Sociologia13

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<li> La mia riflessione è sui movimenti sociali o meglio sulla trasformazione della società in senso egalitario-pacifico(no-guerra)-cooperativo.
<li> La mia riflessione è sui movimenti sociali o meglio sulla trasformazione della società in senso egalitario-pacifico(no-guerra)-cooperativo.
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<li> L'ipotesi è che sia avvenuta anticamente una rottura di equilibrio tra una cultura DOMINATORE ed una cultura MUTUALE con il sopravvento dell'una e la completa sussunzione della seconda alla prima. La seconda, la società MUTUALE della cura delle persone, del mondo femminile, della riproduzione sociale, dell'arte, sopravvive nelle pieghe della società ma è condannata ad alimentare la cultura egemone DOMINATORE.  Vedi Riane Eisler "Il calice e la Spada" Frassinelli.
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<li> L'ipotesi è che sia avvenuta anticamente una rottura di equilibrio tra una cultura DOMINATORE ed una [[AnticaEuropa|cultura MUTUALE]] con il sopravvento dell'una e la completa sussunzione della seconda alla prima. La seconda, la società MUTUALE della cura delle persone, del mondo femminile, della riproduzione sociale, dell'arte, sopravvive nelle pieghe della società ma è condannata ad alimentare la cultura egemone DOMINATORE.  Vedi [[AnticaEuropa#Riane_Eisler|Riane Eisler]] "Il calice e la Spada" Frassinelli.
<li> Le scienze sociali ignorano totalmente questa ipotesi (perchè bisognerebbe utilizzare l'archeologia e perchè implicherebbe uno squassamento drammatico di paradigmi) e ragionano tranquillamente ALL'INTERNO del FRAME dominatore
<li> Le scienze sociali ignorano totalmente questa ipotesi (perchè bisognerebbe utilizzare l'archeologia e perchè implicherebbe uno squassamento drammatico di paradigmi) e ragionano tranquillamente ALL'INTERNO del FRAME dominatore
<li> La ricerca di ogni soluzione ai gravi problemi dell'umanità  come specie (Ib.pag.292 prime righe e righe sui Limiti Dello Sviluppo pag.312) è quindi all'interno del frame dominatore con il tentativo di stabilire una nuova EGEMONIA, pacifica, semipacifica, culturale o militare o entrambe (vedi la strategia COIN del generale americano Petraeus in Iraq)
<li> La ricerca di ogni soluzione ai gravi problemi dell'umanità  come specie (Ib.pag.292 prime righe e righe sui Limiti Dello Sviluppo pag.312) è quindi all'interno del frame dominatore con il tentativo di stabilire una nuova EGEMONIA, pacifica, semipacifica, culturale o militare o entrambe (vedi la strategia COIN del generale americano Petraeus in Iraq)
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<li> A.Giddens precisa la dualità ambivalente delle strutture (Ib. pag 288) e soprattutto il significato di crisi (caotica) della MODERNITA' dal suo apparire: instabilità e precarietà come segnali di trasformazione caotica.
<li> A.Giddens precisa la dualità ambivalente delle strutture (Ib. pag 288) e soprattutto il significato di crisi (caotica) della MODERNITA' dal suo apparire: instabilità e precarietà come segnali di trasformazione caotica.
<li> Il primo assaggio di questa trasformazione caotica è stata la IMPLOSIONE ENDOGENA del sistema sovietico, rimesso in vita artificiale dagli ex nemici e dalla mafia.
<li> Il primo assaggio di questa trasformazione caotica è stata la IMPLOSIONE ENDOGENA del sistema sovietico, rimesso in vita artificiale dagli ex nemici e dalla mafia.
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Per concludere, chi come me (e moltissimi altri) vorrebbe uscire dal frame DOMINATORE, almeno un attimo prima del suo collasso, si trova nell'impossibilità di usare i classici ruoli del leader carismatico (cito alla rinfusa: Beppe Grillo, Berlusconi, Gesù Cristo e infiniti altri, più o meno famosi), dei partiti (leninismo di ritorno come trozkjismo), dei movimenti (apparentemente e di fatto acefali). Non è facile uscire da questo tunnel ma è possibile in un quadro di cooperazione razionale:
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Per concludere, chi come me (e moltissimi altri) vorrebbe uscire dal frame DOMINATORE, almeno un attimo prima del suo collasso, si trova nell'impossibilità di usare i classici ruoli del leader carismatico (cito alla rinfusa mettendoli sullo stesso piano solo per evidenziare le differenze in cui si manifestano i leader dotati di carisma, dove ''carisma'' è un concetto introdotto nella sociologia da Max Weber): Beppe Grillo, Berlusconi, Gesù Cristo e infiniti altri, più o meno famosi. Altrettanto impossibile è utilizzare i partiti (da quelli come Forza Italia a riedizioni del leninismo o del trozkjismo), i movimenti (apparentemente e di fatto acefali). Non è facile uscire da questo tunnel ma è possibile in un quadro di cooperazione razionale ''se'':
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* l'azione strettamente individuale si focalizza su nuovi stili di vita esaltando l'originalità, l'individualizzazione, la prassi quotidiana (femminismo)
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* l'azione strettamente individuale si focalizza su nuovi stili di vita esaltando l'originalità, l'individualizzazione, la prassi quotidiana (come nel femminismo storico). Qui si unisce la prassi alla teoria
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* i leader carismatici danno il loro contributo e poi rifluiscono nell'anonimato (Cincinnato docet); vedi anche Free Software e wikipedia dove i leader si comportano in modo autoritario ma poi rifluiscono senza cristallizzazioni personali
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* i leader carismatici danno il loro contributo e poi rifluiscono nell'anonimato (Cincinnato docet); vedi anche Free Software e Wikipedia dove i leader si comportano in modo anche autoritario ma poi rifluiscono senza cristallizzazioni personali
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* I movimenti ed i partiti sono sostituiti da federazioni in rete tra di loro con peso variabile nella struttura (funzionalismo).
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* I movimenti ed i partiti sono sostituiti da federazioni in rete tra di loro con peso variabile nella struttura a seconda dei momenti e dei compiti svolti (funzionalismo).
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Questo potrebbe miscelare in modo corretto i meccanismi ben individuati a livello sociologico di azione individuale (pratiche individuali), leader carismatici (il Furhrerprinzip di M.Weber auspicato per la rinascita della Germania in chiave borghese liberale si è storicizzato nei baffetti di Adolf H.), partiti e movimenti (che dalla effervescenza collettiva  passano alla istituzionalizzazione verificando in modo inevitabile la legge di ferro della oligarchia di R.Michels).
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Questo potrebbe miscelare in modo corretto i meccanismi ben individuati a livello sociologico di azione individuale (pratiche individuali), leader carismatici (evitando ad esempio che il Furhrerprinzip di M.Weber auspicato per la rinascita della Germania in chiave borghese liberale si storicizzi nei baffetti di Adolf H.), partiti e movimenti (che dalla effervescenza collettiva  passano alla istituzionalizzazione verificando in modo inevitabile la legge di ferro della oligarchia di R.Michels).

Versione corrente delle 13:37, 5 lug 2010

Ecco le mie tesi, cito Paolo Jedlowski, Il mondo in questione, Carocci, 2009:

  1. La mia riflessione è sui movimenti sociali o meglio sulla trasformazione della società in senso egalitario-pacifico(no-guerra)-cooperativo.
  2. L'ipotesi è che sia avvenuta anticamente una rottura di equilibrio tra una cultura DOMINATORE ed una cultura MUTUALE con il sopravvento dell'una e la completa sussunzione della seconda alla prima. La seconda, la società MUTUALE della cura delle persone, del mondo femminile, della riproduzione sociale, dell'arte, sopravvive nelle pieghe della società ma è condannata ad alimentare la cultura egemone DOMINATORE. Vedi Riane Eisler "Il calice e la Spada" Frassinelli.
  3. Le scienze sociali ignorano totalmente questa ipotesi (perchè bisognerebbe utilizzare l'archeologia e perchè implicherebbe uno squassamento drammatico di paradigmi) e ragionano tranquillamente ALL'INTERNO del FRAME dominatore
  4. La ricerca di ogni soluzione ai gravi problemi dell'umanità come specie (Ib.pag.292 prime righe e righe sui Limiti Dello Sviluppo pag.312) è quindi all'interno del frame dominatore con il tentativo di stabilire una nuova EGEMONIA, pacifica, semipacifica, culturale o militare o entrambe (vedi la strategia COIN del generale americano Petraeus in Iraq)
  5. Lo strumento di costruzione di questa nuova egemonia sono i movimenti sociali, i partiti, le sette religiose
  6. In tutti questi casi (movimenti sociali, partiti, sette religiose) è oggi fondamentale il potere carismatico (Ib.pag.255 "carisma" di M.Weber ed "effervescenza collettiva" di Durkheim)
  7. Ma (Ib.pag 288) Garfinkel dice: "la realtà e le sue norme apparenti si riproducono costantemente ma in fin dei conti anche PRECARIAMENTE". La riproduzione avviene attraverso pratiche individuali (individualismo metodologico) ma condizionate dalle "norme" (Durkheim-Parsons). Relazione dinamica individuo-società con l'individuo che modifica intenzionalmente o non, vivendole e rivivendole, le pratiche che costituiscono la società reale, non quella reificata e astratta.
  8. A.Giddens precisa la dualità ambivalente delle strutture (Ib. pag 288) e soprattutto il significato di crisi (caotica) della MODERNITA' dal suo apparire: instabilità e precarietà come segnali di trasformazione caotica.
  9. Il primo assaggio di questa trasformazione caotica è stata la IMPLOSIONE ENDOGENA del sistema sovietico, rimesso in vita artificiale dagli ex nemici e dalla mafia.

Per concludere, chi come me (e moltissimi altri) vorrebbe uscire dal frame DOMINATORE, almeno un attimo prima del suo collasso, si trova nell'impossibilità di usare i classici ruoli del leader carismatico (cito alla rinfusa mettendoli sullo stesso piano solo per evidenziare le differenze in cui si manifestano i leader dotati di carisma, dove carisma è un concetto introdotto nella sociologia da Max Weber): Beppe Grillo, Berlusconi, Gesù Cristo e infiniti altri, più o meno famosi. Altrettanto impossibile è utilizzare i partiti (da quelli come Forza Italia a riedizioni del leninismo o del trozkjismo), i movimenti (apparentemente e di fatto acefali). Non è facile uscire da questo tunnel ma è possibile in un quadro di cooperazione razionale se:

  • l'azione strettamente individuale si focalizza su nuovi stili di vita esaltando l'originalità, l'individualizzazione, la prassi quotidiana (come nel femminismo storico). Qui si unisce la prassi alla teoria
  • i leader carismatici danno il loro contributo e poi rifluiscono nell'anonimato (Cincinnato docet); vedi anche Free Software e Wikipedia dove i leader si comportano in modo anche autoritario ma poi rifluiscono senza cristallizzazioni personali
  • I movimenti ed i partiti sono sostituiti da federazioni in rete tra di loro con peso variabile nella struttura a seconda dei momenti e dei compiti svolti (funzionalismo).

Questo potrebbe miscelare in modo corretto i meccanismi ben individuati a livello sociologico di azione individuale (pratiche individuali), leader carismatici (evitando ad esempio che il Furhrerprinzip di M.Weber auspicato per la rinascita della Germania in chiave borghese liberale si storicizzi nei baffetti di Adolf H.), partiti e movimenti (che dalla effervescenza collettiva passano alla istituzionalizzazione verificando in modo inevitabile la legge di ferro della oligarchia di R.Michels).

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