Autonomia09

Da Ortosociale.

Indice

Premessa

La costruzione di una “articolazione” politica dei vari movimenti a favore dell'ambiente, dei diritti umani, contro lo sfruttamento e contro i vari tipi di dominio multiplo, a favore di una costruzione pratica di una economia alternativa, è un fine in sé stesso. Non è un mezzo per imporre a chicchessia un programma da lui non condiviso né per costruire una “egemonia” secondo una scuola di pensiero ormai definitivamente superata. Questa articolazione è coordinamento, connessione, espressione di potenzialità, anche sul piano politico tradizionale. Può servire a costruire relazioni sociali vitali, ad esercitare un aiuto mutuale, ad aiutarci a vivere e soprattutto a sopravvivere. Pensiamo che questo modo di procedere sia essenziale alla sopravvivenza della specie umana. Se la “maggioranza” o se la “minoranza violenta” avranno il sopravvento, questo movimento servirà come nicchia ecologica di una biodervisità culturale che aspetta il momento adatto a germinare. Quanto segue ha senso solo se si “pensa” in modo “inclusivo” e non in modo “oppositivo-antagonistico”, cioè se si cerca di connettere tra loro i vari aspetti del reale per renderli funzionali alla vita, alla propria vita e, in modo inclusivo, alla vita “altrui”.

Struttura del movimento

Una federazione di bio-regioni. Ogni bio-regione si coordina sui suoi progetti e si collega alle altre attraverso un “consiglio” nazionale costituito da due rappresentanti, uno dei quali, per regola ferrea, femmina. Il processo decisionale che si consiglia è quello basato sul “consenso” cioè sulla valutazione ed elaborazione collettive di tutti i suggerimenti, gli spunti, le idee, le critiche, le resistenze, i dubbi, le innovazioni, le proposte, fino ad una decisione praticamente unanime. L'attività di ogni gruppo sarebbe quindi locale, con una grande efficienza e risparmio energetico di risorse materiali e psichico-culturali. La tecnologia servirebbe solo come supporto meccanico secondario. Esempio: ci si scambia sms ma solo per accordarsi su un incontro vis a vis, face to face, diretto. La federazione non è “solo” né “soprattutto” un movimento “teorico-politico” ma una quotidiana attività pratica di “buen vivir” che si esprime necessariamente “anche” su un piano più generale. Come avviene nella vita reale ci potranno essere bio-regioni che non riescono a germinare, altre invece che espandono la propria vitalità. L'equilibrio generale, il movimento storico complessivo, non sono prevedibili. E' importante che ogni seme vitale, ogni iniziativa pratica valida, individuale o collettiva, abbia la possibilità di manifestarsi, esprimersi, agire. Al contrario di quanto oggi succede in ogni struttura pubblica e privata dove la legge di ferro della oligarchia soffoca ogni creatività individuale e collettiva.

Obiettivo generale

Decentramento radicale che permetta a comuni, province, regioni (e in futuro a bio-regioni), di disporre di risorse per lo sviluppo locale. Gli attori principali diventano, nell'ordine, comuni, province, regioni, attuando il decentramento previsto dalla Costituzione. Tali istituzioni della Repubblica diventano protagonisti dello sviluppo economico, civile, culturale, con piani coordinati di sviluppo dell'autonomia e della autoproduzione locali. Si può intendere questo processo come una sorta di federalismo unitario repubblicano.

Obiettivo particolare

Diritto alla Terra. Garantire a tutti i cittadini della Repubblica, in primis a bambini, giovani, anziani, donne, immigrati, abitanti di aree urbane densamente cementificate, la possibilità di godere di uno spazio di esperienza con la natura e con la terra. Ciò attraverso la predisposizione di orti sociali collettivi, giardini autogestiti, parchi urbani, parchi di gioco per i minori, spazi naturali per adolescenti e giovani. Questo obiettivo richiede di realizzare da subito come obiettivo intermedio le richieste della associazione dei comuni virtuosi “Stop al consumo di territorio” presieduta dal sindaco di Cassinetta di Lugagnano Domenico Finiguerra.

Rilancio dell'agricoltura

E' questa la base di ogni possibile salvaguardia dell'ambiente. Elevando la percentuale di impiegati nell'agricoltura al 10% o al 15% degli occupati verrebbe riassorbita gran parte della disoccupazione involontaria, garantita la sovranità alimentare, decongestionata la vita urbana, raddrizzata la pericolosa deriva culturale della gioventù verso un mondo virtuale simbolico auto-implosivo. Questo rilancio si può favorire attraverso l'attività degli enti locali mirata a sviluppare gruppi di acquisto solidali, fattorie di autoproduzione collegate ai GAS, orti sociali collettivi, turismo naturale ecosostenibile, piani di riconversione agro-pastorale come quello di “Vivere la Campagna” o della “Agri-Cultura” della provincia del Medio Campidano (Villacidro-Sanluri).

Urbanistica

Decongestione delle città, soprattutto di quelle medio-grandi, con netta separazione degli spazi città-territorio sull'esempio di Bolzano e dell'Alto Adige. Uso di servizi energetici ecosostenibili, di abitazioni di classe A, come a BZ e provincia. Promuovere iniziative di architettura partecipata e di democrazia avanzata attraverso i consigli di quartiere, le circoscrizioni, i consigli comunali, i bilanci trasparenti delle aziende municipalizzate, la gestione delle scuole.

Ambiente

Abolizione della caccia. Sviluppo di parchi protetti per le specie selvatiche come proposto da Lipu, LAV e altre associazioni animaliste. Regolamentazione della pesca. Protezione e gestione degli animali che vivono negli spazi antropici secondo la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale sottoscritta dall'UNESCO il 15 ottobre 1978. Trattamento compassionevole degli animali da allevamento nell'interesse degli animali e degli umani che se ne cibano. Carta comunale dei diritti degli animali domestici. Sviluppo dei parchi naturali, della fauna che vi abita, delle specie protette animali e vegetali, attraverso il Corpo Forestale dello stato, le guardie zoofile, i Corpi regionali di salvaguardia delle zone forestali.

Energia

Realizzare un forte risparmio energetico, in primis con la decongestione dell'economia, poi con lo sviluppo di energie alternative ecosostenibili decentrante nella produzione e nel consumo. Riduzione dello spreco di petrolio razionalizzando il traffico urbano e regionale, incentivando il telelavoro, l'uso di mezzi alternativi. Investire nella ricerca scientifica di base di ulteriori energie alternative. Basare la attività sociale sul principio dell'impronta ecologica (Mathis Wackernagel). Chiudere ogni ipotesi di costruzione di centrali nucleari. Un forte risparmio energetico è sinergico all'idea di uno sviluppo locale basato su una economia sostanziale come di seguito.

Economia

Vedi anche:
Proposta di sviluppo economico
Decongestionamento della economia pubblica e privata e sviluppo della economia sostanziale (detta anche economia di autoproduzione e di autoconsumo, o economia domestica, la cui incidenza è oggi valutata circa il 30% del Pil). Si propone “Meno Stato, Meno Mercato, Maggiore Economia Sostanziale”. Si propone quindi una DECRESCITA della economia statale e privata con una CRESCITA della economia della autoproduzione e autoconsumo di beni e servizi. Questo significa radicare l'economia di mercato e l'economia di stato all'interno della società nel suo complesso e non viceversa. Questo obiettivo si potrà realizzare agendo sinergicamente su varie linee:

  • Sviluppo delle Associazioni volontarie, delle ONG, dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), nei settori della salute, della cura (anziani, bambini, malati), dell'istruzione, della formazione e della informatica attraverso l'uso di Free Software, della cultura (arte, musica, spettacolo, biblioteche), della ricerca (con l'appoggio concreto della società civile alle comunità di ricercatori ed il loro inserimento nella vita sociale), dello stile di vita, del cibo, del turismo naturale ed eco-sostenibile. Queste associazioni vanno valorizzate in modo sinegico: ad esempio l'associazione che cura gli orti cittadini si coordina con quelle che seguono anziani o bambini per organizzare orto-terapie. Questo comporta la rilocalizzazione dell'economia con lo sviluppo sostenuto da comuni e Enti Locali di iniziative di decentramento già presenti quali:
    • parchi dell'energia (come a PD),
    • guardie mediche efficienti diurne e diffuse in tutta la provincia coinvolgendo studenti di medicina e volontariato legato alla salute,
    • ronde femminili anti-stupro e anti-molestia per rendere perfettamente agibile 24/7 il territorio urbano e periurbano alla metà femminile della popolazione,
    • orti comunali collettivi collegati a centri di informazione alimentare e dietetica per tutte le fasce di età (bambini e giovani in primis),
    • organizzazione di gestione dei quartieri urbani e dei condomini (vedi ciclo della casa e della manutenzione) coinvolgendo professionisti e operatori sociali che aiutino i condomini a socializzare e cooperare,
    • centri di formazione per disoccupati, immigrati, giovani, tenuti da sociologi, da specialisti, da volontari che hanno praticato l'attività che si va ad insegnare,
    • diffusione di tecniche di socializzazione e di recupero della propria corporalità quali la biodanza o altre similari, di tecniche di socializzazione e di partecipazione politica.
    • fattorie orticole e didattiche per l'approvvigionamento alimentare a km.0, in primis delle mense scolastiche e delle case di cura
    • gestione degli spazi verdi urbani delegata alle associazioni ambientaliste
    • gestione dei piccoli corsi d'acqua, del recupero dell'acqua piovana, dei fossi nel Veneto, anche a sopo ludico e ricreativo.
  • Sviluppo del modello di business della Manutenzione prendendo ad esempio quello dell'industria del Software libero. Tale modello si basa sulla creazione di beni comuni condivisi che diventano standard industriali de facto sulla cui personalizzazione, implementazione e manutenzione si basa l'intero business del servizio in oggetto. Ciò si può estendere dal software a qualsiasi altro bene o servizio secondo il paradigma del free software (open source).
  • Sviluppo della economia del ciclo della casa, sempre nella logica della manutenzione e del risparmio energetico, risanando quartieri degradati e restaurando e recuperando centri storici o di valore, riscoprendo usi alternativi ai centri commerciali obsoleti. Come possibile esempio di un progetto di questo tipo proponiamo il recupero di Venezia, riportando la Laguna e l'intera città ad uno stile di vita pre-industriale da offrire come bene culturale ai turisti e come sperimentazione urbana ai residenti.
  • Grande focus sulla agricoltura come già delineato in precedenza.
  • Efficienza e risparmio sostanziali, in termini economici di esternalità negative, dovuti alle sinergie di tutti questi aspetti. Si pensi al risparmio dovuto ad una migliore salute collettiva, fisica e psichica, al bilancio commerciale della spesa energetica, alla sovranità alimentare, alle spese per l'ambiente. Prendiamo come esempio la politica di riciclaggio dei rifiuti: le spese di costruzione e soprattutto di manutenzione degli inceneritori verrebbero abolite se la progettazione delle merci prevedesse la loro eco-compatibilità o il loro riciclaggio integrale. Secondo un modello di business simile a quello della Manutenzione. La stessa tecnologia che impieghiamo per produrre queste merci ci permette questa progettazione. Si tratta solo di un fatto culturale. Gli inceneritori oltre ad essere costosi diffondono percentuali di sostanze tossiche come la diossina, che per quanto si dichiari stiano sotto soglie di compatibilità ambientale, in realtà continuerebbero ad accumularsi nel territorio se continuasse la loro emissione. Questa logica di accumulare rifiuti a danno dell'ambiente e della nostra salute è il paradigma mentale che distrugge la vita delll'ecosistema.

Istituzioni Politiche, Democrazia, Difesa, Rapporti Internazionali

Mantenimento, salvaguardia, sviluppo della Costituzione della Repubblica Italiana. Elevare il principio di sussidiarietà alla massima importanza e centralità, trasformare il Senato in Consiglio nazionale delle regioni con due rappresentanti per regione uno dei quali almeno, per legge ferrea, di sesso femminile. Riforma della legge elettorale, legeg sul conflitto di interessi, decentralizzazione edella informazione con il potenziamento dei telegiornali regionali (che garantiscono una maggiore verifica della qualità delle notizie trasmesse ed una loro possibile futura interattività), costiutuzione di una agenzia nazionale di notizie gestita direttamente dal consiglio nazionale delle regioni. Quanto ai rapporti internazionali, alla difesa, ai rapporti con UE, ONU, FMI (Fondo Monetario Internazionale), WTO (organizzazione Mondiale del Commercio), BM (Banca Mondiale), ci si può ispirare ai paragrafi di Soria Moria Declaration (programma del governo norvegese rosso-verde di Jens Stoltenberg)

Costruzione del movimento

Si può prendere spunto dal Modello Trondheim (vedi anche Una semplice Idea), prendendo contatti con i vari movimenti ecologici, mov 5 stelle, movimento della decrescita, femministe, animalisti, associazioni volontarie e ONG (à la Michele Dotti), gruppi come quello lombardo legati a “Per il Bene Comune”. Tutto ciò cercando di crescere localmente e umilmente, armoniosamente, magari in modo lento, ma sicuro e tenace come l'unica alternativa possibile per la specie umana.

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