armonia con la propria famiglia, rispettare le regole sociali, non drogarsi
  • si drogano, soprattutto con canne che hanno una quantità di principio attivo 20 volte superiore alle canne tradizionali degli anni '70. In altre parole una canna fumata oggi equivale a 20 canne degli anni '70. Usano poi cocaina, altre sostanze, e in certi casi provano anche l'eroina. Usaano liquori anche scadenti per stordirsi ubriacandosi
  • la cultura del gruppo è quello dello sballo
  • la cultura del gruppo è fortemente gerarchica con leader riconosciuti, maschili, ed ora anche femminili
  • la cultura del gruppo è basata sulla lotta per il riconoscimento del proprio status
  • lo status maschile e quello femminile sono totalmente divergenti. Il machio usa la forza, la violenza, l'aggressività per affermarsi. La femmina usa il proprio corpo, la seduzione, il sesso per scalare posizioni all'interno del gruppo
  • fuori dal branco non si è nessuno
Strumenti personali