Economia04

Da Ortosociale.

  • Washington - 17 luglio 2010 - E' stata approvata dal Senato americano con 60 voti a favore e 39 contrari la riforma di Wall Street, la più importante riforma finanziaria americana dal 1929. La riforma, che per diventare esecutiva aspetta solo la firma del presidente, era stata in precedenza approvata dalla Camera con 237 voti a favore e 192 contrari. In base alla legge le banche responsabili di tracolli e di manovre speculative o imprudenti dovranno pagare di proprio senza delegare il governo ed i contribuenti a chiudere i deficit da loro stesse causati. Verranno tutelati i consumatori da manovre basate su affari poco puliti o imprudenti. Il testo della legge è composto di circa 2300 pagine. Si apre ora un procedimento complesso di definizione delle norme che dovranno attuare nella pratica questa legge importante, che dovrebbe garantire l'economia americana da tracolli finanziari paurosi come l'ultimo dei mutui sub prime. Ora si dovrà affrontare il problema di Fannie Mae e Freddie Mac, i due colossi del credito americano che il governo ha commissiarato nel 2008 per salvarli dalla bancarotta.
  • Washington - 26 aprile 2010 - Barak Obama dichiara di essere profondamente deluso dai repubblicani che hanno votato per bloccare la discussione sul suo piano di riforma della finanza. Barack Obama, dopo aver ottenuto via libera alla riforma sanitaria, considera la legge sulle nuove regole per Wall Street come la sua attuale priorità. Dice il presidente americano: “Non si può consentire ai lobbysti dell'industria finanziaria di uccidere il progetto. Noi americani non possiamo permettercelo. I consumatori non sono stati tutelati e Wall Street ha dimostrato mancanza di responsabilità. Questo ha messo la nostra economia in ginocchio. Questo ha causato sofferenze a milioni di americani che si trovano ora senza lavoro e senza casa". Da qui l'invito al Senato a tornare a lavorare per il raggiungimento di un'intesa per una riforma che "consentirebbe di prevenire crisi analoghe a quella sperimentata”. Anche il democratico Ben Nelson si è opposto alle regole stringenti previste per i derivati. I derivati sono considerati pericolosi da Barak Obama (e dal famoso finanziere Warren Buffett che li definisce “armi di distruzione di massa”) soprattutto perchè girano sui mercati finanziari OTC, cioè sui mercati finanziari non regolati.
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