Notizie07

Da Ortosociale.

(Differenze fra le revisioni)
m
m
Riga 1: Riga 1:
 +
*16 giugno 2010 - Washington - Obama dichiara dalla sala ovale che l'energia pulita e' una missione nazionale, come la II guerra mondiale, la nuova frontiera, la corsa allo spazio. Prendendo spunto dalla marea nera del Golfo del Messico e criticando aspramente la "irresponsabilità" della BP, condannata a risarcire i danni causati, Obama
 +
<!--
 +
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/06/15/visualizza_new.html_1822688518.html
 +
NEW YORK - Come durante la seconda guerra mondiale, come quando l'America ha mandato un uomo sulla Luna, il presidente Barack Obama ha chiesto agli Stati Uniti di imbarcarsi in una ''missione nazionale'' per l'energia pulita. ''Il futuro dell'energia pulita e' adesso'', ha detto Obama che, nel suo primo, solenne discorso dall'Ufficio Ovale, ha detto che Bp ''dovra' pagare per il disastro provocato dalla sua irresponsabilita'. Oggi, alle 10:15 (le 16 45 in Italia) Obama incontra i vertici della multinazionale del greggio: ordinera' al presidente di Bp Carl Henric Svanberg e all'amministratore delegato Tony Hayward di ''accantonare ogni risorsa necessaria per compensare i lavoratori e le imprese danneggiate dalla marea nera''. Ma i negoziati con la multinazionale del greggio continuano. Nodo cruciale e' se i lavoratori dell'industria del greggio rimasti senza lavoro per la moratoria sulle trivellazioni debbano essere indennizzati da Bp. Il presidente ha parlato per 18 minuti dall'Oval Office con toni battaglieri. Poco prima del discorso, scienziati federali hanno reso noto che le stime del geyser di greggio che fuoriesce dai fondali del Golfo del Messico sono assai piu' alte di quanto annunciato solo la scorsa settimana: fino a 60 mila barili di greggio al giorno, pari a una Exxon-Valdez ogni quattro-sei giorni, abbastanza per riempire 22 volte ogni giorno lo Studio Ovale, ha calcolato un blog americano. Obama ha annunciato di aver nominato il segretario alla Marina Ray Mabus 'zar delle coste': avra' l'incarico di riportare la regione del Golfo del Messico alla sua particolare bellezza e ricchezza. La marea nera ''e' una epidemia'', non la crisi di un momento e i suoi effetti ''dureranno mesi e perfino anni'', ha detto Obama. Paragonando la crisi del Golfo alle altre sfide che ha di fronte l'America - la recessione, la guerra contro al Qaida - Obama ha promesso che l'America combattera' questa perdita con tutto quell che abbiamo a disposizione e per tutto il tempo necessario''. In un discorso a fosche tinte un tocco di ottimismo: presto Bp sara' in grado di catturare il 90 per cento della perdita. Ma sara' un tampone a fronte di un problema piu' vasto: ''Abbiamo bisogno di regole migliori e migliori standard'', ha detto il presidente secondo cui per evitare un bis della marea nera non c'e' che una strada: ''Il futuro dell'energia pulita e' adesso'', ha detto Obama esortando Capitol Hill a sbloccare la legge sull'energia da mesi ferma al Senato: ''Le conseguenze dell'inazione sono davanti ai nostri occhi: ogni giorno mandiamo quasi un miliardo di dollari della nostra ricchezza in paesi stranieri per comprare petrolio. Mentre oggi guardiamo al Golfo del Messico e vediamo una regione minacciata nel suo sistema di vita da una minacciosa nuvola di petrolio''.
 +
-->
*12 giugno 2010 - Londra - Tensione tra i governi USA e UK a causa della marea nera in cui è implicata la BP, compagnia ''inglese''? Johnson ha detto: "La retorica anti-britannica che pare permeare in questi giorni gli Usa mi preoccupa seriamente. Questa faccenda inizia ad assumere i contorni di un problema nazionale dal momento che una grande compagnia britannica viene presa costantemente d'assalto a livello internazionale". Ricordiamo a proposito che è stata la BP a costruire l'oleodotto che attraversa l'Alaska, territorio degli USA, e che a sua tempo fu aspramente combattuto dagli ambientalisti americani e internazionali.
*12 giugno 2010 - Londra - Tensione tra i governi USA e UK a causa della marea nera in cui è implicata la BP, compagnia ''inglese''? Johnson ha detto: "La retorica anti-britannica che pare permeare in questi giorni gli Usa mi preoccupa seriamente. Questa faccenda inizia ad assumere i contorni di un problema nazionale dal momento che una grande compagnia britannica viene presa costantemente d'assalto a livello internazionale". Ricordiamo a proposito che è stata la BP a costruire l'oleodotto che attraversa l'Alaska, territorio degli USA, e che a sua tempo fu aspramente combattuto dagli ambientalisti americani e internazionali.
<!--
<!--

Versione delle 06:03, 16 giu 2010

  • 16 giugno 2010 - Washington - Obama dichiara dalla sala ovale che l'energia pulita e' una missione nazionale, come la II guerra mondiale, la nuova frontiera, la corsa allo spazio. Prendendo spunto dalla marea nera del Golfo del Messico e criticando aspramente la "irresponsabilità" della BP, condannata a risarcire i danni causati, Obama
  • 12 giugno 2010 - Londra - Tensione tra i governi USA e UK a causa della marea nera in cui è implicata la BP, compagnia inglese? Johnson ha detto: "La retorica anti-britannica che pare permeare in questi giorni gli Usa mi preoccupa seriamente. Questa faccenda inizia ad assumere i contorni di un problema nazionale dal momento che una grande compagnia britannica viene presa costantemente d'assalto a livello internazionale". Ricordiamo a proposito che è stata la BP a costruire l'oleodotto che attraversa l'Alaska, territorio degli USA, e che a sua tempo fu aspramente combattuto dagli ambientalisti americani e internazionali.
  • 7 giugno 2010 - Secondo il Washington Post il costo totale del disastro ecologico del Golfo del Messico si aggira a circa 25,8 miliardi di euro, pari alla manovra finanziaria di Tremonti. Il calcolo è stato fatto dagli analisti di Credit Suisse pubblicati oggi in prima pagina sul WP. I costi sono così ripartiti, in milioni di dollari:
  1. 990 milioni le operazioni di chiusura del buco
  2. dagli 11 ai 17 miliardi per le successive spese di pulitura del Golfo
  3. 14 miliardi per risarcire i danni enormi della marea nera alla pesca ed al turismo
  4. totale: dai 26 ai 33 miliardi di dollari circa
  • 30 maggio 2010 - La marea nera nel Golfo del Messico "é verosimilmente la peggior catastrofe ecologica degli Stati Uniti": lo ha detto, al talk show della Nbc 'Meet The Press', Carol Browner, responsabile della Casa Bianca per l'ambiente. Crescono le polemiche in Lousiana perche' le autorita' locali, smentite da Bp, sostengono che la BP, la multinazionale del petrolio, ha organizzato soccorsi da operetta in occasione della visita di Obama su una spiaggia di Grand Isle. Il Dipartimento della Giustizia americano ha mosso i primi passi verso un'azione penale contro Bp per i comportamenti prima e dopo il disastro. Con la marea nera sembra vacillare la fiducia degli americani nella scienza, un fiducia quasi cieca finora. Andrew Kohut del Pew Research Center ritiene che un numero crescente di americani stia cambiando idea sulla scienza e ritenga che non sia più vera la credenza che "qualunque cosa succeda troveremo una soluzione".
  • 1 maggio 2010 - Luisiana. L'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon che estrae petrolio per la BP (British Petroleum) al largo delle coste della Luisiana si rivela un disastro ecologico peggiore di quello causato dalla famigerata petroliera Exxon Valdez che nel 1989 scaricò in mare 40 mila tonnellate di greggio contaminando 1.600 chilometri di costa e scatenando 38 mila azioni legali. Sono 200.000 i litri di greggio emessi ogni giorno dalle falle sottomarine in Luisiana. Bob Kennedy Jr, figlio di Rfk (Robert Fitzgerald Kennedy), si occupa da anni di difesa della natura tramite l'organizzazione ecologista Waterkeeper Alliance. Come avvocato specializzato in questioni ambientali rappresenta alcuni pescatori della Louisiana che chiedono già milioni di dollari di risarcimento danni alle aziende responsabili dell'incidente. Ha criticato il presidente Obama sostenendo che: "Il governo è responsabile perché non ha fatto nulla sul fronte della sicurezza, comportandosi come George Bush. I danni provocati dallo scoppio della piattaforma petrolifera offshore sono gravissimi. Non si è agito in modo adeguato sul fronte del controllo e delle regole. Durante la presidenza Bush sono state accontentate le lobby dei petrolieri con la cancellazione di ogni norma che garantisse la sicurezza. In Europa invece ci sono delle procedure che da noi non esistono. L'attuale governo non ha fatto nulla per cambiare strada". D'altra parte il presidente Obama ha annunciato di aver chiesto a Ken Salazar, ministro dell'Interno, di far rapporto entro 30 giorni sulle tecnologie e le precauzioni da prendere per evitare il ripetersi di incidenti come questi. La Casa Bianca ha congelato nel frattempo i piani di nuove esplorazioni offshore mentre la Bp, responsabile del disastro perché era suo il petrolio del pozzo esploso, ha dichiarato: "Non metteremo ostacoli".

Nota di ortosociale.org

Nota di ortosociale.org

Dice la BP: "Non metteremo ostacoli". Bontà loro!

Strumenti personali