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*Gentile prof.ssa Rosati,Mi chiamo Angela Giuffrida, sono una siciliana "emigrata" in Veneto per lavoro e la disciplina di cui mi occupo è la filosofia. Sono venuta a conoscenza del suo saggio sulle comunità Moso e l'ho subito acquistato. Ho pensato allora di scriverle perché anch'io sono interessata alla costruzione di organizzazioni sociali in cui sia bandita la violenza e credo, perciò, che le donne Moso mostrino la capacità femminile di dar vita concreta a ciò che appare ai più un'irrealizzabile utopia. Ho elaborato una teoria, esposta in un saggio intitolato "Il corpo pensa - Umanità o femminità?", pubblicato nel 2002 da Prospettiva Edizioni, che propone un sistema concettuale atto a comporre in unità tutto il reale, a partire dall'inscindibilità di corpo e mente. Si tratta di un nuovo paradigma conoscitivo che assimila la conoscenza all'intero organismo, facendo del corpo il vero soggetto pensante, capace di dare, attraverso la sua forma e la sua esperienza, forma al pensiero. Poiché la mente è un processo del corpo vivente, sono le donne che hanno sviluppato, grazie alle loro straordinarie esperienze, una forma mentis contenitiva, capace di "sopportare" la complessità e la ricchezza del reale, propensa a costruire, connettere, combinare, quindi ad operare scelte favorevoli alla vita e alla crescita. Isolare un dato, separarlo dal contesto, opporlo agli altri dati, costituisce invece la modalità tipica con cui l'uomo si rapporta al mondo, tant'è che non solo impronta le relazioni alla conflittualità e lacera tutto il reale in parti contrapposte, ma riproduce la dicotomia persino nella percezione di sé: l'anima confligge con il corpo, la logica con l'affettività e così via. L'universale debacle dell'apparato concettuale maschile, rivelatosi inadeguato ad interpretare e gestire il mondo, rende necessario e urgente un cambiamento di prospettiva che solo le donne possono assicurare. Ma perché il loro approccio cognitivo al reale possa contrastare il sistema di pensiero dominante deve essere consapevolmente assunto e operare alla luce del sole.Le tesi che sostengo, risultato di lunghi e faticosi studi filosofici, sono veramente rivoluzionarie perché, se utilizzate, potrebbero modificare radicalmente l'esistente. Purtroppo, essendo portatrice di un punto di vista sul mondo totalmente altro, la teoria del corpo pensante risulta di primo acchito difficile da accettare, nonostante riceva clamorose conferme da ricerche condotte in tutto il mondo da autorevoli scienziati. A me pare che il suo bel saggio sia un'ulteriore conferma; nelle comunità Moso, infatti, l'ampiezza dello sguardo femminile si materializza letteralmente assicurando il diritto di cittadinanza a tutte e a tutti.Se le mie riflessioni la interessano le invierò volentieri una copia del suddetto saggio ormai esaurito, per il quale devo trovare al più presto una casa editrice disposta a ristampare. La sua divulgazione potrebbe, infatti, innescare l'auspicato cambiamento di prospettiva che tarda a manifestarsi. Intanto la saluto cordialmente. - Angela Giuffrida - 04-02-2012
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*Grazie, Angela, di avermi fatto partecipe del suo lavoro che trovo davvero molto interessante. Sinceramente non immaginavo che esistessero delle teorie che trovano conferma e applicazione nella società di cui mi occupo ormai dal 2004. Oltre a lei in quanto filosofa, psichiatri e psicologi sono interessati al mio lavoro avanzando però un altro punto di vista, cioè, detto in parole povere, riescono a guarire delle persone applicando i valori delle società matriarcali. Ciò però è possibile in delle comunità fuori dalla nostra organizzazione familiare e sociale. La ringrazio di cuore per l'offerta del suo libro che leggerò con grande interesse. Ero a Mirano il 13 gennaio scorso dopo aver fatto una presentazione del mio libro a Venezia, peccato che non ci siamo sentite prima, il nostro incontro sarebbe stato bello e interessante per entrambe. Cordiali saluti - Francesca
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Versione corrente delle 18:56, 23 feb 2014

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