OrtiSociali

Da Ortosociale.

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Mi piacerebbe - dice Denis - che non fossero solo anziani, ma anche giovani, coppie, single, famiglie e magari pure gruppi o scuole, a voler affittare i nostri orti. Ognuno, il suo pezzo di terra può usarlo come vuole, oltre a piantarci gli ortaggi (non è possibile, invece, piantare alberi da frutta), si possono piantare fiori e nelle sere d’estate è possibile anche organizzare delle belle grigliate con gli amici. Il mio Ortobello è su Facebook. Ho già sui settanta contatti, ma reali solo quattro. Mi sono accorto che sono molte le persone persino sulla sessantina che lo usano. Si affittano annualmente lotti da 80 mq. ad uso privato per coltivazione ortaggi, verdure e fiori, con recinzione privata, armadietto porta attrezzi e impianto idrico".  
Mi piacerebbe - dice Denis - che non fossero solo anziani, ma anche giovani, coppie, single, famiglie e magari pure gruppi o scuole, a voler affittare i nostri orti. Ognuno, il suo pezzo di terra può usarlo come vuole, oltre a piantarci gli ortaggi (non è possibile, invece, piantare alberi da frutta), si possono piantare fiori e nelle sere d’estate è possibile anche organizzare delle belle grigliate con gli amici. Il mio Ortobello è su Facebook. Ho già sui settanta contatti, ma reali solo quattro. Mi sono accorto che sono molte le persone persino sulla sessantina che lo usano. Si affittano annualmente lotti da 80 mq. ad uso privato per coltivazione ortaggi, verdure e fiori, con recinzione privata, armadietto porta attrezzi e impianto idrico".  
mail: ortobello_2010@libero.it
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==Treviso 25 settembre 2010==
==Treviso 25 settembre 2010==

Versione delle 13:06, 21 mar 2011

Indice

Prinzessinengarten

Si trovano nella piazza Moritzplatz del quartiere Kreuzberg a Berlino. Per evitare l'inquinamento del suolo metropolitano coltivano erbe aromatiche e ortaggi su contenitori costituiti da cassette di terra. Questo li rende anche indipendenti dal suolo pubblico (si possono spostare con le loro coltivazioni). Hanno ripulito l'area con l'aiuto di 700 volontari creando il "giardino della principessa". Nel piccolo negozio all'interno dell'area si vendono piantine coltivate in contenitori del latte; per chi coltiva gli ortaggi costano pochissimo, costano il giuso per chi usa l'orto solo per rifornirsi. Ci sono anche un piccolo ristorante ed un "caffè". L'associazione "Nomadisch Grun" (Verde Nomade), che ha lanciato l'iniziativa, organizza anche cene, feste all'aperto, merende. Si crea un clima di aggregazione sociale e di allegria. Ciascuno contribuisce con il suo lavoro, alcuni vengono a dare una mano nella pausa pranzo, altri nel week end, chi ha tempo tutti i giorni. C'è un ininterrotto scambio di informazioni e di esperienze tra le persone.

Links di ortosociale.org

Gli orti sociali Prinzessinengarten a Berlino

Verde Pubblico Autogestito

Sergio Zerbini e sua moglie Laura Bassi hanno aperto un laboratorio di progettazione partecipata di verde pubblico aperto a tutti. Lo scopo è quello di realizzare a Sovico, in Brianza, un giardino pubblico che gli stessi cittadini andranno a mantenere nel tempo. Sergio e Laura sono due agronomi. Sergio ( per informazioni: 039.2075070 ) è stato per vent'anni direttore della scuola agraria del Parco di Monza.
Si segnalano due cose: la progettazione partecipata (cooperativa) dell'iniziativa e la sua manutenzione (pure cooperativa) da parte degli stessi progettisti. Viene eliminata la dicotomia tra "progettazione" ed "esecuzione" (in senso più socialmente esteso, la "manutenzione", nel caso di un bene, servizio, merce); dicotomia tipica della divisione sociale del lavoro così come noi la conosciamo nelle "civiltà progredite".

Orti in affitto a Cesena

Denis Brighi ed Ezio Brighi

Denis Brighi, trent'anni ed appassionato di tecnologia e computer, a S.Giorgio di Cesena dispone di sei ettari di terra dei genitori che però sono troppo anziani per lavorarli. Denis e le sue due sorelle hanno già un lavoro. L'iniziativa si chiama Ortobello. "Su internet ho trovato un geometra di Milano che aveva ereditato un lotto di terra, non edificabile, e aveva deciso di suddividerla in piccole porzioni da affittare, trovando in cinque anni centoquaranta affittuari che si sono fatti il loro orto. Ho pensato che questa soluzione faceva proprio al caso nostro, così mi sono messo in contatto col geometra milanese che mi ha dato dei consigli e poi con mio padre ho iniziato a pensare a come suddividere il terreno. Secondo i nostri calcoli, alla fine, dovremmo ricavare circa cinquecento orti di varie metrature, con recinzione e cancello, armadietto porta attrezzi, impianto idrico e per chi volesse anche la luce, privati. Sempre più persone, soprattutto quelle che vivono nel caos delle città manifestano la voglia di tornare alle tradizioni, in campagna, per questo abbiamo deciso di tentare questa particolare forma d’investimento. Sono già disponibili dieci orti da ottanta metri quadrati e uno di questi è stato affittato. Pensate che con un orto di queste dimensioni si può soddisfare il fabbisogno di verdura di un nucleo familiare di quattro persone. L’affitto? Per quelli da ottanta metri quadrati è di 250 euro l’anno e il contratto è rinnovabile ogni dodici mesi. Mi piacerebbe - dice Denis - che non fossero solo anziani, ma anche giovani, coppie, single, famiglie e magari pure gruppi o scuole, a voler affittare i nostri orti. Ognuno, il suo pezzo di terra può usarlo come vuole, oltre a piantarci gli ortaggi (non è possibile, invece, piantare alberi da frutta), si possono piantare fiori e nelle sere d’estate è possibile anche organizzare delle belle grigliate con gli amici. Il mio Ortobello è su Facebook. Ho già sui settanta contatti, ma reali solo quattro. Mi sono accorto che sono molte le persone persino sulla sessantina che lo usano. Si affittano annualmente lotti da 80 mq. ad uso privato per coltivazione ortaggi, verdure e fiori, con recinzione privata, armadietto porta attrezzi e impianto idrico". mail: ortobello_2010@libero.it

un orto di Cesena

Treviso 25 settembre 2010

ORTI URBANI: AUTOPRODUZIONE E SOCIALIZZAZIONE L’agricoltura urbana come strumento di aggregazione sociale e riqualificazione del territorio, come alternativa al progressivo consumo di territorio finalizzato a cementificazioni e produzioni intensive. Ci raccontano le loro esperienze di successo: Marco Prosdocimo, assessore provinciale all’agricoltura presenta il Progetto Orti Urbani Provincia di Treviso; Fabiola Caramel e Federico Bulegato presentano l’esperienza della Compagnia Zappa e Rastrello, gruppo informale di ortolani biologici di Mogliano V.to. Presenta Luca Conte della Scuola Esperienziale Itinerante di Agricoltura Biologica. Durata dell’incontro: 60'.

La ricerca di Nomisma con il mensile Vita in Campagna

Febbraio 2010. Le aziende agricole in Italia sono passate da 2,5 milioni ad 1,6. Ma la loro superficie media è rimasta inalterata. Si trattava di scoprire che fine avessero fatto ben 1,7 milioni di ettari visto che la superficie coltivata si era ridotta da 14 milioni di ettari a 12,3 milioni. Nomisma ha intervistato un campione di 4000 persone che utilizza questi terreni fantasma rilevati con la ricerca satellitare. Questa massa di nuovi contadini non sono registrati e sfuggono ad ogni censimento. Nomisma li ha definiti hobby farmer e sono impiegati, artigiani, operai, liberi profesionisti, dipendenti pubblici, pensionati. Le dimensioni medie dei terreni non sono marginali e vanno da 0,6 ettari (operai e pensionati) a 1,2 ettari (liberi professionisti e dipendenti pubblici), con parti a bosco. Dice Nomisma "Si tratta essenzialmente di terreni in proprietà (oltre il 90%) localizzati per la maggior parte in collina e montagna (61,6%), cioè in aree maggiormente sensibili dal punto di vista del mantenimento e presidio territoriale; rispetto a questi ambiti la consapevolezza degli hobby farmer è massima, al punto che circa il 70% dichiara che le attività praticate contribuiscono al mantenimento/valorizzazione del paesaggio e il 58% in favore della tutela ambientale degli spazi rurali". Questi contadini finora non sono apparsi in nessuna statistica. I prodotti ottenuti dall’attività di coltivazione e trasformazione sono destinati in via quasi esclusiva all’autoconsumo familiare (81,8%) o a regali ad amici e parenti (7,4%), senza quasi nesuna attività di mercato. Questo è molto importante. I nuovi contadini producono per l'autoconsumo, il piacere di produrre, il regalo a vicini, amici, parenti, la garanzia di mangiare cibo sano e fresco. Dice Nomisma "La destinazione produttiva riguarda prevalentemente ortaggi (88,6%), frutta (65%), vite (34,3%) e olivo (32,3%) e, molto spesso, sono completate da processi di trasformazione (ovviamente su piccola scala) per l’ottenimento di conserve vegetali (49,5%), olio (27,5%) e vino (23,7%). In qualche caso poi (circa il 40%) vi sono anche piccole attività di allevamento (in particolare di avicunicoli).". La conclusione economica di Nomisma è che "Si tratta di benefici (o, più tecnicamente “esternalità”) sottostimati o addirittura non riconosciuti dal punto di vista collettivo - alla luce della mancanza di rilevazioni statistiche ufficiali – che però permettono, assieme al contributo preponderante dell’attività propriamente agricola, una conservazione degli spazi rurali i cui vantaggi finiscono con il ricadere sull’intera popolazione.".

Links di ortosociale.org

Sintesi di Nomisma

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La relazione di Nomisma

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Altri Documenti di Nomisma

Gli orti sociali del comune di Cadoneghe in provincia di Padova

ORTI SOCIALI - DESCRIZIONE
Già da alcuni anni l'Amministrazione Comunale di Cadoneghe offre ai cittadini che non abbiano altre opportunità, la possibilità di coltivare esclusivamente per uso familiare un piccolo appezzamento di terra. Il servizio, denominato "orti sociali", mira ad offrire un'opportunità di socializzazione a coloro che non possiedono appezzamenti di terreno e vivono in condominio. Inoltre, per favorire la riscoperta di un rapporto diretto con la natura, gli assegnatari degli orti sociali devono impegnarsi ad utilizzare tecniche di coltivazione biologica che valorizzino la fertilità del suolo con la rotazione delle colture e a non impiegare concimi chimici, ma prodotti di compostaggio.

Le zone destinate a questo utilizzo si trovano a:

  • Bragni (via Giotto);
  • Cadoneghe (via Guerzoni).

Gli orti sociali vengono assegnati ogni tre anni. L'assegnazione avviene attraverso la compilazione di una graduatoria stilata sulla base di tutte le domande pervenute e secondo il seguente ordine di precedenza:

1. disoccupati;
2. pensionati, con precedenza per quelli con pensione minima;
3. portatori di handicap;
4. cassaintegrati;
5. casalinghe;
6. extracomunitari;
7. studenti e giovani fino a 25 anni;
8. altre categorie sociali;
9. richiedenti il rinnovo dopo la concessione scaduta.

Il Comune si impegna ad eseguire negli orti sociali le seguenti attività:

  • Individuazione, orientamento e suddivisione delle aree in lotti minimi;
  • Aratura, fresatura iniziale e recinzione dell'area;
  • Scavo di pozzi artesiani per l'irrigazione;
  • L'istallazione di eventuali prefabbricati per il ricovero degli attrezzi e di bacheche per gli avvisi;
  • Plantumazione di siepi ed alberi per l'equilibrio biologico;
  • Potatura degli alberi nelle vicinanze degli orti;
  • Acquisto di contenitori di compostaggio per il riciclo dei resti vegetali di cucina.

REQUISITI

  • Non essere proprietari o usufruttuari o affittuari di terreni coltivabili siti nel comune di Cadoneghe o limitrofi;
  • Oppure essere proprietari di un terreno indisponibile come, ad esempio, il verde condominiale;
  • Oppure essere proprietari, comproprietari, affittuari di un piccolo terreno, in gran parte occupato da un edificio a destinazione residenziale, tale da non consentire di ricavare uno spazio sufficiente per un orto

QUANTO COSTA
La tariffa annuale è di € 25.
DOCUMENTAZIONE

  • Modulo compilato;
  • Fotocopia di un documento di identità.

DOVE RIVOLGERSI
Il modulo per fare domanda si può ritirare presso la Biblioteca Comunale.

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Potenziamento degli orti sociali di Padova

L'obiettivo è molto semplice. Pur mantenendo la caratteristica attuale di piccoli appezzamenti di 40 o 50 mq, gli orti sociali hanno l'obiettivo di rilanciare nelle residue fasce verdi municipali di Padova una vera e propria attività agricola. Questa attività sarà amatoriale all'inizio ma sempre più coordinata tecnicamente, sempre più professionale come qualità, sempre più estesa come dimensione territoriale e numero di cittadini coinvolti. E' centrale in questo coordinamento la struttura didattica interna per gli assegnatari e la didattica esterna per le scuole di ogni ordine e grado. A questa attività amatoriale e progressivamente sempre più professionale, controllata dai tecnici del comune, verrà consentito uno spazio economico attraverso mercatini rionali ad hoc, farmer's market, vendita diretta al comune di ortaggi freschi per le mense scolastiche o assistenziali, vendita diretta al comune per la plantumazione ed il florovivaismo necessario al costante mantenimento del verde pubblico. Questo costituerebbe un ciclo economico virtuoso con prodotti orticoli e florovivaistici a km.0 e filiera nulla, i cui beneficiari diretti sarebbero i cittadini dei quartieri e la stessa amministrazione municipale. Esempi di questo progetto sono la città di Londra con i "community gardens" del sindaco Boris Johnson e Milano con il Parco Sud nella zona di san Giuliano Milanese.

L'orto della Casa Bianca - Disavventure con i precedenti inquilini

Michelle Obama incontra un brutto ostacolo con il suo sogno 'biologico': i frutti piantati non potranno mai essere considerati biologici perchè il suolo del giardino della casa Bianca è stato trattato in precedenza con sostanze tossiche. Sarebbero state usate come fertilizzante acque di scarico : contenendo un'elevata quantità di piombo sarebbero nocive. Sarebbe stata la famiglia Clinton negli anni '90 a utilizzare le acque di scarico come fertilizzante. No comment. Ci sono idee e culture diverse su come rapportarsi, con maggiore o minore attenzione, rispetto, amore, alla natura.

Orti in Italia

Quasi quattro persone su dieci (37%) in Italia dedicano parte del tempo libero al giardinaggio e alla cura dell'orto. Qui raccolgono frutta, ortaggi o piante aromatiche da portare in tavola. Molti lo fanno come misura antistress o per passione o per gratificazione personale o anche solo per risparmiare. Sulla base dei dati Istat 2008 secondo un'analisi della Coldiretti. Coinvolge maschi e femmine allo stesso modo e piace ai giovani, essendo praticato, tra quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni, da più di uno su quattro. Tra gli over 65 l'interesse aumenta e raggiunge quasi la metà di questa fascia di età. In Veneto, Valle d'Aosta, e Friuli Venezia Giulia il fenomeno è molto diffuso e interessa oltre il 50% della popolazione. Nel mezzogiorno si scende su valori inferiori al 25%. La volontà di garantire la qualità e la sicurezza del cibo che si porta in tavola ogni giorno e la ricerca di un legame più diretto con la natura sono i principali motivi di questa antica realtà sociale.

Cibo a Kilometri Zero

Otto italiani su dieci ritengono che le etichette dei prodotti dovrebbero avere una sorta di "contachilometri" che misurì le emissioni di gas ad effetto serra. Lo conferma una analisi della Coldiretti basata sul rapporto Eurobarometro circa l' attitudine dei consumatori europei al consumo ecologico. Gli italiani, rispetto alla media dei cittadini europei, che pur mostrano con il 72% una grande sensibilità, si dimostrano interessati al "contachilometri" ecologico in etichetta per rendere obbligatoria l'indicazione del consumo di anidride carbonica (CO2). Il 37% dei consumatori italiani ritiene che si dovrebbero fornire maggiori informazioni sui prodotti sostenibili. La distribuzione commerciale dovrebbe fornire informazioni dal punto di vista ambientale alle quali dovrebbe essere addirittura dedicato un angolo apposito all'interno dei negozi.

Orto Sinergico

Albignasego (PD) ottobre 2010

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Albignasego (PD) ottobre 2010

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Bordura di Timo sul lato sud

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Aromatiche e mini-orto adiacente per test effetto placebo

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Contenitore per irrigazione a goccia con acqua piovana (50L)

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Cannetta per irrigazione a goccia con acqua piovana (50L)

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Vista verso Ovest

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Elicriso forte profumo del Sud

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Elicriso; Rose Antiche; Lavanda; Mirto della Sardegna; sul lato Est

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Aromatiche; garofanini selvatici; mini-orto per test effetto placebo; sul lato Sud

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)


Cotogne giganti di Vranja; sul lato Nord

Orto Sinergico ad Albignasego (PD)
Strumenti personali