Notizie07

Da Ortosociale.

(Differenze fra le revisioni)
m
m
 
(4 revisioni intermedie non mostrate.)
Riga 1: Riga 1:
-
*12 giugno 2010 - Londra - Tensione tra i governi USA e UK a causa della marea nera in cui è implicata la BP, compagnia ''inglese''? Johnson ha detto: "La retorica anti-britannica che pare permeare in questi giorni gli Usa mi preoccupa seriamente. Questa faccenda inizia ad assumere i contorni di un problema nazionale dal momento che una grande compagnia britannica viene presa costantemente d'assalto a livello internazionale".
+
*16 giugno 2010 - Washington - Obama dichiara dalla sala ovale che l'energia pulita e' una missione nazionale, come nel passato la II guerra mondiale, la nuova frontiera, la corsa allo spazio. Prendendo spunto dalla marea nera del Golfo del Messico e criticando aspramente la "irresponsabilità" della BP, condannata a risarcire i danni causati, Obama dichiara che "''Il futuro dell'energia pulita e' adesso''". Secondo gli scienziati federali il flusso di greggio che fuoriesce dai fondali del Golfo del Messico arriva a 60mila barili al giorno, pari a una Exxon-Valdez ogni quattro-sei giorni. Obama ha esortato a sbloccare la legge sull'energia ferma al Senato da mesi : "''davanti ai nostri occhi ci  sono le conseguenze dell'inazione:  per comprare petrolio mandiamo quasi un miliardo di dollari della nostra ricchezza, ogni giorno, in paesi stranieri. Intanto guardiamo oggi al Golfo del Messico diventato un sistema di vita minacciato da una marea di petrolio''". Obama ha paragonato la crisi del Golfo alla guerra al terrorismo ed alla recessione mondiale.
-
<!--
+
*12 giugno 2010 - Londra - Tensione tra i governi USA e UK a causa della marea nera in cui è implicata la BP, compagnia ''inglese''? Johnson ha detto: "La retorica anti-britannica che pare permeare in questi giorni gli Usa mi preoccupa seriamente. Questa faccenda inizia ad assumere i contorni di un problema nazionale dal momento che una grande compagnia britannica viene presa costantemente d'assalto a livello internazionale". Ricordiamo a proposito che è stata la BP a costruire l'oleodotto che attraversa l'Alaska, territorio degli USA, e che a sua tempo fu aspramente combattuto dagli ambientalisti americani e internazionali.
-
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/06/12/visualizza_new.html_1821709201.html
+
-
NEW YORK - Giù le mani da Bp: osando quel che nessun altro politico americano ha osato dire dopo il disastro della marea nera nel Golfo del Messico, il sindaco di New York Michael Bloomberg ha difeso l'amministratore delegato della multinazionale del greggio Tony Hayward affermando che "non è stato lui che ha fatto esplodere quel pozzo".
+
-
La difesa di Bloomberg di una società e del suo capo che sono diventati la bestia nera dell'opinione pubblica americana per il peggior disastro ambientale della storia degli Stati Uniti è in linea con altre posizioni prese in passato dal miliardario prestato alla politica.
+
-
"Il capo di Bp non è sceso sotto il mare e non ha fatto esplodere quel pozzo. E oltretutto, se vogliamo aggiustarlo, loro sono i soli che hanno la tecnologia e l'esperienza per farlo, dunque aspettiamo a assegnare la colpa", ha detto Bloomberg in una intervista alla radio. Le dichiarazioni concilianti del sindaco di New York vanno incontro a quelle del suo collega di Londra, Boris Johnson, secondo cui Bp ha già pagato un prezzo "molto, molto alto" per quanto accaduto nel Golfo del Messico e l'intero incidente inizia a compromettere seriamente l'immagine della Gran Bretagna negli Stati Uniti.
+
-
"Io credo - ha detto Johnson - che ci sia qualcosa di veramente preoccupante nelle retorica anti-britannica che pare permeare in questi giorni gli Usa. Penso inoltre che quando una grande compagnia britannica inizia ad essere costantemente presa d'assalto a livello internazionale la faccenda inizi ad assumere i contorni del problema nazionale".
+
-
-->
+
*7 giugno 2010 - Secondo il Washington Post il costo totale del disastro ecologico del Golfo del Messico si aggira a circa 25,8 miliardi di euro, pari alla manovra finanziaria di Tremonti. Il calcolo è stato fatto dagli analisti di Credit Suisse pubblicati oggi in prima pagina sul WP. I costi sono così ripartiti, in milioni di dollari:
*7 giugno 2010 - Secondo il Washington Post il costo totale del disastro ecologico del Golfo del Messico si aggira a circa 25,8 miliardi di euro, pari alla manovra finanziaria di Tremonti. Il calcolo è stato fatto dagli analisti di Credit Suisse pubblicati oggi in prima pagina sul WP. I costi sono così ripartiti, in milioni di dollari:
<ol>
<ol>
Riga 14: Riga 8:
<li> totale: dai 26 ai 33 miliardi di dollari circa
<li> totale: dai 26 ai 33 miliardi di dollari circa
</ol>
</ol>
-
<!--
 
-
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2010/06/06/visualizza_new.html_1819776848.html
 
-
WASHINGTON  - Trentuno miliardi di dollari, circa 25,8 miliardi di euro. Più o meno quanto la manovra correttiva di Giulio Tremonti. Questo sarebbe il costo finale del disastro ambientale nel Golfo del Messico, secondo gli analisti di Credit Suisse, i cui dati sono stati pubblicati oggi in prima pagina dal Washington Post. Sinora, il prezzo delle operazioni di pulitura e di copertura del pozzo, si sino aggirate sui 990 milioni di dollari, con una media giornaliera che varia tra i 14 e i 30 milioni di dollari. Ma questa cifra non è nulla in confronto alla montagna di soldi che si dovranno spendere in futuro: secondo questo studio, per terminare le operazioni di pulitura del Golfo, tra mare e coste, serviranno tra gli 11 e i 17 miliardi. A questi vanno aggiunti i circa 14 miliardi che saranno necessari per risarcire i danni enormi che la marea di petrolio sta già causando all'industria della pesca e del turismo.
 
-
-->
 
*30 maggio 2010 - La marea nera nel Golfo del Messico "é verosimilmente la peggior catastrofe ecologica degli Stati Uniti": lo ha detto, al talk show  della Nbc 'Meet The Press', Carol Browner, responsabile della Casa Bianca per l'ambiente. Crescono le polemiche in Lousiana perche' le autorita' locali, smentite da Bp, sostengono che la BP, la multinazionale del petrolio, ha organizzato soccorsi da operetta in occasione della visita di Obama su una spiaggia di Grand Isle. Il Dipartimento della Giustizia americano ha mosso i primi passi verso un'azione penale contro Bp per i comportamenti prima e dopo il disastro. Con la marea nera sembra vacillare la fiducia degli americani nella scienza, un fiducia quasi cieca finora. Andrew Kohut del Pew Research Center ritiene che un numero crescente di americani stia cambiando idea sulla scienza e ritenga che non sia più vera la credenza che "qualunque cosa succeda troveremo una soluzione".
*30 maggio 2010 - La marea nera nel Golfo del Messico "é verosimilmente la peggior catastrofe ecologica degli Stati Uniti": lo ha detto, al talk show  della Nbc 'Meet The Press', Carol Browner, responsabile della Casa Bianca per l'ambiente. Crescono le polemiche in Lousiana perche' le autorita' locali, smentite da Bp, sostengono che la BP, la multinazionale del petrolio, ha organizzato soccorsi da operetta in occasione della visita di Obama su una spiaggia di Grand Isle. Il Dipartimento della Giustizia americano ha mosso i primi passi verso un'azione penale contro Bp per i comportamenti prima e dopo il disastro. Con la marea nera sembra vacillare la fiducia degli americani nella scienza, un fiducia quasi cieca finora. Andrew Kohut del Pew Research Center ritiene che un numero crescente di americani stia cambiando idea sulla scienza e ritenga che non sia più vera la credenza che "qualunque cosa succeda troveremo una soluzione".
-
<!--
 
-
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/05/30/visualizza_new.html_1817120391.html
 
-
 
-
NEW YORK - Top Kill e' ufficialmente morta: tre giorni e 35 mila barili di fluidi dopo l'inizio del pompaggio, l'ultima manovra di Bp per fermare la marea nera nel Golfo del Messico e' stata abbandonata. '''E' un fallimento che infuria e che spezza il cuore'', ha detto il presidente Barack Obama dopo che in una conferenza stampa a Robert in Louisiana Doug Suttles, il Chief Operating Officer della multinazionale del petrolio, aveva annunciato il nuovo fiasco. Bp passa adesso a una nuova manovra per cui si e' data quattro giorni, forse piu', di tempo: si chiama Lower Marine Riser Package (LMRP), nella sostanza un 'cappuccio' o una 'mini-valvola' posizionato sopra la supervalvola che non ha funzionato in aprile e collegato alla nave di appoggio in superficie con cui Bp si augura di catturare il grosso del greggio e del gas che escono dal pozzo danneggiato 40 giorni fa. ''Ma e' una manovra non priva di rischi, ed ecco perche' non e' stata tentata prima'', ha detto Obama da Chicago dove si trova con la famiglia in una difficile vacanza per il 'ponte' del Memorial Day, mentre la costa degli stati che si affacciano sul Golfo del Messico ricevono una nuova condanna a morte.
 
-
 
-
La marea nera nel Golfo del Messico "é verosimilmente la peggior catastrofe ecologica degli Stati Uniti": lo ha detto Carol Browner, responsabile della Casa Bianca per l'ambiente, al talk show 'Meet The Press' della Nbc.
 
-
 
-
La nuova battuta d'arresto - la terza dopo il fallimento della cupola e del 'siringone' - e l'annuncio del 'piano D' hanno chiuso una giornata contrassegnata da indignazione crescente. Proteste in Louisiana, proteste a New York: ipnotizzati dalla 'spill-cam', la telecamera che trasmette immagini del fiotto di greggio 24 ore su 24, gli americani condividono la rabbia della Casa Bianca per l'impotenza dei petrolieri e a Washington il Dipartimento della Giustizia sta valutando azioni legali a carattere penale. A Manhattan ieri 200 manifestanti si sono imbrattati di finto petrolio fatto di cioccolata e vernice davanti a una pompa di benzina. In Louisiana guida la polemica contro Bp, ma anche contro il governo federale, l'ex stratega di Bill Clinton James Carville: ''La gente qui crede in quel che vede. Mi sembra che il presidente Obama sia piu' arrabbiato con i suoi critici che con Bp'', ha detto Carville, che e' di New Orleans, guadagnandosi un rimbrotto del portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs: ''James non conosce i fatti''. Era da venerdi che negli stati del Golfo cresceva il pessimismo sull'esito di Top Kill, e anche adesso non ci sono certezze.
 
-
 
-
E mentre in Lousiana crescono le polemiche perche', secondo le autorita' locali (smentite da Bp), la multinazionale del petrolio ha organizzato soccorsi da palcoscenico in occasione della visita di Obama su una spiaggia di Grand Isle, il Dipartimento della Giustizia ha mosso i primi passi verso un'azione penale contro Bp per i comportamenti prima e dopo il disastro. Una squadra di procuratori e di investigatori guidata dagli Assistant Attorney General Ignacia Moreno e Tony West hanno cominciato a raccogliere prove in Louisiana per verificare se Bp abbia violato regole di sicurezza federali e fuorviato le autorita' assicurando che era in grado di contenere rapidamente la perdita di greggio. L'indagine del Dipartimento della Giustizia e' un passo preliminare prima di decidere l'apertura formale di una inchiesta, ma ad ogni buon conto l'amministrazione ha chiesto al Congresso dieci milioni di dollari per finanziarla.
 
-
-->
 
*1 maggio 2010 - Luisiana. L'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon che estrae petrolio per la BP (British Petroleum) al largo delle coste della Luisiana si rivela un disastro ecologico peggiore di quello causato dalla famigerata petroliera Exxon Valdez che nel 1989 scaricò in mare 40 mila tonnellate di greggio contaminando 1.600 chilometri di costa e scatenando 38 mila azioni legali. Sono 200.000 i litri di greggio emessi ogni giorno dalle falle sottomarine in Luisiana. Bob Kennedy Jr, figlio di Rfk (Robert Fitzgerald Kennedy), si occupa da anni di difesa della natura tramite l'organizzazione ecologista Waterkeeper Alliance. Come avvocato specializzato in questioni ambientali rappresenta alcuni pescatori della Louisiana che chiedono già milioni di dollari di risarcimento danni alle aziende responsabili dell'incidente. Ha criticato il presidente Obama sostenendo che: "''Il governo è responsabile perché non ha fatto nulla sul fronte della sicurezza, comportandosi come George Bush. I danni provocati dallo scoppio della piattaforma petrolifera offshore sono gravissimi. Non si è agito in modo adeguato sul fronte del controllo e delle regole. Durante la presidenza Bush sono state accontentate le lobby dei petrolieri con la cancellazione di ogni norma che garantisse la sicurezza. In Europa invece ci sono delle procedure che da noi non esistono. L'attuale governo non ha fatto nulla per cambiare strada''". D'altra parte il presidente Obama ha annunciato di aver chiesto a Ken Salazar, ministro dell'Interno, di far rapporto entro 30 giorni sulle tecnologie e le precauzioni da prendere per evitare il ripetersi di incidenti come questi. La Casa Bianca ha congelato nel frattempo i piani di nuove esplorazioni offshore mentre la Bp, responsabile del disastro perché era suo il petrolio del pozzo esploso, ha dichiarato: "Non metteremo ostacoli".
*1 maggio 2010 - Luisiana. L'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon che estrae petrolio per la BP (British Petroleum) al largo delle coste della Luisiana si rivela un disastro ecologico peggiore di quello causato dalla famigerata petroliera Exxon Valdez che nel 1989 scaricò in mare 40 mila tonnellate di greggio contaminando 1.600 chilometri di costa e scatenando 38 mila azioni legali. Sono 200.000 i litri di greggio emessi ogni giorno dalle falle sottomarine in Luisiana. Bob Kennedy Jr, figlio di Rfk (Robert Fitzgerald Kennedy), si occupa da anni di difesa della natura tramite l'organizzazione ecologista Waterkeeper Alliance. Come avvocato specializzato in questioni ambientali rappresenta alcuni pescatori della Louisiana che chiedono già milioni di dollari di risarcimento danni alle aziende responsabili dell'incidente. Ha criticato il presidente Obama sostenendo che: "''Il governo è responsabile perché non ha fatto nulla sul fronte della sicurezza, comportandosi come George Bush. I danni provocati dallo scoppio della piattaforma petrolifera offshore sono gravissimi. Non si è agito in modo adeguato sul fronte del controllo e delle regole. Durante la presidenza Bush sono state accontentate le lobby dei petrolieri con la cancellazione di ogni norma che garantisse la sicurezza. In Europa invece ci sono delle procedure che da noi non esistono. L'attuale governo non ha fatto nulla per cambiare strada''". D'altra parte il presidente Obama ha annunciato di aver chiesto a Ken Salazar, ministro dell'Interno, di far rapporto entro 30 giorni sulle tecnologie e le precauzioni da prendere per evitare il ripetersi di incidenti come questi. La Casa Bianca ha congelato nel frattempo i piani di nuove esplorazioni offshore mentre la Bp, responsabile del disastro perché era suo il petrolio del pozzo esploso, ha dichiarato: "Non metteremo ostacoli".
==Nota di ortosociale.org==
==Nota di ortosociale.org==

Versione corrente delle 13:10, 14 lug 2010

  • 16 giugno 2010 - Washington - Obama dichiara dalla sala ovale che l'energia pulita e' una missione nazionale, come nel passato la II guerra mondiale, la nuova frontiera, la corsa allo spazio. Prendendo spunto dalla marea nera del Golfo del Messico e criticando aspramente la "irresponsabilità" della BP, condannata a risarcire i danni causati, Obama dichiara che "Il futuro dell'energia pulita e' adesso". Secondo gli scienziati federali il flusso di greggio che fuoriesce dai fondali del Golfo del Messico arriva a 60mila barili al giorno, pari a una Exxon-Valdez ogni quattro-sei giorni. Obama ha esortato a sbloccare la legge sull'energia ferma al Senato da mesi : "davanti ai nostri occhi ci sono le conseguenze dell'inazione: per comprare petrolio mandiamo quasi un miliardo di dollari della nostra ricchezza, ogni giorno, in paesi stranieri. Intanto guardiamo oggi al Golfo del Messico diventato un sistema di vita minacciato da una marea di petrolio". Obama ha paragonato la crisi del Golfo alla guerra al terrorismo ed alla recessione mondiale.
  • 12 giugno 2010 - Londra - Tensione tra i governi USA e UK a causa della marea nera in cui è implicata la BP, compagnia inglese? Johnson ha detto: "La retorica anti-britannica che pare permeare in questi giorni gli Usa mi preoccupa seriamente. Questa faccenda inizia ad assumere i contorni di un problema nazionale dal momento che una grande compagnia britannica viene presa costantemente d'assalto a livello internazionale". Ricordiamo a proposito che è stata la BP a costruire l'oleodotto che attraversa l'Alaska, territorio degli USA, e che a sua tempo fu aspramente combattuto dagli ambientalisti americani e internazionali.
  • 7 giugno 2010 - Secondo il Washington Post il costo totale del disastro ecologico del Golfo del Messico si aggira a circa 25,8 miliardi di euro, pari alla manovra finanziaria di Tremonti. Il calcolo è stato fatto dagli analisti di Credit Suisse pubblicati oggi in prima pagina sul WP. I costi sono così ripartiti, in milioni di dollari:
  1. 990 milioni le operazioni di chiusura del buco
  2. dagli 11 ai 17 miliardi per le successive spese di pulitura del Golfo
  3. 14 miliardi per risarcire i danni enormi della marea nera alla pesca ed al turismo
  4. totale: dai 26 ai 33 miliardi di dollari circa
  • 30 maggio 2010 - La marea nera nel Golfo del Messico "é verosimilmente la peggior catastrofe ecologica degli Stati Uniti": lo ha detto, al talk show della Nbc 'Meet The Press', Carol Browner, responsabile della Casa Bianca per l'ambiente. Crescono le polemiche in Lousiana perche' le autorita' locali, smentite da Bp, sostengono che la BP, la multinazionale del petrolio, ha organizzato soccorsi da operetta in occasione della visita di Obama su una spiaggia di Grand Isle. Il Dipartimento della Giustizia americano ha mosso i primi passi verso un'azione penale contro Bp per i comportamenti prima e dopo il disastro. Con la marea nera sembra vacillare la fiducia degli americani nella scienza, un fiducia quasi cieca finora. Andrew Kohut del Pew Research Center ritiene che un numero crescente di americani stia cambiando idea sulla scienza e ritenga che non sia più vera la credenza che "qualunque cosa succeda troveremo una soluzione".
  • 1 maggio 2010 - Luisiana. L'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon che estrae petrolio per la BP (British Petroleum) al largo delle coste della Luisiana si rivela un disastro ecologico peggiore di quello causato dalla famigerata petroliera Exxon Valdez che nel 1989 scaricò in mare 40 mila tonnellate di greggio contaminando 1.600 chilometri di costa e scatenando 38 mila azioni legali. Sono 200.000 i litri di greggio emessi ogni giorno dalle falle sottomarine in Luisiana. Bob Kennedy Jr, figlio di Rfk (Robert Fitzgerald Kennedy), si occupa da anni di difesa della natura tramite l'organizzazione ecologista Waterkeeper Alliance. Come avvocato specializzato in questioni ambientali rappresenta alcuni pescatori della Louisiana che chiedono già milioni di dollari di risarcimento danni alle aziende responsabili dell'incidente. Ha criticato il presidente Obama sostenendo che: "Il governo è responsabile perché non ha fatto nulla sul fronte della sicurezza, comportandosi come George Bush. I danni provocati dallo scoppio della piattaforma petrolifera offshore sono gravissimi. Non si è agito in modo adeguato sul fronte del controllo e delle regole. Durante la presidenza Bush sono state accontentate le lobby dei petrolieri con la cancellazione di ogni norma che garantisse la sicurezza. In Europa invece ci sono delle procedure che da noi non esistono. L'attuale governo non ha fatto nulla per cambiare strada". D'altra parte il presidente Obama ha annunciato di aver chiesto a Ken Salazar, ministro dell'Interno, di far rapporto entro 30 giorni sulle tecnologie e le precauzioni da prendere per evitare il ripetersi di incidenti come questi. La Casa Bianca ha congelato nel frattempo i piani di nuove esplorazioni offshore mentre la Bp, responsabile del disastro perché era suo il petrolio del pozzo esploso, ha dichiarato: "Non metteremo ostacoli".

Nota di ortosociale.org

Nota di ortosociale.org

Dice la BP: "Non metteremo ostacoli". Bontà loro!

Strumenti personali