https://www.ortosociale.org:80/wiki/index.php?title=OSE01&feed=atom&action=historyOSE01 - Cronologia2024-03-28T13:01:14ZCronologia della pagina su questo sitoMediaWiki 1.15.1https://www.ortosociale.org:80/wiki/index.php?title=OSE01&diff=8292&oldid=prevWikiSysop: /* CSA Comunità a Supporto della Agricoltura */2015-04-18T15:54:09Z<p><span class="autocomment">CSA Comunità a Supporto della Agricoltura</span></p>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>È emerso in queste ore l'ennesimo caso di quella che ormai viene chiamata la «fabbrica dei suicidi». A Wuhan, in Cina, trecento operai stanno minacciando un suicidio di massa. Dal 2 gennaio hanno occupato il tetto della fabbrica in cui lavorano, la Foxconn. Un nome tristemente famoso. La Foxconn è la più grande produttrice al mondo di componenti elettroniche per i grandi marchi internazionali come Apple, Sony, Microsoft.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>È emerso in queste ore l'ennesimo caso di quella che ormai viene chiamata la «fabbrica dei suicidi». A Wuhan, in Cina, trecento operai stanno minacciando un suicidio di massa. Dal 2 gennaio hanno occupato il tetto della fabbrica in cui lavorano, la Foxconn. Un nome tristemente famoso. La Foxconn è la più grande produttrice al mondo di componenti elettroniche per i grandi marchi internazionali come Apple, Sony, Microsoft.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://en.wikipedia.org/wiki/Foxconn_suicides I suicidi alla Foxconn]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://en.wikipedia.org/wiki/Foxconn_suicides I suicidi alla Foxconn]</div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div><del style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">====[[CSA01|CSA Comunità a Supporto della Agricoltura]]====</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div><del style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">Il progetto OSE [http://opensourceecology.org/wiki/Global_Village_Construction_Set Global Village Construction Set] lancia la costruzione Open Source di 50 macchine necessarie alla nostra vita "civilizzata". I settori principali sono:</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
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</table>WikiSysophttps://www.ortosociale.org:80/wiki/index.php?title=OSE01&diff=8291&oldid=prevWikiSysop: /* CSA Comunità a Supporto della Agricoltura */2015-04-18T15:53:40Z<p><span class="autocomment">CSA Comunità a Supporto della Agricoltura</span></p>
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<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>E' evidente la priorita del settore "primario" della Agricoltura. Il progetto OSE quindi si sposa molta ben con i vari progetto [[CSA01|CSA]]. [[CSA01|CSA]] sta per Comunità che Supporta la agricoltura o Community Supported Agriculture o Community Shared Agriculture. E' un modello socio-economico di agricoltura e distribuzione del cibo. Alcuni individui si impegnano supportare il lavoro di fattorie biologiche dove i coltivatori e i consumatori condividono i rischi e i benefici della produzione di cibo. Le CSA di solito hanno un sistema di spedizione settimanale del cibo o di raccolta diretta di verdura e frutta, includendo a volte prodotti del latte e carne. CSA iniziò nei primi anni 1960 in Germania, Svizzera, e Giappone come risposta ai problemi della sicurezza del cibo e della urbanizzazione (cementificazione) del terreno agricolo. Negli anni 1960 gruppi di consumatori e di agricoltori in Europa formarono partnership cooperative per finanziare in modo completo la coltivazione e la distribuzione di cibo ecologicamnete sano e csocialmente equo. In Europa molte delle fattorie di tipo CSA furono ispirate dalle idee economiche di Rudolf Steiner iniziando al sperimentazione con fattorie gestite secondo i criteri biodinamici. Nel 1965 alcune madri in Giappone per contratsare l'importazione di cibo dall'estero, la perdita di terreno arabile, la migrazione dei coltivatori agricoli nelle città iniziarono il primo progetto CSA chiamato Teikei (提携) in giapponese.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>E' evidente la priorita del settore "primario" della Agricoltura. Il progetto OSE quindi si sposa molta ben con i vari progetto [[CSA01|CSA]]. [[CSA01|CSA]] sta per Comunità che Supporta la agricoltura o Community Supported Agriculture o Community Shared Agriculture. E' un modello socio-economico di agricoltura e distribuzione del cibo. Alcuni individui si impegnano supportare il lavoro di fattorie biologiche dove i coltivatori e i consumatori condividono i rischi e i benefici della produzione di cibo. Le CSA di solito hanno un sistema di spedizione settimanale del cibo o di raccolta diretta di verdura e frutta, includendo a volte prodotti del latte e carne. CSA iniziò nei primi anni 1960 in Germania, Svizzera, e Giappone come risposta ai problemi della sicurezza del cibo e della urbanizzazione (cementificazione) del terreno agricolo. Negli anni 1960 gruppi di consumatori e di agricoltori in Europa formarono partnership cooperative per finanziare in modo completo la coltivazione e la distribuzione di cibo ecologicamnete sano e csocialmente equo. In Europa molte delle fattorie di tipo CSA furono ispirate dalle idee economiche di Rudolf Steiner iniziando al sperimentazione con fattorie gestite secondo i criteri biodinamici. Nel 1965 alcune madri in Giappone per contratsare l'importazione di cibo dall'estero, la perdita di terreno arabile, la migrazione dei coltivatori agricoli nelle città iniziarono il primo progetto CSA chiamato Teikei (提携) in giapponese. <ins class="diffchange diffchange-inline">La voce Comunità a Supporto dell'Agricoltura si trova qui:</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">*[[CSA01|CSA Comunità a Supporto della Agricoltura]]</ins></div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Il makerspace di Sommerville (Massachusetts)====</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Il makerspace di Sommerville (Massachusetts)====</div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Open Source Ecology oppure Open Source Economy. Nasce come applicazione allo Hardware del modo di produzione del Software Open Source (e Free). Cioè la piena disponibilità dei progetti, dei video di costruzione/montaggio, dell'assistenza gratuita 24/7 via internet. Il progetto Opne Source di OSE mira a costruire un set di 50 macchine ritenute necessarie per la costruzione di un villaggio ecologico autosufficiente ''globale'', cioè in grado di comunicare e connettersi con gli altri villaggi affini, il Global Village Construction Set, d'ora in avanti GVCS. Il Software Open Source, di cui si è trattato in precedenza, è servito storicamente ed evolutivamente, secondo il modello di Dan Sperber ("Il contagio delle idee"), ad innescare una iniziativa di produzione nel mondo delle macchine. Soprattutto nel mondo delle macchine di un probabile villaggio agricolo che vede nella terra e nella gestione ecologica e sostenibile delle sue risorse il fattore primario di una necessaria transizione ad un diverso tipo di società. A differenza del modello Software, OSE vede gli utenti e i progettisti non come momenti distinti ma fisicamente riuniti negli stessi attori: gli abitanti del futuro villaggio globale. In altre parole il modello OSE è un modello Do It Ypursel (FAI DA TE), d'ora in avanti DIY. Quello che rimane del modlelo Software è la gestione "aperta" del progetto, la sua vita all'interno di una ''comunità'' internazionale, che si è già prontamente costituita. Dopo la partenza del progetto OSE, il legamo con il mondo Open Source del Software si è fatto più sottile, tenace e profondo. E' nata la collaborazione tra il progetto "Wikispeed" di Joe Justice e il progetto OSE di Marcin Jakubowski. Allo stesso tempo la contaminazione dei metodi software usati da wikispeed (Joe Justice è un informatico, mentre Marcin Jakubowski è un fisico), metodologia Agile, Scrum e Lean production, si può estendere a qualsiasi progetto nella vita reale. Progetti sociali compresi, a scala variabile. L'applicazione di queste metodologie produttive alla sociologia costituisce la terza parte della tesi.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Open Source Ecology oppure Open Source Economy. Nasce come applicazione allo Hardware del modo di produzione del Software Open Source (e Free). Cioè la piena disponibilità dei progetti, dei video di costruzione/montaggio, dell'assistenza gratuita 24/7 via internet. Il progetto Opne Source di OSE mira a costruire un set di 50 macchine ritenute necessarie per la costruzione di un villaggio ecologico autosufficiente ''globale'', cioè in grado di comunicare e connettersi con gli altri villaggi affini, il Global Village Construction Set, d'ora in avanti GVCS. Il Software Open Source, di cui si è trattato in precedenza, è servito storicamente ed evolutivamente, secondo il modello di Dan Sperber ("Il contagio delle idee"), ad innescare una iniziativa di produzione nel mondo delle macchine. Soprattutto nel mondo delle macchine di un probabile villaggio agricolo che vede nella terra e nella gestione ecologica e sostenibile delle sue risorse il fattore primario di una necessaria transizione ad un diverso tipo di società. A differenza del modello Software, OSE vede gli utenti e i progettisti non come momenti distinti ma fisicamente riuniti negli stessi attori: gli abitanti del futuro villaggio globale. In altre parole il modello OSE è un modello Do It Ypursel (FAI DA TE), d'ora in avanti DIY. Quello che rimane del modlelo Software è la gestione "aperta" del progetto, la sua vita all'interno di una ''comunità'' internazionale, che si è già prontamente costituita. Dopo la partenza del progetto OSE, il legamo con il mondo Open Source del Software si è fatto più sottile, tenace e profondo. E' nata la collaborazione tra il progetto "Wikispeed" di Joe Justice e il progetto OSE di Marcin Jakubowski. Allo stesso tempo la contaminazione dei metodi software usati da wikispeed (Joe Justice è un informatico, mentre Marcin Jakubowski è un fisico), metodologia Agile, Scrum e Lean production, si può estendere a qualsiasi progetto nella vita reale. Progetti sociali compresi, a scala variabile. L'applicazione di queste metodologie produttive alla sociologia costituisce la terza parte della tesi.</div></td></tr>
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<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">* casa</ins></div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Il makerspace di Sommerville (Massachusetts)====</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Il makerspace di Sommerville (Massachusetts)====</div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Strumenti, educazione e comunità: la loro sommatoria è qualcosa di molto più grande e di valore della somma delle funzioni delle singole parti. Un’altra forma di intelligenza collettiva. Interrogandomi sul modello, pensando a quando tornerò a casa, credo che le sfide da cogliere, soprattutto in territori che non abbiamo già visto la nascita di FabLab, siano due: partire dal basso rintracciando e collettando la community e capire come il tessuto diffuso delle piccole imprese artigianali, più o meno strutturate, possano far proprio questo modello di collaborazione, di produzione e di sviluppo.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Strumenti, educazione e comunità: la loro sommatoria è qualcosa di molto più grande e di valore della somma delle funzioni delle singole parti. Un’altra forma di intelligenza collettiva. Interrogandomi sul modello, pensando a quando tornerò a casa, credo che le sfide da cogliere, soprattutto in territori che non abbiamo già visto la nascita di FabLab, siano due: partire dal basso rintracciando e collettando la community e capire come il tessuto diffuso delle piccole imprese artigianali, più o meno strutturate, possano far proprio questo modello di collaborazione, di produzione e di sviluppo.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Boston, 6 novembre 2012, Francesca Mazzocchi CNA Toscana</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Boston, 6 novembre 2012, Francesca Mazzocchi CNA Toscana</div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Sono come le stampanti a getto d'inchiostro con la differenza che i getti emettono materiale che costruisce oggetti. Ve ne sono di autoreplicanti, esclusi i circuiti e i motori elettrici che le compongono. Caricano il modello dell'oggetto da comporre via software e lo realizzano. Il software per costruire il modello si trova facilmente in versione free e Open Source. </div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Sono come le stampanti a getto d'inchiostro con la differenza che i getti emettono materiale che costruisce oggetti. Ve ne sono di autoreplicanti, esclusi i circuiti e i motori elettrici che le compongono. Caricano il modello dell'oggetto da comporre via software e lo realizzano. Il software per costruire il modello si trova facilmente in versione free e Open Source. </div></td></tr>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">Versione delle 15:12, 18 apr 2015</td>
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<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 12:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 12:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>--></div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>--></div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://www.youtube.com/watch?v=NoBVxolqILQ Un video sulle macchine di OSE realizzate (2 min. e 1 sec.)]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://www.youtube.com/watch?v=NoBVxolqILQ Un video sulle macchine di OSE realizzate (2 min. e 1 sec.)]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">--></ins></div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://socialforge.org/art/1 Socialforge]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://socialforge.org/art/1 Socialforge]</div></td></tr>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">← Versione meno recente</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">Versione delle 15:10, 18 apr 2015</td>
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<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Links====</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Links====</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;"><!--</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://opensourceecology.it/ Open Source Ecology ITALIA - Hanno realizzato la prima macchina in Europa, una CEB!]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://opensourceecology.it/ Open Source Ecology ITALIA - Hanno realizzato la prima macchina in Europa, una CEB!]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">--></ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://www.ted.com/talks/lang/it/marcin_jakubowski.html#.Tw3bhyK1WVk.email Un video di Marcin Jakubowski (4 min. e 11 sec.)]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://www.ted.com/talks/lang/it/marcin_jakubowski.html#.Tw3bhyK1WVk.email Un video di Marcin Jakubowski (4 min. e 11 sec.)]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;"><!--</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://bottega21.com/ Bottega 21, emanazione di OSE Italia]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://bottega21.com/ Bottega 21, emanazione di OSE Italia]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">--></ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://opensourceecology.org/ Sito ufficiale OSE in USA]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://opensourceecology.org/ Sito ufficiale OSE in USA]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://www.youtube.com/watch?v=NoBVxolqILQ Un video sulle macchine di OSE realizzate (2 min. e 1 sec.)]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://www.youtube.com/watch?v=NoBVxolqILQ Un video sulle macchine di OSE realizzate (2 min. e 1 sec.)]</div></td></tr>
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<tr valign='top'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">← Versione meno recente</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">Versione delle 09:16, 17 ago 2013</td>
</tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>OSE si può leggere sia come Open Source Ecology che come Open Source Economy.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>OSE si può leggere sia come Open Source Ecology che come Open Source Economy.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>|[[Immagine:TuttiProgetti.jpg|<del class="diffchange diffchange-inline">794px</del>|La piattaforma Open Source]]</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>|[[Immagine:TuttiProgetti.jpg|<ins class="diffchange diffchange-inline">450px</ins>|La piattaforma Open Source]]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|} </div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|} </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Links====</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====Links====</div></td></tr>
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<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 14:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 14:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://ortisolidali.wordpress.com/ Un abbozzo di CSA a Roma]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://ortisolidali.wordpress.com/ Un abbozzo di CSA a Roma]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>|[[Immagine:<del class="diffchange diffchange-inline">TuttiProgetti</del>.<del class="diffchange diffchange-inline">jpg</del>|<del class="diffchange diffchange-inline">794px</del>|<del class="diffchange diffchange-inline">La piattaforma Open Source</del>]]</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>|[[Immagine:<ins class="diffchange diffchange-inline">OSEItalia</ins>.<ins class="diffchange diffchange-inline">png</ins>|<ins class="diffchange diffchange-inline">450px</ins>|<ins class="diffchange diffchange-inline">I primi quattro OSE ad aver realizzato macchine ecologiche</ins>]]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|}</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|}</div></td></tr>
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<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 13:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 13:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://it.wikipedia.org/wiki/RepRap RepRap Stampanti 3D Autoreplicanti]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://it.wikipedia.org/wiki/RepRap RepRap Stampanti 3D Autoreplicanti]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://ortisolidali.wordpress.com/ Un abbozzo di CSA a Roma]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*[http://ortisolidali.wordpress.com/ Un abbozzo di CSA a Roma]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">{| align=center|- valign=top</ins></div></td></tr>
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<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div><ins style="color: red; font-weight: bold; text-decoration: none;">|}</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
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<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 15:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 15:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====OSE - Software Open Source====</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>====OSE - Software Open Source====</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>Tutto parte dal Software, cioè dai programmi per computer. Il software Open Source non è solo gratuito nell'uso; soprattutto è comprensibile nella sua struttura open (aperta). Quindi potendolo "conoscere" si può riprodurre, correggere, sviluppare, personalizzare. E' come un organismo vivente che si riproduce e adatta ai diversi ambienti ed ai diversi usi. Un esempio famoso è il sistema operativo GNU/Linux, ma ve ne sono molti altri, intrecciati tra loro come "grappoli di reti". Forse l'aspetto più importante è la sua impostazione ecologica: nessuno spreco di risorse, bisogna "ottenere molto con poco". Questo il suo motto. Inoltre le varie comunità che lo producono sono disponibili su web per dare assistenza gratuita. Come questo sia stato possibile non è semplice da spiegare. Sulla formazione di queste comunità, basate non solo su Internet ma anche su gruppi locali che lavorano assieme in compresenza fisica, vedi l'immagine<del class="diffchange diffchange-inline">: Intelligenza Collettiva</del>. Funziona alla fine, il programma lavora! It works! Si è creato così un modello di business Open Source che permette anche di viverci e guadagnare. Ora questo modello si è esteso alla produzione di macchine industriali ecologiche ed alla costruzione pratica di un nuovo paradigma economico: parliamo di Open Source Ecology, OSE, che è un acronimo anche per Open Source Economy.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>Tutto parte dal Software, cioè dai programmi per computer. Il software Open Source non è solo gratuito nell'uso; soprattutto è comprensibile nella sua struttura open (aperta). Quindi potendolo "conoscere" si può riprodurre, correggere, sviluppare, personalizzare. E' come un organismo vivente che si riproduce e adatta ai diversi ambienti ed ai diversi usi. Un esempio famoso è il sistema operativo GNU/Linux, ma ve ne sono molti altri, intrecciati tra loro come "grappoli di reti". Forse l'aspetto più importante è la sua impostazione ecologica: nessuno spreco di risorse, bisogna "ottenere molto con poco". Questo il suo motto. Inoltre le varie comunità che lo producono sono disponibili su web per dare assistenza gratuita. Come questo sia stato possibile non è semplice da spiegare. Sulla formazione di queste comunità, basate non solo su Internet ma anche su gruppi locali che lavorano assieme in compresenza fisica, vedi l'immagine <ins class="diffchange diffchange-inline">qui sotto</ins>. Funziona alla fine, il programma lavora! It works! Si è creato così un modello di business Open Source che permette anche di viverci e guadagnare. Ora questo modello si è esteso alla produzione di macchine industriali ecologiche ed alla costruzione pratica di un nuovo paradigma economico: parliamo di Open Source Ecology, OSE, che è un acronimo anche per Open Source Economy.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|[[Immagine:IntelligenzaCollettiva.jpeg|543px|Le Comunità del FARE]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|[[Immagine:IntelligenzaCollettiva.jpeg|543px|Le Comunità del FARE]]</div></td></tr>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">← Versione meno recente</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">Versione delle 19:56, 6 gen 2013</td>
</tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 17:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 17:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Tutto parte dal Software, cioè dai programmi per computer. Il software Open Source non è solo gratuito nell'uso; soprattutto è comprensibile nella sua struttura open (aperta). Quindi potendolo "conoscere" si può riprodurre, correggere, sviluppare, personalizzare. E' come un organismo vivente che si riproduce e adatta ai diversi ambienti ed ai diversi usi. Un esempio famoso è il sistema operativo GNU/Linux, ma ve ne sono molti altri, intrecciati tra loro come "grappoli di reti". Forse l'aspetto più importante è la sua impostazione ecologica: nessuno spreco di risorse, bisogna "ottenere molto con poco". Questo il suo motto. Inoltre le varie comunità che lo producono sono disponibili su web per dare assistenza gratuita. Come questo sia stato possibile non è semplice da spiegare. Sulla formazione di queste comunità, basate non solo su Internet ma anche su gruppi locali che lavorano assieme in compresenza fisica, vedi l'immagine: Intelligenza Collettiva. Funziona alla fine, il programma lavora! It works! Si è creato così un modello di business Open Source che permette anche di viverci e guadagnare. Ora questo modello si è esteso alla produzione di macchine industriali ecologiche ed alla costruzione pratica di un nuovo paradigma economico: parliamo di Open Source Ecology, OSE, che è un acronimo anche per Open Source Economy.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Tutto parte dal Software, cioè dai programmi per computer. Il software Open Source non è solo gratuito nell'uso; soprattutto è comprensibile nella sua struttura open (aperta). Quindi potendolo "conoscere" si può riprodurre, correggere, sviluppare, personalizzare. E' come un organismo vivente che si riproduce e adatta ai diversi ambienti ed ai diversi usi. Un esempio famoso è il sistema operativo GNU/Linux, ma ve ne sono molti altri, intrecciati tra loro come "grappoli di reti". Forse l'aspetto più importante è la sua impostazione ecologica: nessuno spreco di risorse, bisogna "ottenere molto con poco". Questo il suo motto. Inoltre le varie comunità che lo producono sono disponibili su web per dare assistenza gratuita. Come questo sia stato possibile non è semplice da spiegare. Sulla formazione di queste comunità, basate non solo su Internet ma anche su gruppi locali che lavorano assieme in compresenza fisica, vedi l'immagine: Intelligenza Collettiva. Funziona alla fine, il programma lavora! It works! Si è creato così un modello di business Open Source che permette anche di viverci e guadagnare. Ora questo modello si è esteso alla produzione di macchine industriali ecologiche ed alla costruzione pratica di un nuovo paradigma economico: parliamo di Open Source Ecology, OSE, che è un acronimo anche per Open Source Economy.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>{| align=center|- valign=top</div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|}</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>|}</div></td></tr>
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