LaTempesta

Da Ortosociale.

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Sul tema del potere sottolineo il notevole discorso di Gonzalo, consigliere del re di Napoli Antonio, nel quale traccia un quadro di vita sociale completamente diverso dal "dover fare burocratico compulsivo", un quadro simile a quello taoista, un anticipo della moderna Decrescita.<br>
Sul tema del potere sottolineo il notevole discorso di Gonzalo, consigliere del re di Napoli Antonio, nel quale traccia un quadro di vita sociale completamente diverso dal "dover fare burocratico compulsivo", un quadro simile a quello taoista, un anticipo della moderna Decrescita.<br>
Sul tema di Caliban è notevole come il "bruto" si difenda con vigore e ragione argomentando i suoi diritti sull'isola. E difende il suo "attentato alla virtù" di Miranda con l'onesto intento di popolare l'isola. Mentre il civile Ferdinando, cicisbeo innamorato corrisposto da Miranda, deve tenere a freno la sua lussuria. Il tentativo di Caliban di detronizzare Prospero è l'unico momento di vera apprensione per il principe dell'isola, in genere molto più preoccupato della resa scenica dei quadri e dei personaggi che costruisce grazie ad Ariel. All'accusa della sua inferiorità nell'uso del linguaggio, Caliban ne mostra il lato negativo capovolgendo la sua funzione positiva in maledizione e bestemmia. Caliban è un irriducibile che ha l'unico difetto di essere figlio di una classica ma molto potente strega (che per definizione avevano rapporti di sesso con il diavolo). Che fine farà Caliban?<br>
Sul tema di Caliban è notevole come il "bruto" si difenda con vigore e ragione argomentando i suoi diritti sull'isola. E difende il suo "attentato alla virtù" di Miranda con l'onesto intento di popolare l'isola. Mentre il civile Ferdinando, cicisbeo innamorato corrisposto da Miranda, deve tenere a freno la sua lussuria. Il tentativo di Caliban di detronizzare Prospero è l'unico momento di vera apprensione per il principe dell'isola, in genere molto più preoccupato della resa scenica dei quadri e dei personaggi che costruisce grazie ad Ariel. All'accusa della sua inferiorità nell'uso del linguaggio, Caliban ne mostra il lato negativo capovolgendo la sua funzione positiva in maledizione e bestemmia. Caliban è un irriducibile che ha l'unico difetto di essere figlio di una classica ma molto potente strega (che per definizione avevano rapporti di sesso con il diavolo). Che fine farà Caliban?<br>
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Sul tema di Trinculo, Stefano, il vino con la sua ebbrezza, il vino che fanno bere anche a Caliban in uno slancio di generosità egalitaria, il vino con la sua realtà illusoria, abbiamo sotto gli occhi la sua presenza in molte opere di Shakespeare. Nelle allegre comari di Windsor c'è il personaggi di un nobile squattrinato, "landlord" in via di sostituzione da parte di una più solida borghesia. Nella dodicesima notte, Enrico IV, Enrico V, abbiamo Falstaff, un personaggio di grande complessità, buffo, comico, surreale, letale uomo d'armi e compagnone allo stesso tempo. E' un personaggio sovversivo, fuori dagli schemi, che distrugge l'ordine naturale delle situazioni.
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Sul tema di Trinculo, Stefano, il vino con la sua ebbrezza, il vino che fanno bere anche a Caliban in uno slancio di generosità egalitaria, il vino con la sua realtà illusoria, abbiamo sotto gli occhi la sua presenza in molte opere di Shakespeare. Nelle allegre comari di Windsor c'è il personaggi di un nobile squattrinato, "landlord" in via di sostituzione da parte di una più solida borghesia. Nella dodicesima notte, Enrico IV, Enrico V, abbiamo Falstaff, un personaggio di grande complessità, buffo, comico, surreale, letale uomo d'armi e compagnone allo stesso tempo. E' un personaggio sovversivo, fuori dagli schemi, che distrugge l'ordine naturale delle situazioni. Qui come in "Sogno di una notte di mezza estate" abbiamo dei popolani ingenui che entrano nella storia con la loro storia da recitare con il cappello in mano. Storie tragiche su cui tutti ridono.

Versione delle 08:20, 24 ago 2013

I temi che si intrecciano sono

  • lo stato, il potere e la sete di potere che scatena la sequenza causale dei fatti che alla fine si ricompongono in un equilibrio di apparente giustizia
  • l'amore filiale, l'amore di coppia, l'amore per la libertà (Ariel)
  • il colonialismo, Caliban, il linguaggio, la supremazia della cultura europea occidentale, la scienza moderna che si affaccia
  • la natura con i suoi spiriti liberi che vogliono essere liberi
  • la vita come pericolosa parodia di ubriachi: Trinculo, Stefano, Caliban, Ariel
  • la vita come rappresentazione con le sue scene, le sue agnizioni, le scomparse per morte presunta, la musica, i quadri coreografici con tutte le miscele di personaggi. Insomma il famoso teatro nel teatro
  • la inevitabile dissoluzione di tutto questo come la fine di un sogno sognato (l'angoscia di Amleto tradotta dal metafisico: essere/non essere al concreto: vita/non vita)

Sul tema del potere sottolineo il notevole discorso di Gonzalo, consigliere del re di Napoli Antonio, nel quale traccia un quadro di vita sociale completamente diverso dal "dover fare burocratico compulsivo", un quadro simile a quello taoista, un anticipo della moderna Decrescita.
Sul tema di Caliban è notevole come il "bruto" si difenda con vigore e ragione argomentando i suoi diritti sull'isola. E difende il suo "attentato alla virtù" di Miranda con l'onesto intento di popolare l'isola. Mentre il civile Ferdinando, cicisbeo innamorato corrisposto da Miranda, deve tenere a freno la sua lussuria. Il tentativo di Caliban di detronizzare Prospero è l'unico momento di vera apprensione per il principe dell'isola, in genere molto più preoccupato della resa scenica dei quadri e dei personaggi che costruisce grazie ad Ariel. All'accusa della sua inferiorità nell'uso del linguaggio, Caliban ne mostra il lato negativo capovolgendo la sua funzione positiva in maledizione e bestemmia. Caliban è un irriducibile che ha l'unico difetto di essere figlio di una classica ma molto potente strega (che per definizione avevano rapporti di sesso con il diavolo). Che fine farà Caliban?
Sul tema di Trinculo, Stefano, il vino con la sua ebbrezza, il vino che fanno bere anche a Caliban in uno slancio di generosità egalitaria, il vino con la sua realtà illusoria, abbiamo sotto gli occhi la sua presenza in molte opere di Shakespeare. Nelle allegre comari di Windsor c'è il personaggi di un nobile squattrinato, "landlord" in via di sostituzione da parte di una più solida borghesia. Nella dodicesima notte, Enrico IV, Enrico V, abbiamo Falstaff, un personaggio di grande complessità, buffo, comico, surreale, letale uomo d'armi e compagnone allo stesso tempo. E' un personaggio sovversivo, fuori dagli schemi, che distrugge l'ordine naturale delle situazioni. Qui come in "Sogno di una notte di mezza estate" abbiamo dei popolani ingenui che entrano nella storia con la loro storia da recitare con il cappello in mano. Storie tragiche su cui tutti ridono.

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