Autonomia15.15

Da Ortosociale.

Comunicato del 27 luglio 2011

Zanoni (IDV) con una interpellanza rivolta a Muraro solleva il caso della discarica Postumia Inerti di Trevignano che si vuole realizzare in parte del demanio pubblico.

Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente e consigliere provinciale di Italia dei Valori, con una interpellanza depositata oggi e rivolta al Presidente della provincia Muraro, vuole vederci chiaro sull’iter autorizzativo della nuova mega discarica di Trevignano.

L’ampliamento della discarica per una superficie pari a ben 43.000 metri quadri (ben oltre 8 campi veneti) e a un volume pari a 1.030.000 metri cubi di rifiuti, è stato chiesto dalla ditta ancora nel marzo del 2010, in quest’area adibita prima a cava di ghiaia c’è però una parte di terreno appartenente al demanio dello Stato.

Contro la discarica di rifiuti, che potrebbero arrivare addirittura dalle bonifiche di siti inquinati, l’associazione Legambiente di Trevignano con una petizione ha raccolto ben 2.221 firme di altrettanti cittadini, organizzando numerose serate informative.

Ora la Postumia Cave Srl, per ottenere l’autorizzazione, ha presentato alla Commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) della provincia di Treviso una concessione in sanatoria per l’occupazione dell’area demaniale, con scadenza 2020, rilasciata dal direttore del Consorzio di Bonifica Piave.

Considerato il rischio concreto di vedere autorizzata detta discarica addirittura sul demanio pubblico Zanoni ha chiesto a Muraro quanto segue: 1) se ritiene possibile realizzare una discarica su un'area demaniale occupata grazie ad una concessione in sanatoria con scadenza nell’anno 2020, ovvero prima della fine del periodo previsto per lo smaltimento dei rifiuti; 2) in caso affermativo il destino dei rifiuti qualora alla scadenza della concessione l'area di discarica risultasse ancora demaniale, ovvero chiede di sapere se detti rifiuti verranno rimossi o diventeranno anch’essi demaniali; 3) se non ritiene utile approfondire il fatto che la Postumia Cave ha potuto estrarre impunemente la ghiaia in un'area di proprietà del demanio; 4) quando scadono i termini del procedimento entro i quali l’amministrazione provinciale deve esprimere un parere sul progetto dell’ampliamento della discarica.

“Sarebbe paradossale se non ridicolo – ha commentato Zanoni – che un’attività come questa contrastata dai cittadini contribuenti di Trevignano venisse autorizzata addirittura sul demanio statale, ovvero su un bene pubblico. Mi auguro che la provincia faccia proprie tutte le istanze dei cittadini e delle associazioni affossando definitivamente questo progetto che porterebbe in provincia di Treviso rifiuti da ogni dove provenienti addirittura dalle bonifiche dei siti contaminati”.

Strumenti personali