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Il progresso ha realizzato meraviglie. Nello spazio di un secolo, gli abitanti del pianeta sono triplicati, le ricchezze prodotte sono state moltiplicate per venti, l'energia consumata è aumentata di trenta volte. Ma questo spettacolare exploit ha un rovescio della medaglia. Le risorse naturali si stanno esaurendo, alterando gli equilibri che regolano la vita. La crisi del sistema vivente coinvolge l'essere umano: per la prima volta nella storia, anche la nostra specie rischia l'estinzione. Non siamo capaci di rimpiazzare la natura, ma ci comportiamo come se potessimo farne a meno, chiamando questo atteggiamento progresso. Niente riesce a scalfire il consenso sull'ideologia progressista, che prevede un'incessante ed estenuante marcia in avanti, a colpi di crescita economica, innovazioni tecnologiche, urbanizzazione galoppante, mobilità senza freni e compulsione consumistica. La crescita infinita di beni e servizi, alla base dello sviluppo delle nostre società, non può proseguire, perché ci condurrebbe al disastro. Questa forma di progresso è incompatibile con la stabilità della biosfera ed è inaccessibile alla maggior parte della popolazione mondiale. L'umanità ha raggiunto il capolinea della strada intrapresa all'inizio della modernità. Se il nostro obiettivo è difendere la vita, dobbiamo scegliere senza esitazione la strada dell'evoluzione. Ma evolvere per andare dove? Non indietro, né in avanti, ma in una direzione diversa. Faremo in tempo?
Il progresso ha realizzato meraviglie. Nello spazio di un secolo, gli abitanti del pianeta sono triplicati, le ricchezze prodotte sono state moltiplicate per venti, l'energia consumata è aumentata di trenta volte. Ma questo spettacolare exploit ha un rovescio della medaglia. Le risorse naturali si stanno esaurendo, alterando gli equilibri che regolano la vita. La crisi del sistema vivente coinvolge l'essere umano: per la prima volta nella storia, anche la nostra specie rischia l'estinzione. Non siamo capaci di rimpiazzare la natura, ma ci comportiamo come se potessimo farne a meno, chiamando questo atteggiamento progresso. Niente riesce a scalfire il consenso sull'ideologia progressista, che prevede un'incessante ed estenuante marcia in avanti, a colpi di crescita economica, innovazioni tecnologiche, urbanizzazione galoppante, mobilità senza freni e compulsione consumistica. La crescita infinita di beni e servizi, alla base dello sviluppo delle nostre società, non può proseguire, perché ci condurrebbe al disastro. Questa forma di progresso è incompatibile con la stabilità della biosfera ed è inaccessibile alla maggior parte della popolazione mondiale. L'umanità ha raggiunto il capolinea della strada intrapresa all'inizio della modernità. Se il nostro obiettivo è difendere la vita, dobbiamo scegliere senza esitazione la strada dell'evoluzione. Ma evolvere per andare dove? Non indietro, né in avanti, ma in una direzione diversa. Faremo in tempo?
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==150° Unità di Italia - Un progetto per gli Italiani==
 
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===Quadro Teorico===
 
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Oggi 150 anniversario dell'Unità di Italia. Il progetto è fattibile vista l'attuale auto-implosione del sistema-Italia. Il frame teorico è semplicissimo, chiaro, facile da usare, verificato e controverificato ai tre livelli storico, archeologico, antropologico. Questo "modello" è di tipo storicistico-evolutivo. Si va a vedere come sono "nate", cresciute e si sono sviluppate le società che oggi viviamo.
 
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===La civilizzazione===
 
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Si tratta di concepire la "civilizzazione", il sorgere delle "civiltà" (Mesopotamia, Egitto, valle dell'Indo, Cina, Aztechi, Inca), non come un processo "naturale", spontaneo, fluido, come un passaggio inevitabile dal semplice al complesso. Ma come una <font color="green">'''frattura'''</font>, un cleavage terribile. Ad un certo momento comincia a manifestarsi in alcune aree del pianeta il fenomeno della stratificazione sociale istituzionalizzata e ritualizzata. Avviene circa 6000 anni BP (Before Present). Da queste zone si è poi diffusa in modo inarrestabile sino a coinvolgere l'intero pianeta.
 
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===La stratificazione sociale===
 
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La stratificazione sociale ha generato la divisione sociale del lavoro, così come la conosciamo, e <font color="green">'''non viceversa'''</font>. Questo è il cambio di paradigma, la classica rivoluzione copernicana. Da questa prospettiva teorica le interpretazioni di ogni fenomeno storico-sociale diventano semplici esercitazioni. Questa frattura ha avuto ed ha tuttora un carttere drammatico e violento: è accompagnata da dominio, coercizione, guerra, sfruttamento, distruzione, angoscia. E' rappresentata a livello mitologico dalla cacciata dal paradiso terrestre.
 
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===Involuzione===
 
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In modo rozzo lo schema evolutivo o meglio "involutivo" è il seguente:
 
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* stratificazione sociale e sua progressiva estensione geografica
 
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* divisione tra non-lavoro (Direzione coercitiva di schiavi e servi) e lavoro (Esecuzione dei compiti loro assegnati da parte degli schiavi e dei servi). Vedi T.Veblen "La teoria della classe agiata".
 
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* divisione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale
 
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* divisione tra lavoro agricolo e lavoro artigianale-industriale
 
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* divisione tra città e campagna
 
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* divisione tra nord del mondo (paesi industrializzati) e sud del mondo (paesi poveri o "campagna" del mondo)
 
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===La crisi===
 
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La crisi di questo sistema è dovuta alla esternalizzazione crescente, sia sull'ambiente sia sugli esseri umani, dei costi causati da queste divisioni anti-sinergiche. Questo porta al collasso ambientale ed umano. I due tipi di collasso sono in stretta relazione: ad esempio, il disastro della Exxon Valdez che ha inquinato i mari di petrolio è stato causato da un capitano ubriaco; a Cernobyl hanno disattivato il raffreddamento su iniziativa di "tecnici" (umani) sconsiderati. Le dicotomie si estendono, si propagano in orizzontale ed in verticale, causando costi (logistici) crescenti. Il sistema-mondo è incapace di reagire ad eventi naturali prevedibili e viene colpito dai suoi stessi artefatti (nucleari, vedi Giappone centrale di Fukushima, marzo 2011).
 
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===Un progetto per l'Italia===
 
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|[[Immagine:Cinque.jpg|16px|Links di ortosociale.org]]
 
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*[[Sociologia21|Un progetto per l'Italia]]
 
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==Cina (Repubblica Popolare Cinese): la situazione ambientale==
 
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Negli ultimi dieci anni il clima in Cina non segue più la ciclicità dei secoli passati. Dal 2001 sono diminuite del 37% le precipitazioni annue. Catastrofici periodi di siccità, come quelli che hanno colpito Russia ed Australia causando perdite immense nel raccolto dei cereali, colpiscono le contee interne e del Nord, tra gli altipiani tibetani e la Manciuria. Pechino nel 2010 è stata flagellata da 56 tempeste di sabbia. Nella capitale i giorni di vento sono saliti da una media di 136 giorni a 178 giorni all'anno. Uno studio dell'Accademia delle scienze ha rivelato che 5 milioni di abitanti della municipalità sono a rischio diretto entro i prossimi cinque anni. Si forma un cocktail mortale di aabbia, polveri sottili ed emissioni del carbone usato per industrie e riscaldamenti.  I danni economici sono incalcolabili. In Cina vivono 400 milioni di eco-profughi a causa del restringimento della fascia agricola coltivata. La fascia agricola che circonda Pechino negli ultimi cinque anni si è ridotta del 12%. I contadini sono costretti ad abbandonare la terra resa sterile dalla sabbia e dai veleni pericolosamente ammassati oggi nelle metropoli.
 
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<!--http://www.repubblica.it/ambiente/2011/03/10/news/muraglia_verde-13410346/?ref=HREC1-12-->
 
==[[OrtiSociali|Orti Sociali]]==
==[[OrtiSociali|Orti Sociali]]==
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Un video importante (18 minuti) di Roger Doiron della KGI - Kitchen Gardeners International sul significato globale degli orti famigliari:
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ig3SREeRzcA
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* [http://www.youtube.com/watch?v=ig3SREeRzcA&feature=share Coltivate un orto]
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Gli orti sociali sono una realtà che comincia a svilupparsi anche nelle grandi metropoli del Nord del mondo tra cui Londra e New York. Ha fatto scalpore la notizia che Michelle Obama abbia creato un orto biologico per fornire cibo fresco e sano alle proprie figlie (e al consorte) dentro i giardini della Casa Bianca. In generale gli orti sociali potrebbero essere una delle vie per rivitalizzare socialmente le metropoli e riappropriarsi come ''citoyens'' dei <font color="green">''non-luoghi''</font> spersonalizzati che esse rappresentano. Questo nel momento in cui la maggioranza assoluta della popolazione mondiale, sia del Nord (paesi ex-sviluppati) sia del Sud del mondo, vive in grandi aggregati urbani, che definire <font color="green">''città''</font> sarebbe eufemistico.<br>
Gli orti sociali sono una realtà che comincia a svilupparsi anche nelle grandi metropoli del Nord del mondo tra cui Londra e New York. Ha fatto scalpore la notizia che Michelle Obama abbia creato un orto biologico per fornire cibo fresco e sano alle proprie figlie (e al consorte) dentro i giardini della Casa Bianca. In generale gli orti sociali potrebbero essere una delle vie per rivitalizzare socialmente le metropoli e riappropriarsi come ''citoyens'' dei <font color="green">''non-luoghi''</font> spersonalizzati che esse rappresentano. Questo nel momento in cui la maggioranza assoluta della popolazione mondiale, sia del Nord (paesi ex-sviluppati) sia del Sud del mondo, vive in grandi aggregati urbani, che definire <font color="green">''città''</font> sarebbe eufemistico.<br>
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In Olanda la Van Bergen Kolpa Architecten ha realizzato il progetto [[OrtiSociali#Il_Park_Supermarket_Olandese|Park Supermarket]] che rovescia il rapporto tra città e produzione di cibo. La produzione di cibo è al centro e la città che vive di quel cibo la contorna rispettosa dell'equilibrio uomo-ambiente-cibo nuovamente ricreato.
A Chiasso nella Svizzera italiana è partito un progetto di orti urbani permanenti aperti a giovani, famiglie, anziani, coppie di mezza età, rifugiati politici. La novità di questi nuovi 60 orti consiste nella loro progettazione come luogo condiviso di socializzazione per tutti i cittadini. Il tipo di socializzazione previsto è quello basato sulla convivialità: una grande tavolata di legno di castagno per mangiare assieme, un grill, pergolati fatti di legno di robinia locale, una grande pianta di gelso sotto i cui rami ripararsi e dialogare, un campo di bocce. Non sono previste recinzioni o cancelli tra una parcella e l'altra. Il terreno è stato regalato dalle Ferrovie Federali Svizzere ed ammonta a 2000 metri quadrati. La progettazione è curata dall'architetto Sophie Agata Ambroise dell'Officina del paesaggio di Lugano. Le  coltivazioni saranno rigorosamente biologiche anche per non inquinare il terreno che si trova in una zona di captazione dell'acqua. Coloro cui verranno assegnati gli orti seguiranno dei corsi di tecnica di coltivazione biologica.
A Chiasso nella Svizzera italiana è partito un progetto di orti urbani permanenti aperti a giovani, famiglie, anziani, coppie di mezza età, rifugiati politici. La novità di questi nuovi 60 orti consiste nella loro progettazione come luogo condiviso di socializzazione per tutti i cittadini. Il tipo di socializzazione previsto è quello basato sulla convivialità: una grande tavolata di legno di castagno per mangiare assieme, un grill, pergolati fatti di legno di robinia locale, una grande pianta di gelso sotto i cui rami ripararsi e dialogare, un campo di bocce. Non sono previste recinzioni o cancelli tra una parcella e l'altra. Il terreno è stato regalato dalle Ferrovie Federali Svizzere ed ammonta a 2000 metri quadrati. La progettazione è curata dall'architetto Sophie Agata Ambroise dell'Officina del paesaggio di Lugano. Le  coltivazioni saranno rigorosamente biologiche anche per non inquinare il terreno che si trova in una zona di captazione dell'acqua. Coloro cui verranno assegnati gli orti seguiranno dei corsi di tecnica di coltivazione biologica.
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La volontà di garantire la qualità e la sicurezza del cibo che si porta in tavola ogni giorno e la ricerca di un legame più diretto con la natura sono i principali
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motivi di questa antica realtà sociale.
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In Europa la gestione di orti familiari rientra in un progetto più ampio facente capo a [http://www.jardins-familiaux.org/ "Coin de Terre"], un'organizzazione europea con sede a Lussemburgo che riunisce oltre 3 milioni di famiglie che gestiscono un orto urbano o un giardino familiare. I principi che orientano questa organizzazione si basano sull'utilità sociale e sul benessere psico-fisico che l'orto può generare.
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Gli orti familiari hanno un ruolo sociale: sono luoghi di incontro e di integrazione  intergenerazionale, per i giovani, gli anziani, le famiglie, i lavoratori, i disoccupati, le persone di diversa origine sociale e nazionalità. Gli orti familiari sono un elemento essenziale per la salute fisica e psichica degli uomini e migliorano la qualità della vita di tutti i cittadini. Ortaggi sani coltivati nel proprio orto, permettono una dieta variata, il contatto con il ciclo di crescita naturale e la creatività del giardinaggio stimolano i sensi. I rapporti personali e la convivialità all'interno del gruppo evitano l'isolamento.
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*[[Energia|Energie Rinnovabili]]
*[[Energia|Energie Rinnovabili]]
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==[[ProgrammaEconomicoVeneto|Veneto: una Economia di Transizione]]==
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==Progetto Prometeo==
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Per essere radicati nel territorio andiamo a studiare lo stato reale della ''economia'' veneta come realtà inserita nel più ampio contesto della ''società'' e del ''territorio'' veneti, pur con tutte le sue relazioni nazionali e internazionali ma anche nella sua specificità e autonomia. Ciò significa Ri-Valutare il contesto economico alla luce delle esigenze fondamentali della popolazione veneta e del rispetto dell'ambiente naturale veneto. Di quello che ancora è rimasto, dopo lo ''sprawl'' urbanistico e la trasformazione di una area agricola di eccezionale fertilità in una rete di viadotti stradali che crescono all'infinito su sè stessi.
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Il progetto Prometeo (project Prométhée), è un progetto antropologicamente, sogiologicamente, storicamente fondato. Capace di creare il substrato necessario alla Democrazia Diretta e di mettere fine ad una Storia di 5000 anni di orrore.  
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Gli obiettivi concreti fondamentali sono quelli della decrescita serena di SL: avvicinarsi sempre di più, come Regione Veneto, alla
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*autosufficienza alimentare ed alla 
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*autosufficienza energetica da fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idraulica, da biomasse.
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Solo così si può salvare l'ambiente naturale ed umano della nostra regione.
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[http://www.infocat.it/?page_id=821&cpage=1#comment-619 Il Parco del Graticolato Romano]
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*[http://matricien.org/projet-promethee/ Il sito del Progetto Prometeo]
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Vi segnalo anche dei begli esempi di case "matricien" (matrifocali):
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[[ProgrammaEconomicoVeneto02|Una ipotesi di sviluppo economico]]
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*[https://www.facebook.com/media/set/?set=a.411630365521366.105529.208681925816212&type=3 Case Matrifocali]
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* ''Per creare una società parallela in tutta legalità: territori quasi-autonomi, mercati locali, valute locali, governo locale, la finanza senza tassi di interesse ... Per risolvere efficacemente tutti i problemi sociali: demografia, pensioni, precarietà e solitudine, conflitti familiari, il mercato del sesso ... Per creare solidarietà e coesione in una popolazione atomizzata che ha a che fare con gli stati e le banche, che sono le due tenaglie che riducono in schiavitù i popoli. Per ricreare dei corpi intermedi, fra l'individuo e la nazione, il cittadino e lo Stato, per ripristinare una società basata su clan modernizzata. Il Progetto Prometeo è immediatamente applicabile. Non si deve prendere il potere per essere completato. Basta creare un certo tipo di diritto associativo del 1901, un contratto di associativo di solidarietà, e confederare queste Famiglie Elettive Associative in una struttura piramidale, la Società confederale segmentale, gestito da una costituzione ispirata dalle democrazie tribali."" ......""Al di là del matriarcato e del patriarcato: Il progetto Prometeo è quello di definire la famiglia come una libera associazione (legge 1901), le Familie Elettive Associative. E una rivoluzione nel diritto di famiglia, e una radicale semplificazione di tutta la legislazione.  La Familia Elettiva Associativea è compatibile con il nucleo familiare (mamma + papà: il matrimonio), ma può creare altre forme di nuclei familiari su misura per le aspirazioni individuali, assicurando nel contempo la coesione e la sicurezza, pertanto reciproca.''
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*Nasce un nuovo tipo di diritto: il diritto associativo, distinto dai precedenti diritto di sangue e diritto del suolo (preoccupazione di Luigi di leggi semplice e chiare). Si supera l’antagonismo conflittuale e storico tra il  dirittto di sangue (società gentilizia) et il diritto del suolo (società statalizzata), per cui il diritto associativo (società matricien) supererà questa divisione e metterà fine alla marcia distruttrice della Storia
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*Le Famiglie Elettive Associative costruiscono vari livelli, clan, tribù, nazioni, confederazioni di nazioni, IN MODO CONSAPEVOLE INTENZIONALE CRITICO RIFLESSIVO.
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*Nasce una società mutualista, autogestita, democratica, e unita nell'indipendenza
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[[ProgrammaEconomicoVeneto01|Una mail al centro studi "''Oltre il Pil''" della Camera di Commercio di Venezia]]
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*[http://matricien.org/ Il sito sulla Matrifocalià]
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*[[Prometeo|Progetto Prometeo]]
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"matricienne" è un termine preso dal Vico (forse si può tradurre con "matrifocale"). L'importanza di questo progetto è di agire in profondità nel tessuto famigliare, oggi cristallizato e in crisi. Il mio punto di vista è che si debba conoscere e utilizzare la antropologia culturale da cui derivano istituzioni come il matrimonio e lo stato e la sociologia critica per fondare nuovi/antichi processi di relazione umana. Questo progetto si inserisce in un movimento a TUTTI i livelli, famigliari, politici, economici, ambientali. Il fatto di far parte di famiglie elettive moderne associative ci permetterebbe di resistere e partecipare con determinazione e gioia alla transizione in atto. Si lega a progetti di ecovillaggi.
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[http://www.ve.camcom.it/oltreIlPil/index.phtml?explode=10 Il progetto "''Oltre il Pil''" della Camera di Commercio di Venezia]
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==OSE - Open Source Ecology==
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OSE si può leggere sia come Open Source Ecology che come Open Source Economy.
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|[[Immagine:Cinque.jpg|16px|Links di ortosociale.org]]
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[[ProgrammaEconomicoVeneto|Veneto: una Economia di Transizione]]
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*[[OSE01|Open Source Ecology]]
== Aiuto ==
== Aiuto ==

Versione corrente delle 18:14, 8 gen 2016

Il progresso ha realizzato meraviglie. Nello spazio di un secolo, gli abitanti del pianeta sono triplicati, le ricchezze prodotte sono state moltiplicate per venti, l'energia consumata è aumentata di trenta volte. Ma questo spettacolare exploit ha un rovescio della medaglia. Le risorse naturali si stanno esaurendo, alterando gli equilibri che regolano la vita. La crisi del sistema vivente coinvolge l'essere umano: per la prima volta nella storia, anche la nostra specie rischia l'estinzione. Non siamo capaci di rimpiazzare la natura, ma ci comportiamo come se potessimo farne a meno, chiamando questo atteggiamento progresso. Niente riesce a scalfire il consenso sull'ideologia progressista, che prevede un'incessante ed estenuante marcia in avanti, a colpi di crescita economica, innovazioni tecnologiche, urbanizzazione galoppante, mobilità senza freni e compulsione consumistica. La crescita infinita di beni e servizi, alla base dello sviluppo delle nostre società, non può proseguire, perché ci condurrebbe al disastro. Questa forma di progresso è incompatibile con la stabilità della biosfera ed è inaccessibile alla maggior parte della popolazione mondiale. L'umanità ha raggiunto il capolinea della strada intrapresa all'inizio della modernità. Se il nostro obiettivo è difendere la vita, dobbiamo scegliere senza esitazione la strada dell'evoluzione. Ma evolvere per andare dove? Non indietro, né in avanti, ma in una direzione diversa. Faremo in tempo?

Orti Sociali

Un video importante (18 minuti) di Roger Doiron della KGI - Kitchen Gardeners International sul significato globale degli orti famigliari:

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