Discussione:Antropos06

Da Ortosociale.

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Luigi

In ortosociale nella parte che riguarda la sociolocia, in particolare la critica al Marxismo, scrivi questo : La madre di tutti gli errori Soprattutto quello che ha rovinato gli sviluppi successivi delle varie correnti marxiste è stato il suo settarismo ed il suo dogmatismo messianico, che si configurano come un vero e proprio credo religioso basato sui testi e sulla puntigliosa discussione e interpretazione dei testi. Anzichè rivolgersi agli eclatanti fatti storici che accadevano sotto il loro naso, i marxisti perdevano tempo in discussioni feroci sui testi. Lo stalinismo in tal senso è una delle tante esemplificazioni di questa tendenza insita dalle sue origini nel pensiero marxiano. La iniziale manifestazione di questa distruzione sistematica di un pensiero diverso dal proprio si ha con Marx nei confronti di tutti gli altri tipi di socialismo proposti: Saint Simon, Fourier, Owen (i socialisti utopisti); Proudhon suo antico maestro (La miseria della Filosofia); Bakunin che aveva tradotto in russo il Manifesto; Stirner, Bauer, Feuerbach ne L'ideologia tedesca. In generale l'atteggiamento di Marx è altezzoso e distruttivo verso tutti gli altri pensatori, tranne l'ossequiente F.Engels. Questo contrasta fortemente con l'ethos scientifico vero che inserisce le proprie scoperte argomentandole e sottoponendole a verifica empirica con la cooperazione di tutti i ricercatori. Vedi Intelligenza Collettiva. In generale i pochi tentativi di sviluppo si rivolgevano a teorie filosofiche pre-scientifiche come nel caso di Lukacs e dello hegelismo. Hegelismo che è l'origine (e la fine) del marxismo stesso. La discussione nata tra me e Paolo sul concetto di "religione civica" ( vedi le mail mie e di Paolo ) mi sembra interessante se rapportata ad "dogmatismo messianico marxiano". Continuo a pensare che l'unico modo di accetare una promiscuità fra la laicità e la sacralità ed evitare il ripetersi degli errori, sia quello di porle sullo stesso livello emozionale e razionale, proprio come succede stilisticamente per gli ossìmori. Cosa ne pensi?

Admin

E' un discorso complesso: mi vengono in mente alcune cose:

  1. Il pensiero dicotomico (vedi qui in ortosociale)
  2. le due dimensioni della "emozione" e della "razionalità o calcolo" nella psicologia cognitiva (ragioni e ricordi se sei coinvolto emotivamente)
  3. la nozione di "equilibrio" o equilibrio dinamico, quella di omeostasi (la capacità di un organismo di ritornare in equilibrio, usata dal sociologo americano T.Parsons)

L'ossimoro è tutto questo. E' una specie di dialettica hegeliana (la danza degli opposti) ma dove gli opposti sono sempre uniti in una sintesi che è l'equilibrio dinamico emozionale (la VITA). Meriterebbe di approfondire perchè effettivamente è la madre del pensiero, corretto o scorretto che sia.

Admin

Sono in inglese, ma sono molto interessanti secondo me: la distorsione cognitiva (cognitive bias) e soprattutto l'elenco, di una lunghezza impressionante, degli errori cognitivi. Ad esempio:

  • framing (incorniciatura o contestualizzazione): "usare un approccio o descrizione della situazione o dell'argomento che è troppo stretta. Anche framing effect: tirare conclusioni differenti a seconda di come sono presentati i fatti.
  • illusion of control: la tendenza a credere che i risultati possono essere controllati, o almenmo influenzati quando non lo sono in modo evidente.

Dimostra che l'unico modo per"sopravvivere" culturalmente è verificare ad ogni passo se si procede correttamente e soprattutto cooperare con gli altri per verificare con punti di vista diversi se si procede correttamente. Semplice no?

Luigi

Non so se ho capito, le distorsioni cognitive, che possono essere di carattere culturale, ambientale, sociale, economico, emozionale, psicologico, dogmatico, di pensiero corrente, di appartenenza a gruppi politici, religiosi o culturali, fanno si che la capacità di analisi e quindi di valutazione, venga falsata o ridotta, nell'equilibrio oggettivio e nell'economia delle decisioni e prese di posizione conseguenti !? Sarebbe come dire che la maggior capacità di analisi risiede nel cervello di un bambino perchè scevro di nozioni e condizionamenti,ed è inversamente proporzionale alla crescita, a meno di una grande elasticità mentale che ti consente sempre di metterti in discussione.

Admin

Esattamente. La "cognizione" è il processo del pensiero tout court. Il pensiero è influenzato dall'inconscio, dai sentimenti, dai valori morali acquisiti, dai paradigmi logici, dalle stesse regole acquisite del pensiero (la grammatica del pensare). La psicologia cognitiva è una branca delle scienze cognitive, che si datano dal 1959 quando Noam Chomsky critica il comportamentismo (stimolo-reazione) di Skinner, perchè incapace di spiegare il linguaggio (e la genesi di una grammatica). Le scienze cognitive sono basate su esperimenti empirici ma fanno l'ipotesi che il pensiero sia un "processo" (non necessariamente un insieme "materiale" di neuroni come il cervello). A Padova insegnano Psicologia Cognitiva (una delle branche della facoltà di Psicologia).

Luigi

A proposito dello schema di Maslow, che scopro ora, c'è una vecchia storiella popolare ( intelligenza colletiva ) che riassume in modo molto "terreno" lo schema dell'illustre psicologo, te la racconto brevemente. Un giorno il cervello rivolgendosi agli altri organi, rivendica la centralità del suo compito dicendo che senza di lui tutti sarebbero semplicemente materia organica. Il cuore consapevole della sua indipendenza dall'intelligenza centrale dice : "ti sbagli, io sono completamente autonomo e se decido di sospendere le operaziomni di popmpaggio del sangue rimarreste tutti senza ossigeno e morireste. A loro volta i polmoni suggeriscono al cuore che senza di loro non avrebbe ossigeno da irorare....... e cosi via tutti gli organi rivendicano la loro centralità ai fini della sopravvivenza del corpo umano. Ad un certo punto si eleva una voce profonda e flatulente.... "Sono il culo, ricordatevi che se chiudo il rubinetto affoghereste tutti fra i nauseabondi olezzi, che scaturiscono dalla merda prodotta per consentirvi di svolgere i vostri nobili compiti"

Admin

Ragioni sempre dentro una logica di Sociologia Economica. Ottimo esempio di teoria funzionalista A GERARCHIA ROVESCIATA che contesta la pseudo-logica del famoso apologo di Menenio Agrippa (a favore dello stomaco...cioè dei senatori romani). Il fatto che le altre "membra" stanno bene se lo "stomaco" funziona è la manifestazione teorica della "redistribuzione", tipica di tutte le società statuali, comprese quelle moderne: i cittadini pagano le tasse allo stato, lo stato REDISTRIBUISCE fornendo i servizi sociali, difesa, scuola, amministrazioine della giustizia, pensioni, sanità. La teoria della redistribuzione è di Karl Polanyi ed è conosciuta solo dalla prima metà del 1900. Qualcuno dubito che nel tragitta dalla bocca allo stomaco e soprattutto dallo stomaco alle membra qualcosa vada perduto a favore dei....senatori.

Menenio Agrippa

Menenio Agrippa si era procurato il favore presso il popolo sia poiché appoggiava le richieste di quelli sia poiché aveva vinto i Sabini e trionfato su questi. Quando il popolo, adirato con i senatori, si allontanò sul monte Sacro e i senatori non riuscirono (lett. poterono) in alcun modo richiamarlo, Menenio Agrippa si recò da lui e narrò quella famosa (ille, illa, illud può anche avere valore di “quel famoso”, “il celebre”) favola circa lo stomaco e le membra. «Una volta», disse, «le membra del corpo umano, poiché ritenevano il ventre inutile, furono in disaccordo con lui e gli rifiutarono il suo servigio; ma subito loro stesse (si riferisce alle membra) iniziarono a deperire, poiché lo stomaco accoglieva il cibo e lo distribuiva a tutte le membra: allora si riconciliarono con lui (lett. tornarono in grazia, in buoni rapporti). Così i senatori e i plebei, come un unico corpo, periscono con la discordia, stanno bene con la concordia.» Il popolo ascoltò volentieri questa favola e tornò in città. Tuttavia furono nominati i tribuni della plebe affinché difendessero (qui defenderet: sub. relativa impropria con valore finale) la libertà della plebe contro l’arroganza della nobiltà.

Versione latina ;=((

Menenius Agrippa gratiam apud populum sibi conciliaverat et quia illorum postulatis favebat et quia Sabinos vicerat ac de his triumphaverat. Cum autem populus, iratus patribus, in montem Sacrum secessit nec ullo modo patres eum revocare poterant, Menenius Agrippa ad eum se contulit et fabulam illam de ventre et membris narravit. "Olim, inquit, membra humani corporis, quia ventrem otiosum putabant, ab eo discordaverunt eique suum ministerium recusaverunt; sed mox ipsa deficere coeperunt, quia venter cibum accipit et distribuit per omnia membra: cum eo igitur in gratiam redierunt. Sic patres et plebei, quasi unum corpus, discordia pereunt, concordia valent". Hanc fabulam populus libenter audivit et in urbem rediit. Creati sunt tamen tribuni plebis, qui libertatem plebis adversus nobilitatis superbiam defenderet. ""

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